martedì 19 marzo 2024

Un Medioevo di abbracci

Un Medioevo di abbracci
Non solo d'amore, non solo umani
di Virtus zaliot
pp. 240; € 26,00
Il Mulino, 2024
ISBN: 978-88-15-38880-3

Un affresco inconsueto. Il linguaggio silenzioso di un gesto dell’anima.
Abbracci di madri, amanti, bambini, amici, peccatori e santi; a persone, animali, cose, figure dipinte o evocate in sogno; intimi e sociali, umani e divini, metaforici e reali. Gesti che accolgono, congedano, proteggono, consolano, aggrediscono, sostengono il corpo e l’anima. Questo volume li indaga nell’arte e nella letteratura del Medioevo, dove sono eloquenti ed eclatanti poiché in tale epoca, e ancor più nel suo immaginario, il linguaggio corporeo integrava fortemente, e spesso sostituiva, le parole. Pur messi in scena entro contesti apparentemente lontani, gli abbracci medievali sono una sorta di specchio entro cui osservarci, scoprendo che ci appartengono e parlano di noi.
Virtus Zallot è docente di Storia dell’arte medievale all’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia.Studiosa di iconografia sacra, collabora con istituzioni culturali ed enti pubblici a progetti di ricerca e di valorizzazione del patrimonio artistico. Per il Mulino ha pubblicato «Con i piedi nel Medioevo. Gesti e calzature nell’arte e nell’immaginario» (2018) e «Sulle teste nel Medioevo. Storie e immagini di capelli» (2021). Scrive per «Il Giornale dell’Arte».

sabato 16 marzo 2024

Tessuti di seta tra Firenze e il Levante (ca. 1350-1550)

Tessuti di seta tra Firenze e il Levante (ca. 1350-1550)
di Marco Spallanzani, Francesco Guidi Bruscoli
pp- 440; download graruito clicca qui !
Firenze University Press, 2024
eISBN: 979-12-215-0086-8

Questo studio, utilizzando centinaia di documenti d’archivio per un periodo di circa due secoli, evidenzia il totale ribaltamento che si verificò a partire dall’inizio del XV secolo: i tessuti di seta non attraversavano più il Mediterraneo da Est a Ovest, come nei secoli precedenti, bensì da Ovest a Est. Mercanti ebrei, turchi, siriani e soprattutto la Sublime Porta mostrarono un continuo apprezzamento per i drappi fiorentini. Grazie alle fonti sono descritte nel dettaglio tutte le fasi di quel flusso di esportazioni: l’acquisto dei drappi a Firenze, la loro spedizione, il trasporto e infine l’intervento dei corrispondenti che a Costantinopoli curavano le vendite. Tale flusso di merci proseguì fino ai primi decenni del Cinquecento, per poi decadere rapidamente intorno alla metà del secolo.
Marco Spallanzani è stato professore di Storia economica e Storia marittima all’Università di Firenze. Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Firenze, è stato per molti anni Research associate presso I Tatti. Costante attenzione ha dedicato alla produzione e al commercio dei manufatti delle cosìddette ‘arti minori’ e agli scambi intercorsi tra Firenze e i paesi del Vicino ed Estremo Oriente nei secoli XIV-XVI e vanta numerose pubblicazioni in merito.
Francesco Guidi Bruscoli è professore associato di Storia economica presso l’Università di Firenze; è inoltre honorary professor a Queen Mary University of London e académico dell’Academia Portuguesa da História. Si occupa di storia del commercio e della banca nel Rinascimento.

venerdì 15 marzo 2024

La trasmissione dei testi latini del Medioevo

giovedì 14 marzo 2024

I Banchetti, compositioni di vivande, et apparecchio generale di Cristoforo Messi Sbugo

I Banchetti, compositioni di vivande, et apparecchio generale di Cristoforo Messi Sbugo
Edizione e studio linguistico
di Veronica Ricotta
pp. VIII-334; € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Leo S. Olschki Editore, 2023
ISBN: 9788822268655

Con la descrizione dei conviti rinascimentali e oltre trecento ricette, l’opera di Cristoforo Messi Sbugo, funzionario degli Estensi tra i più celebri per la raffinatezza degli spettacolari eventi conviviali organizzati a corte, è uno dei testi fondamentali della letteratura gastronomica italiana. Il volume offre la prima edizione filologicamente curata del testo, corredata da un ampio commento linguistico che documenta l’importanza e la centralità dei Banchetti nella storia della lingua del cibo.

