sabato 25 gennaio 2025

Studi sulla tradizione poetica nel Quattro-Cinquecento

Studi sulla tradizione poetica nel Quattro-Cinquecento
a cura di Gabriele Baldassari, Guglielmo Barucci, Luca Danzi
pp. 386; € 39,00
Milano University Press, 2025
EAN: 9791255101819

Il volume raccoglie gli atti del seminario "Tradizione dei testi lirici tra manoscritti e stampa nel Quattro-Cinquecento", tenuto a Milano il 3-4 novembre 2022. L'incontro era destinato a giovani studiosi impegnati in ricerche di prima mano sulla poesia italiana del Rinascimento, che hanno potuto così illustrare indagini capaci di illuminare singoli frammenti della nostra storia letteraria, ma anche di toccare questioni più ampie, intrecciando fecondi rapporti con discipline quali la codicologia, la storia dell'arte e della musica, lo studio dei classici. La presenza di affermati studiosi ha arricchito il seminario di un dialogo tra generazioni diverse e ha permesso ai relatori di affinare i loro contributi, che vengono offerti alla lettura nella collana open access "Consonanze", in modo da facilitare la diffusione dei risultati acquisiti. 
Gabriele Baldassari è professore associato di Letteratura italiana all'Università degli Studi di Milano ed è stato professore a contratto di Letteratura e filologia del Rinascimento all'Università degli Studi di Pavia e di Letteratura italiana presso l'Université de LAusanne.
Guglielmo Barucci (Milano 1973) è ricercatore in Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano. Si è occupato soprattutto di "Commedia" dantesca e di Rinascimento, cimentandosi in diversi generi (soprattutto, però, storiografia ed epistolografia).
Luca Danzi è professore ordinario di Filologia della letteratura italiana all’Università degli studi di Milano. Laureato in Lettere moderne all’Università di Pavia, ha insegnato Cultura italiana all’Università di Ginevra (1984) e Letteratura italiana, come professore associato, all’Università di Milano

venerdì 24 gennaio 2025

La musica dei corpi

La musica dei corpi
La danza dal Medioevo a oggi
di Ilaria Sainato, Rita Zambon
pp. X+118; € 15,00
Libreria Musicale Italiana, 2025
ISBN: 9788855432986

Questo volume ripercorre il cammino della musica per danza dagli esordi del Medioevo fino alle esperienze del XX secolo. Attraverso la produzione della più importante trattatistica sull’argomento e, soprattutto nella seconda parte del volume, dei protagonisti della scena coreutica sarà illustrato il cammino percorso nel tempo sia dalla danza come arte, disciplina e “sapere” considerato di per sé, sia dalle scelte musicali con cui essa si è accompagnata nei secoli, con un puntuale approfondimento sulle tipologie di repertorio e sui grandi autori che si sono dedicati al rapporto tra suono, gesto e movimento, fino a Čajkovskij, Stravinskij e all’età contemporanea.
Ilaria Sainato Musicologa e ricercatrice, si dedica alla ricostruzione del repertorio italiano di danze del Rinascimento e del Barocco partendo dalle fonti storiche. Insegna presso la Scuola di Musica Antica a Venezia dal 1999 e ha tenuto inoltre seminari, laboratori, lezioni per università e conservatori in Italia e all'estero.
Rita Zambon è Professionista nel settore Arti dello spettacolo.

giovedì 23 gennaio 2025

Bisanzio e l'Europa

Bisanzio e l'Europa
a cura di Federico Marazzi
pp. 178; € 28,00
Franco Angeli, 2024
ISBN: 9788835163480

Frutto del convegno omonimo, tenutosi a Napoli nel dicembre 2022, questo volume, attraverso l'apporto di alcuni specialisti nello studio dei diversi aspetti degli studi bizantini, propone una riflessione a 360° su quanto, dell'apparentemente esotico e remoto mondo dell'Impero d'Oriente - di cui oggi la maggior parte delle persone fatica anche a riconoscere il posizionamento all'interno delle carte geografiche -, sia ancora rintracciabile nella cultura europea moderna e contemporanea. L'idea è quella di rendere Bisanzio meno lontana da noi e, anche, di comprendere come alcuni fenomeni geopolitici dell'oggi siano meglio leggibili se abbiamo chiaro quanto l'Impero, che ebbe Costantinopoli come capitale, abbia seminato, soprattutto (ma non esclusivamente) in diverse regioni dell'Europa centro-orientale. Negli oggetti che narrano la cultura, la spiritualità, le prospettive geopolitiche dell'Impero che noi oggi chiamiamo "bizantino" e il quadro complessivo che essi ricompongono si possono leggere i prodromi e le concause di molti dei problemi che affliggono l'Europa di oggi, ma anche molte delle premesse concettuali alla base del funzionamento dello Stato occidentale moderno. Solo che tutti questi fattori restano mimetizzati ad un primo e superficiale sguardo rivolto ad oggetti che sembrano piuttosto i relitti sì affascinanti e splendidi, ma in fondo testimoni di un mondo che sembra sepolto dai marosi della storia e di cui resta ben poco a galleggiare sulla superficie del presente. È perciò fondamentale dissipare la patina di "vecchio" che ricopre il mondo di Bisanzio e permettere di decodificarne - a dispetto della sua antichità - l'attualità delle storie che esso ci racconta, alcune legate a fenomeni molto evidenti di fronte ai nostri occhi, altre invece in grado di dipanare dei fili rossi che talora emergono e talora s'inabissano, nelle quali tuttavia riconosciamo molto bene tratti fondamentali del mondo che ancora oggi ci circonda e a cui sentiamo di appartenere.
Federico Marazzi è Professore di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli, è stato allievo di Arnaldi alla “Sapienza”. Autore di numerose ricerche su Roma e il papato fra Tarda Antichità e Alto Medioevo, si occupa di archeologia degli insediamenti monastici e di storia economica-insediativa del Meridione italiano.

