Una città dopo la peste
Impresa e mobilità sociale ad Arezzo nella seconda metà del Trecento
di Alberto Luongo
pp. 276, € 19,00
Pisa University Press, 2019
ISBN: 978-883339-2790
L’epidemia
nota come Peste Nera, che tra 1347 e 1351 decimò la popolazione
europea, è uno dei più noti eventi periodizzanti della storia medievale.
Nonostante le numerose teorie che sono
state elaborate dagli studiosi sulle sue conseguenze economiche e
sociali, non sono molte le ricerche specifiche sull’argomento che
abbiano come oggetto la realtà italiana. La città di Arezzo ha
conservato un buon numero di registri notarili e commerciali risalenti
alla seconda metà del Trecento, fonti che consentono di conoscere con un
buon livello di dettaglio la vita economica dei suoi abitanti. Il
volume ricostruisce le parabole di imprenditori, artigiani e salariati
aretini che si resero protagonisti di percorsi di mobilità sociale nel
contesto dei profondi mutamenti legati all’improvviso crollo demografico
di metà secolo. Emerge così un quadro vivace e dinamiico fatto di nuove
produzioni tessili, commerci su scala italiana e mediterranea e
investimenti fondiari, che costituirono alcune delle più importanti
risposte della comunità all’epidemia.
Alberto Luongo si occupa
prevalentemente di storia sociale, economica ed istituzionale dei comuni
italiani nei secoli XII-XIV. Ha svolto attività di ricerca presso le
Università di Pisa e Siena e presso l’Istituto storico germanico di
Roma. È autore di Gubbio nel Trecento. Il comune popolare e la mutazione
signorile (1300-1404) (Roma, Viella, 2016).
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