Veronca Ricotta è ricercatrice e docente di Storia della lingua italiana presso l’Università per Stranieri di Siena, dove collabora anche al progetto «Atlante della lingua e dei testi della cultura gastronomica italiana dall’età medievale all’Unità» (AtLiTeG). I suoi interessi di ricerca, oggetto di articoli e saggi, si concentrano su testi e questioni della storia linguistica italiana dal Medioevo al Rinascimento, con particolare riguardo alla lingua di àmbito artistico, del cibo e al lessico d’autore (in particolare di Dante e Boccaccio). Ha curato l’edizione critica linguisticamente commentata del Libro dell’arte di Cennino Cennini (Milano, FrancoAngeli, 2019).

mercoledì 13 marzo 2024

La Via Aldobrandesca dall’Aurelia alla Francigena

La Via Aldobrandesca dall’Aurelia alla Francigena
I luoghi sulle Strade Aldobrandesce
di Ambra Famiani
pp. 96; € 13,00
ISBN: 978-88-5524-673-6

Fortificazioni e potere, tessere fondamentali per la ricostruzione di un antico tracciato viario che l’autrice chiama Via Aldobrandesca. Il raccordo tra la Marittima e l’Amiata, che divenne la strada intermediaria tra l’Aurelia e la Francigena. Uno strumento di lettura dell’ormai invisibile sistema stradale, che apre nuovi scenari sulla viabilità medievale nella vasta signoria territoriale incastellata dagli Aldobrandeschi.

martedì 12 marzo 2024

Inferno e paradiso

Inferno e paradiso
Storia dell'aldilà
di Bart D. Ehrman
pp. 192; € 16,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829024346

Molti cristiani credono nell’aldilà e pensano che sia descritto nelle pagine della Bibbia. In realtà, nell’Antico Testamento, come pure negli insegnamenti di Gesù e dei suoi seguaci, non c’è alcuna traccia di ricompense e punizioni eterne, di diavoli inquietanti o di angeli dai riccioli biondi. In questo suo nuovo libro, Bart Ehrman ripercorre la lunga storia dell’aldilà, dall’epopea di Gilgamesh, attraverso la cultura giudaica e classica, fino agli scritti di Agostino, concentrandosi in particolare sui primi secoli cristiani. Scopriamo così che dell’aldilà non c’è mai stata un’unica concezione greca, ebraica o cristiana, bensì svariate, e per giunta in contrasto fra loro, ciascuna legata com’era all’ambiente sociale, culturale, storico che l’aveva prodotta. Soltanto nel corso dei primi secoli dopo Cristo si è invece venuta consolidando una nozione di inferno e di paradiso piuttosto univoca. Ovviamente, in quanto storico, Ehrman non può certo fornire una risposta sui nostri destini dopo la morte, ma invitandoci a riflettere sull’origine delle idee di aldilà ci svela i vari modi in cui l’uomo ha elaborato nel tempo questo tema.

lunedì 11 marzo 2024

Ludovico Maria Sforza

Ludovico Maria Sforza
La scalata al potere del "Moro" e gli splendori della corte milanese a fine Quattrocento
di Maria Nadia Covini
pp. 296; € 26,00
Salerno Editrice, 2024
ISBN: 9788869738302Mila

Ludovico Maria Sforza detto “il Moro” (1452-1508) fu un personaggio di primo piano nella politica e nella cultura del suo tempo. La scalata al potere dello Sforza, la sua personalità e i suoi progetti in campo culturale e artistico sono all’origine dello splendore della corte milanese a fine Quattrocento. Da cadetto destinato a un profilo politico minore, diventò il settimo duca di Milano grazie a una strategia abile, paziente e talvolta spregiudicata, rimuovendo insidie e ostacoli provenienti da molti avversari e nemici. Tra coloro che cercarono di chiudere la strada alle sue ambizioni, l’ultimo e fatale fu Luigi di Orléans, che nel 1495 lo contrastò in Lombardia e nel 1500, diventato re di Francia, lo sconfisse e lo relegò in una prigione presso Tours, dove restò fino alla fine dei suoi giorni.

Maria Nadia Covini insegna Storia medievale all’Università degli Studi di Milano. Ha dedicato vari studi alle istituzioni del Rinascimento lombardo, dai Visconti agli Sforza. Tra le sue più recenti pubblicazioni, Potere, ricchezza e distinzione a Milano nel Quattrocento. Nuove ricerche su Cicco Simonetta (2018); Donne, emozioni e potere alla corte degli Sforza. Da Bianca Maria a Cecilia Gallerani (2012); «La balanza drita». Pratiche di governo, leggi e ordinamenti nel ducato sforzesco (2007).

domenica 10 marzo 2024

Dante e la povertà

Dante e la povertà
Il personaggio di san Francesco nel Paradiso
di Luca Marcozzi
pp. 136; € 15,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829023226