mercoledì 22 gennaio 2025

A tu per tu con la Commedia

A tu per tu con la Commedia
di Giuseppe Patota
pp. 360; € 20,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858156537

Chi ha detto che leggere la Divina Commedia sia un’impresa per pochi? Èvero che leggerla è arduo per la lingua in cui è scritta e l’enorme varietà di temi trattati, ma è un’avventura straordinaria. Giuseppe Patota, che ha dedicato parte dei suoi studi alla lingua di Dante, ha trovato il modo di rendere accessibile quest’opera magnifica e complessa perché possa essere capita e apprezzata anche da chi non la conosce, da chi la conosce poco e da chi l’ha conosciuta, ma non se la ricorda.

«Capire la Divina Commediaè difficile. Della lingua in cui la scrisse, diventata la nostra soprattutto grazie a lui, Dante sperimentò tutte le possibilità espressive, comprese quelle che sembrano andare al di là dell’umano, sia verso il basso sia verso l’alto, e non è facile seguirlo in questo vertiginoso saliscendi.
Poi ci sono i contenuti. Teologia e interpretazione dei testi sacri, filosofia, logica, morale, politica, diritto, letteratura e storia antica, scienza dei numeri e delle misure, musica, ottica, medicina, arte della guerra e della navigazione: non c’è aspetto della cultura antica e medievale di cui Dante non abbia appropriatamente detto qualcosa, nel suo enciclopedico poema.
Infine, ci sono i personaggi che popolano l’oltremondo che il Poeta ha costruito. Tralasciando quelli appartenenti al mito o alla storia, e limitandoci a quelli che hanno popolato la cronaca dei tempi di Dante e di quelli di poco precedenti, l’unico motivo per cui continuiamo ad avere memoria dei nomi di Ciacco, Francesca da Rimini, Farinata degli Uberti o Ugolino della Gherardesca è dato dal fatto che i versi scritti da Dante li hanno resi figure immortali: se quei versi non fossero stati scritti, i loro nomi sonnecchierebbero in qualche documento d’archivio o in qualche cronaca medievale.
Sì: capire la Commedia è veramente difficile. Per questo ho scelto i versi più significativi, curiosi o sorprendenti dei cento canti di cui si compone e li ho distribuiti in 114 presentazioni (per qualche canto ho avuto bisogno di qualche presentazione in più). Ho cercato di spiegare quei versi parola per parola, senza dare niente per scontato, collegando i fatti con gli antefatti.
In questo modo, leggendoli canto dopo canto, farete lo stesso viaggio che ha fatto Dante: questo, almeno, è quello che spero.»
Giuseppe Patota (Napoli, 1956) è un linguista, storico della letteratura e grammatico italiano, professore ordinario di Storia della lingua italiana presso l'Università degli Studi di Siena, sede di Arezzo, dove tiene i corsi di grammatica italiana, didattica e storia della lingua italiana.

martedì 21 gennaio 2025

Il bestiario medievale di Venezia

Il bestiario medievale di Venezia
Animali e creature fantastiche nella città dei dogi
di Stefano Riccioni
pp. 172; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829028597

Venezia, durante il Medioevo, si popola di animali, riprodotti sia sulle mura di chiese e palazzi sia al loro interno, ma soprattutto nelle calli e nei campi, tessendo così una trama che, se dipanata, racconta miti e storie che svelano l’identità della città e degli uomini che l’abitavano. Queste immagini funzionavano come racconti morali o come strumenti apotropaici, per allontanare gli eventi nefasti. Dal bestiario di S. Ilario, che segna le origini della città, alle furbe volpi, alle temibili sirene, ai terribili draghi, alla favola della volpe e della gru, Venezia medievale rivela una stretta connessione con il mondo animale e la sua rappresentazione moralizzata. Con l’aiuto delle illustrazioni, che tracciano una sorta di mappa simbolica delle creature che popolano Venezia, il volume ripercorre la caleidoscopica storia di una città unica e irripetibile, sospesa tra la dimensione reale e quella fantastica.
Stefano Riccioni medievista, insegna Storia dell’arte medievale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa prevalentemente di storia delle immagini e delle scritture epigrafiche tra XI e IV secolo, nell’area mediterranea dell’Occidente europeo e dell’Oriente cristiano.

lunedì 20 gennaio 2025

I manoscritti datati di Bolzano e provincia

I manoscritti datati di Bolzano e provincia
A cura di Leonardo Granata e Ursula Stampfer
pp. IX-179; € 120,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-296-1

Il volume contiene la descrizione di 110 manoscritti datati conservati a: Bolzano, Archivio Provinciale (1 ms.), Biblioteca del Convento dei Francescani (18 mss.), Biblioteca della Prepositura (2 mss.), Museo Civico (2 mss.); Bressanone, Biblioteca del Convento dei Cappuccini (1 ms.), Biblioteca del Convento delle Clarisse (10 mss.), Biblioteca del Seminario Maggiore (33 mss.), Museo diocesano Hofburg (1 ms.); Malles, Biblioteca dell’Abbazia benedettina di Marienberg (1 ms.); San Candido, Biblioteca della Collegiata (11 mss.); Varna, Biblioteca dell’Abbazia agostiniana di Novacella (29 mss.); Vipiteno, Archivio comunale (1 ms.). Il catalogo è introdotto dalla storia delle biblioteche ed è corredato dalla bibliografia, dagli indici e da 129 tavole in bianco e nero.

