Sermones
I cinque sermoni su san Luigi re, «quasi ymago Dei in terris»
di Giacomo da Viterbo
A cura di Gianpiero Tavolaro
pp. XCIV-104, € 38,00
Sismel, 2021
ISBN: 978-88-9290-075-2
A San Luigi re,
l’agostiniano Giacomo da Viterbo († 1307/8) – maestro di teologia, prima
a Parigi (1293-1300) e poi a Napoli (1300-1302) – dedica, negli anni
dell’episcopato napoletano, cinque sermoni, pronunciati tra il 1303 e il
1307, nel giorno della sua memoria liturgica (il 25 agosto).
L’importanza di queste prediche risiede anzitutto nell’evidente valore
politico che, all’interno del dibattito sul rapporto tra i poteri
temporale e spirituale, aveva assunto la figura del sovrano franco a
cavaliere dei secoli XIII e XIV: se da un lato Luigi IX rappresentava un
modello monarchico di riferimento su cui poter ‘misurare’ ogni sovrano
cristiano, dall’altro, proprio in ragione della sua santità, contribuiva
al rafforzamento dell’immagine della dinastia capetingia come beata stirps,
istanza condivisa anche dalla linea cadetta di Sicilia (la dinastia
angioina), alla quale Giacomo fu sempre molto legato negli anni del
ministero episcopale partenopeo. A motivo del loro soggetto e del
contesto in cui vennero pronunciati, i sermoni del maestro agostiniano
sul santo re si rivelano testi di primario interesse anche al fine di
una più precisa comprensione dell’ultima fase della produzione del
Viterbese, in particolare della sua riflessione politica e dei suoi
risvolti “pastorali”. Il presente volume offre la prima edizione dei
cinque sermoni, realizzata sulla base dell’unico testimone da cui essi
sono traditi, il manoscritto Arch. Cap. S. Pietro, D. 213 della
Biblioteca Apostolica Vaticana: il testo critico è preceduto da un’ampia
introduzione di carattere storico-filosofico.
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