Per Dante la povertà fu a lungo sgradita compagna di vita, a causa dell’esilio che cambiò d’improvviso la sua condizione economica esponendolo a un doloroso declassamento sociale. La sua biografia si intreccia a più riprese con la creazione poetica e nella Commedia condiziona il ritratto dei personaggi poveri o caduti in disgrazia. Ma nel poema trova spazio anche la mutata considerazione in cui veniva tenuta all’epoca l’indigenza: mentre i poveri erano infatti visti come una minaccia per la collettività e quindi considerati degni di stigma sociale e trattati con crescente disprezzo, i nascenti ordini mendicanti richiedevano la scelta volontaria della povertà evangelica per chiunque volesse farne parte. L’epoca di Dante fu contraddistinta da un aspro dibattito sulla povertà dell’ordine francescano e della Chiesa, cui lo stesso autore prese parte, facendone, di riflesso, un tema centrale della Commedia. Il volume ne esamina le diverse rappresentazioni, dalla costruzione epica della figura di Francesco d’Assisi in rapporto con l’iconografia del suo tempo ad Amiclate, personificazione della libertà di parola e di espressione di fronte al potere che la povertà consente e che Dante rivendica.
Luca Marcozzi è professore ordinario di Letteratura italiana all’Università di Roma Tre; è stato Fulbright Distinguished Lecturer alla Notre Dame University e ha tenuto corsi e seminari in vari atenei internazionali. Autore di numerosi contributi dedicati alla cultura letteraria di Dante, ha curato Dante e la retorica (Longo Editore, 2017), il commento alla Comedia di Dante con figure dipinte nell’Edizione nazionale dei commenti danteschi (2015).

sabato 9 marzo 2024

Appunti sulle eresie dei secoli XI-XIII

Appunti sulle eresie dei secoli XI-XIII
di Delio Cantimori
a cura di Francesco Mores
pp. 168; € 19,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocc, 2024
ISBN: 9788829024254

Gli Appunti sulle eresie dei secoli XI-XIII
sono un’opera ritrovata di Delio Cantimori. Nati da una serie di lezioni tenute all’Università di Pisa nel 1945, consentono di entrare nelle aule universitarie di una città liberata da pochi mesi dall’occupazione nazifascista e di ascoltare la voce di uno dei più autorevoli storici italiani del Novecento. Al centro di questi suoi Appunti sta un tema molto distante dall’attualità di allora: gli eretici e le eresie dei secoli centrali dell’età medievale, che l’autore trasforma in un’occasione per riflettere sulla definizione stessa di eresia e sulla natura degli eretici.
Delio Cantimori (1904-1966) è stato uno dei più importanti studiosi di storia del XX secolo. Eretici italiani del Cinquecento (1939) ha rinnovato le prospettive di storia degli eretici e delle eresie nella prima età moderna. Oltre a Eretici italiani e Appunti sulle eresie, il suo libro più importante, stampato pochi mesi dopo la morte, è Conversando di storia (1967).
Francesco Mores Insegna Storia della chiesa all’Università degli Studi di Milano; si è perfezionato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e ha lavorato alla Facoltà di Teologia evangelica della Ludwig-Maximilians-Universität (LMU) di Monaco di Baviera. Ha curato la riedizione di Arnaldo da Brescia nelle fonti del secolo XII di Arsenio Frugoni (Il Mulino, 2021).

venerdì 8 marzo 2024

Il fegato del Vescovo

Il fegato del Vescovo
Studi di confine sui confini della Lunigiana medievale
di Enrica Salvatori
pp. 332; € 20,00
Pisa University Press, 2024
ISBN: 9788833399409
 
Mettendo in discussione il concetto di regione storica, il volume individua le continue e complesse dinamiche di costruzione e superamento dei confini all’interno di uno spazio mai dotato di specifiche frontiere. Il testo tratta dell’invenzione della Lunigiana storica da parte della storiografia locale novecentesca, riesamina e recupera da punti di vista differenti i concetti e i fenomeni che hanno, nel tempo, riempito contenutisticamente l’idea di Lunigiana, compreso l’evento mitico della distruzione della città romana di Luni da parte dei Normanni e dei Saraceni, considerando la produzione storiografica e l’immaginario collettivo.

Nell’ultima parte, l’autrice commenta i risultati di un questionario pubblico relativo alla percezione della storia e dei confini della Lunigiana nel presente.
Enrica Salvatori, docente di Storia Medievale all’Università di Pisa, ha concentrato i suoi studi sulla circolazione mediterranea medievale, l’evoluzione del comune tra Italia e Provenza, la storia della Lunigiana e la Digital Public History. Già direttrice del Laboratorio di Cultura Digitale, ha operato nei direttivi dell’Associazione Italiana per l’Informatica Umanistica e la Cultura Digitale (AIUCD) e dell’Associazione Italiana per la Public History (AIPH).