domenica 19 gennaio 2025

Siena città manifatturiera

Siena città manifatturiera
Governo, produzione e consumo dei tessuti di seta e di lana (XIV-XV secc.)
di Marco Giachetto
pp. 660; € 60,00
Bonanno Editore, 2024
ISBN: 978-88-6318-335-1

Siena fu nel Medioevo una città rilevante sul piano finanziario, religioso, artistico e culturale ma poco si sapeva fino ad oggi sulle sue manifatture tessili, in particolare quelle della lana e della seta, uniche a elevarsi a rango di ‘industria’. Questa assenza è dovuta a un vuoto storico o, piuttosto, a un vuoto storiografico? Il volume, vagliando una ricchissima documentazione inedita, propone una sintesi su un tema basilare per comprendere le fondamenta economico-produttive senesi e scrive una pagina importante della sua storia, confrontandosi con un tema classico della storiografia medievale, ma su una realtà quasi sconosciuta e mettendo in relazione le dinamiche del settore con altre più ampie sul piano politico e sociale. I problemi che dovette affrontare Siena nella conversione della propria struttura produttiva tessile, infatti, portarono a una profonda ridefinizione delle forze sociali in campo, con un notevole impatto sulle sorti della città. L’adozione o meno di politiche protezionistiche a vantaggio o svantaggio di determinati ceti sociali condizionò i secoli a venire. Tuttavia, tali dinamiche non riguardarono solo Siena ma ogni città manifatturiera medievale costretta a confrontarsi con le esigenze dei produttori e dei consumatori.
Marco Giachetto è docente a contratto di Storia Medievale all'Università di Siena.

sabato 18 gennaio 2025

Anonimo salernitano

Anonimo salernitano
Indagini su un cronista longobardo del X secolo
di Antonio Tagliente
pp. 342; € 50,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-424-9

Alla fine del X secolo, di fronte ai cambiamenti politici nel Meridione longobardo, un anonimo cronista salernitano avvertì la necessità di ritessere, in un lungo racconto, la storia dei Longobardi dalla metà dell’VIII secolo alla contemporaneità. In passato, questo storiografo – noto da tempo come Anonimo salernitano – è stato al centro di studi storici e filologici, che hanno contribuito a consolidare l’immagine di un compilatore istintivo, sgrammaticato e immaginifico, con la naturale conseguenza di considerare inattendibili le molte informazioni sulla storia politica, sociale ed economica del Meridione altomedievale presenti nella sua opera, il cosiddetto Chronicon Salernitanum. In questo libro, attraverso una serie di indagini complementari, l’Autore ridiscute dal principio le questioni tradizionalmente legate all’Anonimo salernitano, sottopone al vaglio documentario le vicende dei personaggi menzionati nel Chronicon e tratteggia un originale spaccato del X secolo longobardo. Il risultato è una nuova guida all’Anonimo salernitano, dalla quale emerge un narratore vivace, uno storiografo raffinato nel metodo, uno straordinario testimone del suo tempo.

venerdì 17 gennaio 2025

Cosenza e la sua Cattedrale

Cosenza e la sua Cattedrale
Ambiente urbano e sede episcopale tra significati religiosi e secolari
a cura di Mariarosaria Salerno e Attilio Vaccaro
pp. 249; € 18,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Rubbettino, 2024
ISBN: 9788849883428

Il volume propone e amplia i risultati di un Convegno di studi, tenutosi il 5 e il 6 ottobre 2023 tra Cosenza e Rende (Università della Calabria). Quel momento di incontro, fermamente voluto dai curatori dell’opera, si è collocato a margine delle celebrazioni per l’Ottavo Centenario della Consacrazione della Cattedrale di Cosenza (1222-2022), con l’intento di continuare le occasioni di riflessione storica sull’intenso legame tra la Città e la Cattedrale. Tale legame non si limita alla “materialità” degli edifici che connotavano quello che un tempo era l’insediamento medievale, e oggi è ciò che definiamo “centro storico”, ma è espressione e simbolo di una città che va oltre l’aspetto religioso. L’obiettivo è quello di promuovere la conoscenza dell’insediamento urbano/sede episcopale, come concentrazione di elementi religiosi e secolari, di pratiche sociali, economiche, culturali, che ne hanno modellato e ridefinito nel tempo l’ambiente, tra Medioevo ed Età moderna.
Attilio Vaccaro insegna Storia medievale presso l’Università della Calabria. Specialista della storia religiosa e civile dell’Albania medievale e dei rapporti tra le due sponde adriatiche, si è occupato anche della diaspora albanese in Italia tra il tardo medioevo e la prima età moderna e della storia religiosa e istituzionale della Calabria.
Mariarosaria Salerno è professoressa associata di Storia medievale all’Università della Calabria. È membro dell’International Conference of Mediterranean Worlds, del Mediterranean Knowledge, International Centre for Studies and Research, della Scuola dottorale di alta formazione Mondi mediterranei e Italia meridionale nel Medioevo. Si occupa di storia del Mezzogiorno, nel più ampio contesto mediterraneo, di storia del costume, di ordini monastici, privilegiando aspetti economico-sociali.

giovedì 16 gennaio 2025

Le metafore della vita quotidiana nelle Lettere di Caterina da Siena

Le metafore della vita quotidiana nelle Lettere di Caterina da Siena
di Maria Chiara Levorato
pp. 255; € 26,00
Franco Cesati Editore, 2024
ISBN: 979-12-5496-177-3

In un tempo in cui saper leggere o scrivere era un privilegio di poche donne, Caterina Benincasa (1347-1380) compone 383 Lettere, il Dialogo o Libro e 16 Orazioni. L’epistolario della senese è un’opera di straordinario interesse culturale e letterario per la molteplicità dei destinatari, per la varietà dei temi trattati, ma ancor più per il suo linguaggio e per il suo stile metaforico. Attraverso un’approfondita analisi filologica delle metafore delle Lettere vengono dimostrate in questo volume le capacità comunicative e le abilità retoriche di una donna per secoli considerata invece come una santa illetterata (secondo la rappresentazione di Caterina nella Legenda Maior di Raimondo da Capua). Le Lettere rivelano la figura di un’autrice in grado di unire, nelle sue metafore, immagini tratte dalla vita quotidiana a complessi concetti dottrinali o morali allo scopo di rendere comprensibili e indelebili i messaggi indirizzati ai diversi destinatari.

mercoledì 15 gennaio 2025

Mani e scritture, simboli e testi

Mani e scritture, simboli e testi
Ricerche su fonti documentarie ed epigrafiche tardoantiche
a cura di Maria Boccuzzi
pp. XVI-264; € 45,00
Edizioni di Storia e Letteratura, 2024
ISBN: 9788893599146

Le indagini riunite in questa raccolta di studi analizzano da diverse prospettive i simboli grafici nelle testimonianze documentarie tardoantiche e alto medievali. Tra i temi presenti nei vari contributi: l’autografia nelle sottoscrizioni testimoniali e contrattuali, le abbreviature nei papiri documentari greci di provenienza egiziana in età tardoantica, l’evoluzione del ‘documento doppio’ romano nella prassi giuridica tra I e V secolo d.C., la presenza di particolari segni nei testi epigrafici greci in prosa di origine egiziana.
Maria Boccuzzi lavora presso l'Archivio di Stato di Roma (Ministero della Cultura). Ha conseguito il PhD in Paleografia ed è stata assegnista di ricerca in Paleografia presso Sapienza Università di Roma, e membro del progetto ERC-AdG-NOTAE; collabora anche con il progetto nazionale Inscriptiones Medii Aevi Italiae promosso dal Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo. Si occupa principalmente di autografia, alfabetismo e cultura scritta nell’Occidente tardoantico e altomedievale sul fondamento delle relative evidenze librarie e documentarie. Tra le sue pubblicazioni su rivista più recenti: I fondamenti materiali della tradizione degli opuscula di Cipriano: la tarda antichità («Segno e Testo», 2018); Communes et omnibus notas. Sulla relazione tra litterae communes e rudimenta litterarum fra età tardoantica e precarolingia («Scrineum», 2021).

martedì 14 gennaio 2025

Il segreto di Morgana

Il segreto di Morgana
di Sophie Keetch
pp. 384; € 7,92
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822779144

La vita della giovane Morgana di Cornovaglia viene stravolta dall’arrivo al castello di Tintagel del re Uther Pendragon, che, con l’aiuto del potente mago Merlino, riesce a impossessarsi della corona, uccidendo brutalmente suo padre e costringendo sua madre alle nozze. Morgana non può accettare di sottomettersi senza combattere: in cerca di vendetta, sfida il patrigno e inizia a studiare le arti magiche. Ma la sua ribellione ha un prezzo. Usata come merce di scambio nei giochi di potere di corte, Morgana si ritrova esiliata in un mondo di subdoli intrighi e bugie, tra macchinazioni di feroci re e malvagi stregoni. Per conquistare l’indipendenza, Morgana dovrà mettere in campo arguzia e coraggio, e combattere contro chi vuole negare la sua intelligenza, domare il suo spirito e controllare il suo corpo. In questa ricerca disperata della libertà, ci sono in gioco le cose a lei più care: il suo onore, le persone che ama, la sua stessa vita.
Sophie Keetch ha conseguito una laurea in Letteratura inglese presso l’Università di Cardiff, specializzandosi sul ciclo bretone. Il segreto di Morgana è il suo romanzo d’esordio, in cui si narra la storia della Fata Morgana mostrando le contraddizioni della leggenda arturiana attraverso il racconto inedito della sua protagonista.

lunedì 13 gennaio 2025

Il castello delle congiure

Il castello delle congiure
di Davide Cossu
pp. 224; € 7,92
Newton Compton, 2024
EAN: 9788822781840

Ferrara, autunno 1442. Leon Battista Alberti è invitato a corte per partecipare, in qualità di giudice, a un concorso indetto dal marchese Leonello d’Este: al vincitore sarà commissionato un monumento in onore del suo defunto padre, Niccolò III. Nel frattempo, approfittando dell’antica amicizia che li lega, il marchese incarica Leon Battista di indagare su un fatto spinoso che sta turbando la città: la giovane Laura Pendaglia, erede del cittadino più ricco di Ferrara e promessa sposa di Folco Bonacossi, ha deciso di rinunciare alle nozze e rifugiarsi in convento per farsi monaca. Mentre Leon Battista cerca di orientarsi tra giochi di potere e trame ordite dalle famiglie dei mancati sposi, il giovane Folco muore in circostanze che rimandano alle pagine dei romanzi d’amor cortese. Con l’aiuto dei suoi fidati compagni, il dotto Parentucelli e l’avventuriero de’ Conti, e di Margherita, un’audace e bellissima nobildonna, l’Alberti, in una giostra di amori, tradimenti e rivelazioni inaspettate, tenta di far chiarezza sulla scia di sangue che macchia la corte di Ferrara. Una traccia che conduce a una tragedia confinata nel passato oscuro degli Este, la cui ombra minaccia il potere di Leonello e la sorte stessa del suo casato.
Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo, suo romanzo di esordio, è stato vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023.

domenica 12 gennaio 2025

Rituali di potere nell'Europa altomedievale

Rituali di potere nell'Europa altomedievale
La Corona Ferrea e altre storie
di Stefano Gasparri
pp. 236; € 23,00
Salerno Editrice, 2025
ISBN: 9788869738432

I rituali rappresentano una delle chiavi più efficaci per entrare in un mondo lontano come quello dell’Alto Medioevo, dal quale ci separano più di un millennio e una diversità culturale profonda. Il punto di partenza del libro è quello – classico – dei rituali della regalità. Si risale nel tempo fino ai primissimi secoli del Medioevo, cominciando con l’esaminare i rituali dei sovrani dei primi regni barbarici dell’Occidente, per poi dedicare un amplissimo spazio all’età carolingia. Il regno italico e l’impero degli Ottoni, a cui il primo fu agganciato, occupano l’ultima parte del libro, prima dell’ampio esame della leggenda – e della realtà – della Corona Ferrea. Si prendono in considerazione i rituali tipici della regalità, come l’unzione e l’incoronazione, inserendoli nell’ambito di quelli che possiamo definire i “rituali del potere”, la maggior parte dei quali, se non tutti, erano comuni ai re e all’aristocrazia. Azioni come la caccia, i giochi di guerra, il taglio dei capelli, i banchetti, lo scambio dei doni esprimevano un’idea della società, e della sua gerarchia interna, condivisa – sia pure con ruoli differenti – dai sovrani e dall’aristocrazia.
Stefano Gasparri è professore emerito di Storia medievale dell’Università «Ca’ Foscari» di Venezia. È stato presidente della Società italiana degli storici medievisti ed è tra i fondatori del Centro interuniversitario per la Storia e l’Archeologia dell’Alto Medioevo. Per Salerno editrice ha pubblicato Desiderio (2019); per Carocci editore: Prima delle nazioni. Popoli, etnie e regni fra antichità e Medioevo (1997); Tempi barbarici. L’Europa occidentale tra antichità e medioevo (300-900) (con C. La Rocca; 2012); Voci dai secoli oscuri. Un percorso nelle fonti dell’alto Medioevo (2017).

sabato 11 gennaio 2025

L’anima di Traiano tra inferno e paradiso

L’anima di Traiano tra inferno e paradiso
Storia di una leggenda medievale
di Vincenzo Tedesco
pp. 220; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829024766

Poiché l’imperatore romano Marco Ulpio Traiano era stato un persecutore pagano, per i cristiani la sua anima era stata condannata a patire le pene dell’inferno. Tuttavia, secondo una fortunatissima tradizione medievale, quasi cinque secoli dopo, Gregorio Magno, venuto a conoscenza di un atto di giustizia che l’imperatore aveva compiuto nei confronti di una vedova alla quale era stato ucciso il figlio, intercedette ottenendo da Dio un mutamento della sua condizione postuma. La sorte dell’anima di Traiano affascinò le donne e gli uomini del passato, che ne discussero e la rappresentarono all’interno delle opere più disparate; la fama della sua giustizia fu tale da fargli meritare persino il privilegio di essere inserito tra i beati del paradiso. Dante stesso, nella Commedia, tratta la vicenda in ben due occasioni e pone quella dell’imperatore tra le anime principali del cerchio di Giove. Il libro ricostruisce l’evoluzione della leggenda dell’anima di Traiano dalle origini alla sua enorme diffusione nella cultura europea, fino al declino e alla condanna avvenuta nel tardo Rinascimento.
Vincenzo Tedesco è assegnista di ricerca in Storia medievale all’Università degli Studi di Messina, docente a contratto della stessa disciplina presso il Consorzio Universitario del Mediterraneo Orientale (CUMO) di Noto, nonché fellow dell’Institute for Advanced Study (IAS) della Central European University (CEU) di Budapest. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla storia culturale, delle pratiche magiche e del dissenso religioso tra il tardo Medioevo e la prima età moderna. Tra le sue pubblicazioni: Inquisizione, eresia e magia nel tardo Medioevo (La Vela, 2020).

venerdì 10 gennaio 2025

Nel Regno del lusso

Nel Regno del lusso
I consumi di pregio nei domini degli Angiò (secc. XIII-XIV)
di Mariarosaria Salerno
pp. 216; € 24,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2025
ISBN: 9788829028368

Nel tardo Medioevo le nuove mode dell’abbigliamento irrompono in Europa a un ritmo sempre più sostenuto, con la loro natura ambivalente; così il lusso, che attraverso i secoli ha avuto confini variabili, manifesta una frontiera ancor più delicata, tra necessità e superfluo. Il volume analizza i meccanismi dei consumi di abbigliamento, in particolare di lusso, alla corte degli Angiò e nelle gerarchie laiche, tra il Regno di Sicilia e la Francia, sede dei domini originari, nel periodo tra il XIII e il XIV secolo, quando la moda si impone come parte della cultura delle corti europee. La gerarchia delle apparenze, rivelata dai tessuti e dalle fogge degli abiti, si interseca con le modalità e le strategie del potere; gli indicatori del lusso mostrano l’eventuale unità di intenti con la monarchia, momenti di ascesa o di decadenza delle élite. Al centro della riflessione è altresì la questione della regolamentazione delle apparenze e del lusso, con le ragioni etiche, politiche, sociali, economiche che l’hanno determinata.
Mariarosaria Salerno è professoressa associata di Storia medievale all’Università della Calabria. È membro dell’International Conference of Mediterranean Worlds, del Mediterranean Knowledge, International Centre for Studies and Research, della Scuola dottorale di alta formazione Mondi mediterranei e Italia meridionale nel Medioevo. Si occupa di storia del Mezzogiorno, nel più ampio contesto mediterraneo, di storia del costume, di ordini monastici, privilegiando aspetti economico-sociali.

giovedì 9 gennaio 2025

Il femminile nel Medioevo

Il femminile nel Medioevo
Studi in ricordo di Ferruccio Bertini
A cura di Caterina Mordeglia

In collaborazione con Roberto Gamberini, Paolo Gatti, Antonio Placanica
pp. IX-221; € 40,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-375-3


Premessa di F. Santi. Introduzione di P. GattiA. Paravicini Bagliani, La Papessa Giovanna come donna – G. Cremascoli, Mulier, uxor, mater. Sondaggi nella lessicografia mediolatina – A. Placanica, Aspetti della condizione giuridica della donna nella canonistica classica, da Graziano alle Decretali – C. Mordeglia, Regine e principesse nell’Asinarius F. Santi, Il femminile dell’estasi - Conclusioni di G. Paduano. APPENDICE a cura di R. Gamberini. F. Bertini, La donna nel Medioevo latino – F. Bertini, La figura di Maria nell’opera di Rosvita. INDICI. Indice degli autori e dei testi - Indice degli studiosi.
Caterna Mordeglia è professore associato di Lingua e letteratura latina all'Università di Trento.

mercoledì 8 gennaio 2025

Il Parlamento di Federico II

Il Parlamento di Federico II
di Emanuele Faccilongo
pp. 174; € 15,00
Adda Editore, 2024
ISBN: 9788867177141

Sulla storia e le gesta di Federico II hanno scritto in molti, ma pochi hanno colto la vera essenza di un bambino diventato imperatore. La sua innata esigenza di regolamentare il suo regno lo indusse a creare uno Stato moderno, regolato da leggi ordinate nel Liber Augustalis e da una burocrazia che consentirono, già ottocento anni fa, di controllare un territorio molto vasto come quello del Regno di Sicilia. Ma fece certamente di più. Dalla sua lungimiranza politica da un regno assolutistico si cominciò a guardare al concetto di democrazia. A partire dal Parlamento di Foggia del 1240 quando lo Stupor Mundi volle che fossero presenti i rappresentanti di tutti i Comuni del regno. La lotta contro il Papa di turno e l’amore per le arti e le scienze completano la personalità di un re che in un periodo senza regole come quello medievale riuscì a legiferare anche sulla tutela delle donne.

martedì 7 gennaio 2025

Squillace nel Medioevo

Squillace nel Medioevo
Dalla contea normanna al principato argagonese
di Paolo Rosario Cristoforo
pp. 166; € 18,00
Phasar Edizioni, 2024
ISBN: 978-88-6358-905-4
 
Antichissima città calabrese, affacciata sull’omonimo golfo, Squillace è erede della greca Skylletion e della romana Scolacium.

Questo volume, sorretto da una variegata e ampia bibliografia, ma anche da documenti dell’Archivio di Stato di Napoli, ne esplora il contesto medievale, nello specifico quello compreso tra i secoli XI e XV. Si tratta del periodo che va dalla nascita del borgo collinare, con l’arrivo dei Normanni, al principato aragonese di fine Quattrocento, nell’orbita del Regno di Napoli. Un viaggio che attraversa molte fasi storiche complesse e affascinanti, inserite nel più ampio contesto dell’Italia meridionale e del Mediterraneo, toccando il periodo svevo con Federico II, la lotta tra Angioini e Aragonesi, le vicende militari e religiose, i feudi e i casali del territorio, le chiese, i monasteri, le vie di comunicazione, l’economia e gli scambi.
Il profilo geopolitico che se ne ricava è quello di un centro strategico di rilevanza notevole, inglobato in una vasta rete di relazioni, ricche di interessanti spunti di ricerca.
Paolo Rosario Cristofaro, classe 1994, è docente di discipline letterarie nelle scuole secondarie. Dopo la laurea triennale in Lettere e Beni Culturali, conseguita all’Università della Calabria, si è specializzato presso lo stesso ateneo in Scienze storiche, indirizzo “Mediterraneo medievale e moderno”, con una tesi di ricerca in Storia medievale. Giornalista pubblicista, collabora da diversi anni con quotidiani e riviste.

lunedì 6 gennaio 2025

Storia del Piemonte Medioevale

Storia del Piemonte Medioevale
di Gianni Oliva
pp. 164; € 10,90
Susalibri, 2025
ISBN: 9791280971371

Dai primi vescovi cristiani alla nascita dei principati quattrocenteschi, passando attraverso le invasioni barbariche, le lotte tra Longobardi e Franchi, le minacce dei Saraceni, le stagioni convulse dell’anarchia feudale, gli interventi di Federico Barbarossa, l’esperienza dei Templari, l’affermazione dei Liberi Comuni: un millennio di storia piemontese, dal IV al XIV secolo, nel quale le vicende regionali riflettono i grandi scenari dell’Europa cristiana. Il volume ricostruisce con rigore scientifico e semplicità narrativa un percorso tanto carico di suggestione quanto ancora poco conosciuto. Il Medioevo è stato demonizzato come età oscurantista dall’Illuminismo ed esaltato come stagione mitica dal Romanticismo. In realtà, esso è stato l’uno e l’altro insieme: un’epoca ricca di contrasti e di turbolenze, ma anche di originalità e di energia, in cui andò definendosi il nuovo Occidente romano-cristiano.

domenica 5 gennaio 2025

Sacre ossa

Sacre ossa
Storie di reliquie, santi e pellegrini
di Federico Canaccini
pp. 312; € 19,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858156520

Le reliquie ci appaiono come una delle più interessanti manifestazioni del Medioevo oscuro e superstizioso. E con ragione! Se togliamo loro la polvere del tempo, scopriremo storie affascinanti e personaggi indimenticabili. Soprattutto, attraverso di loro possiamo stabilire una connessione diretta con uomini e donne del passato e guardare 2000 anni di storia in modo nuovo.

La polvere del mantello di san Martino, il dentino da latte di Gesù Bambino, migliaia e migliaia di frammenti della Vera Croce recuperata da sant’Elena: se scorriamo l’elenco delle innumerevoli reliquie conservate nei nostri santuari e nelle nostre chiese, non possiamo trattenere lo stupore e l’ironia per una ‘tipica’ testimonianza della superstizione e dell’oscurantismo medievale.
Ma se quello delle reliquie può apparire un mondo esclusivamente connesso con l’aspetto devozionale, con la fede e con l’esaltazione del sacro, esplorare le storie a loro legate ci conduce in un inedito mondo fatto di viaggi avventurosi, raggiri, contese teologiche, battaglie campali e rapporti di potere secolari. Basta ricordare l’importanza che hanno per Venezia e Bari le reliquie di san Marco e san Nicola, rispettivamente trafugate da Alessandria d’Egitto e da Myra.
Sono storie che vedono protagonisti non solo santi e uomini di Chiesa, ma anche sovrani, condottieri, donne straordinarie, nobili e personaggi minori come pirati, ladri,abili millantatori e tanta povera gente in buona fede.
Inseguendo queste storie il lettore sarà trasportato dal palazzo imperiale di Costantinopoli a ciò che resta del Calvario presso Gerusalemme, dal cuore dell’Arabia alla brumosa Britannia, dalle abbazie ai palazzi reali, dalle piccole pievi rurali fino alle cattedrali delle più grandi città d’Europa.
Federico Canaccini, medievista, si occupa da anni di storia comunale italiana, con una particolare attenzione al conflitto tra le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini. Insegna Storia medievale alla LUMSA di Roma e ha insegnato Storia della guerra nel Medioevo alla Catholic University of America di Washington, Paleografia latina e Filosofia medievale alla Università Pontificia Salesiana di Roma. In qualità di ricercatore all’Università di Princeton ha intrapreso un lavoro di edizione critica di Questioni quodlibetali e di trattati astrologici inediti. È assiduo collaboratore della rivista “Medioevo”, di cui cura anche la rubrica d’apertura. Tra le sue pubblicazioni Ghibellini e ghibellinismo in Toscana da Montaperti a Campaldino (2007), Matteo d’Acquasparta tra Dante e Bonifacio VIII (2008) e Al cuore del primo Giubileo (2016). Per Laterza è autore di 1268. La battaglia di Tagliacozzo (2018), 1289. La battaglia di Campaldino (2021) e Il Medioevo in 21 battaglie (2022).

sabato 4 gennaio 2025

Lomellina Medievale

Lomellina Medievale
Le abbazie di Mortara e Breme, i conti Palatini di Lomello e i Lomellini, potenti dogi di Genova
di Umberto De Agostino
pp. 132; € 15,00
Lomelibro, 2024
EAN: 9788894491890

La Lomellina, oggi patria del riso europeo fra Lombardia e Piemonte, raccontata attraverso il Medio Evo, fra Crociate e Via Francigena. Da Lomello, centro fondato dai Liguri, sviluppatosi con i Romani e divenuto seconda capitale del Regno longobardo dopo Pavia, si passa alla contea di Lomello inserita nel Sacro Romano Impero e alle potenti abbazie di Santa Croce, a Mortara, e di San Pietro, a Breme. Senza dimenticare l’abbazia mortarese di Sant’Albino, nota per la leggenda di Amico e Amelio, paladini di Carlo Magno. Un ruolo non secondario fu ricoperto dal monachesimo: decine di abbazie e monasteri sparsi in tutta la pianura fra Po, Ticino e Sesia. L’affascinante percorso lungo i secoli termina con la famiglia patrizia genovese Lomellini, discendente dei conti di Lomello: nel Mediterraneo spiccano la redditizia isola di Tabarca e i successivi insediamenti di Carloforte e Calasetta, nella Sardegna sudoccidentale, conservatisi fino a oggi.
Umberto De Agostino è Giornalista (La Provincia pavese, Informatore lomellino, periodici di undici Comuni lomellini).

venerdì 3 gennaio 2025

L'anima di Traiano tra Inferno e Paradiso

L'anima di Traiano tra Inferno e Paradiso
Storia di una leggenda medievale
di Vincenzo Tedesco
pp. 220; € 25,00
Carocci, 2025
EAN: 9788829024766

Poiché l'imperatore romano Marco Ulpio Traiano era stato un persecutore pagano, per i cristiani la sua anima era stata condannata a patire le pene dell'inferno. Tuttavia, secondo una fortunatissima tradizione medievale, quasi cinque secoli dopo, Gregorio Magno, venuto a conoscenza di un atto di giustizia che l'imperatore aveva compiuto nei confronti di una vedova alla quale era stato ucciso il figlio, intercedette ottenendo da Dio un mutamento della sua condizione postuma. La sorte dell'anima di Traiano affascinò le donne e gli uomini del passato, che ne discussero e la rappresentarono all'interno delle opere più disparate; la fama della sua giustizia fu tale da fargli meritare persino il privilegio di essere inserito tra i beati del paradiso. Dante stesso, nella Commedia, tratta la vicenda in ben due occasioni e pone quella dell'imperatore tra le anime principali del cerchio di Giove. Il libro ricostruisce l'evoluzione della leggenda dell'anima di Traiano dalle origini alla sua enorme diffusione nella cultura europea, fino al declino e alla condanna avvenuta nel tardo Rinascimento.

giovedì 2 gennaio 2025

Manuale per l'educazione di mio figlio Guglielmo

Manuale per l'educazione di mio figlio Guglielmo
di Dhuoda
a cura di Roberto LImonta
Introduzione di Massimo Oldoni
pp. 352; € 24,00
Jaca Book, 2025
EAN: 9788816418585

Nella solitudine del castello di Uzès, mentre l’impero carolingio agonizza nelle faide dell’aristocrazia franca, una donna dal cuore “ardente e vigile” compone il Manuale per l’educazione di mio figlio Guglielmo (843). Figlio di Dhuoda e del duca Bernardo di Settimania, Guglielmo aveva allora diciassette anni ed era ostaggio alla corte di Carlo il Calvo, dove morirà giustiziato sei anni dopo. Il Manuale è pertanto il tentativo di un dialogo impossibile; ma anche uno speculum, dove il lettore è chiamato ad assimilare la propria condotta a quella di un modello, fino a rimuovere ogni differenza tra i due volti al di qua e al di là dello specchio. Il testo è di carattere composito, un misto di prosa e versi dove si intrecciano riferimenti patristici, biblici e sparse reliquie di testi classici. Accanto a temi più tradizionali, come la devozione a Dio, al re e al padre, vi compaiono brani curiosi quali le divagazioni di aritmologia o l’invito a leggere e a formarsi una biblioteca, tanto più sorprendente, oltre che per i tempi, per il fatto che a scriverlo, in quei secoli difficili, è una donna. Ma Dhuoda è scrittrice coltissima e al contempo appassionata, e il suo Manuale formula un modello pedagogico compatto e coerente, aristocratico ed evangelico, personale e universale. Se Guglielmo, travolto dalle bufere di quell’età di ferro, non potrà rispondere all’invocazione materna, la scrittura rappresenterà per Dhuoda “una epistola consolatoria scritta a se stessa” (come scrive Massimo Oldoni), un modo per trattenere, almeno tra le righe, il sogno di un ideale.
Roberto Limonta (Monza 1970) è storico della filosofia medievale e cultore della materia presso l’Università di Bologna. La sua attività di ricerca è rivolta al pensiero monastico, alla teologia e alla filosofia del linguaggio medievale, con particolare riferimento alle teorie della profezia e ai temi della divinazione, della prescienza e dell’onnipotenza divina. È fra gli autori della Storia della civiltà europea curata da Umberto Eco.
Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, emerito di Lingua e Letteratura Mediolatine presso l’Università di Roma “Sapienza”, ha insegnato in molti atenei in Europa e negli Usa.

mercoledì 1 gennaio 2025

Il Maestro di San Francesco e lo stil novo del Duecento umbro

Il Maestro di San Francesco e lo stil novo del Duecento umbro
a cura di Andrea De Marchi, Veruska Picchiarelli, Emanuele Zappasodi
pp. 416; € 39,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2024
ISBN: 9788836657247

Il Maestro di San Francesco fu uno dei più grandi pittori del Duecento italiano, dopo Giunta Pisano e prima di Cimabue, nonostante il suo nome non sia noto. Nella seconda metà del XIII secolo il misterioso artista dominò un’Umbria scossa dalla novità del movimento francescano, aperta agli influssi nordici e agli scambi col regno crociato di Gerusalemme. Lavorò alle vetrate della basilica superiore di San Francesco a lato di maestri tedeschi e francesi, prima di decorare da capo a fondo l’intera chiesa inferiore, come un reliquiario foderato di smalti, con il primo ciclo pittorico in cui le storie di Francesco fossero narrate in parallelo con quelle di Cristo. È nelle sue tavole e nella miniatura umbra di quegli stessi anni che si fa strada un sentimento più tenero e a tratti struggente, che lascia presagire le riscoperte più organiche del mondo degli affetti e della naturalezza proprie di Cimabue e di Giotto.
Andrea De Marchi, piemontese nato a Biella nel 1962, è professore ordinario di Storia dell'arte medioevale all'Università di Firenze, dopo essere stato ispettore in Soprintendenza a Pisa (1994-1995), ricercatore all'Università di Lecce (1995-2000) e professore all'Università di Udine (2000-2006).
Veruska Picchiarelli Storica dell’Arte, curatrice delle collezioni di arte medievale e della prima età moderna della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha conseguito la laurea in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Siena, la specializzazione e il dottorato in Storia delle Arti Visive all’Università di Pisa, il diploma della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica alla Scuola dell’Archivio di Stato di Perugia.
Emanuele Zappasoldi è Professore associato di Storia dell'Arte Medievale, Università per Stranieri di Siena.