Genova e il mare nel Medioevo
di Antonio Musarra
pp. 208, € 14,00
Il Mulino, 2015
ISBN: 978-88-15-25990-5
A chi giunge dal mare il seno di Giano offre uno spettacolo
d’ineguagliabile bellezza. Nel sole meridiano, Genova si staglia
all’orizzonte, immobile, sospesa ai contrafforti che la sovrastano. E’
questa l’immagine fornita dai viaggiatori medievali, colpiti dalle
possenti strutture del suo porto, dalle sue mura imponenti, dai suoi
palazzi ricoperti da marmi splendenti, dai suoi dintorni cosparsi di
residenze di campagna, immerse in una vegetazione rigogliosa. E’ vero,
Genova la si capisce meglio dal mare. E’ il mare a costituire, nel lungo
millennio medievale, il primo ed essenziale richiamo per i suoi
abitanti, i quali prosperano grazie al commercio e alle attività
finanziarie, viaggiano da un capo all’altro del mondo conosciuto, si
stabiliscono fuori patria, fondando qua e là non nuove città ma «atre
Zenoe», e nonostante ciò avvertono sempre e comunque il richiamo della
madrepatria, eletta da tempo a «porta» d’Europa e del Mediterraneo.
Questo libro ripercorre le tappe essenziali della storia medievale
genovese: dalla lenta ascesa dei secoli precedenti al Mille
all’espansione mediterranea, attraverso la partecipazione alle crociate e
le guerre contro Pisa, Venezia e l’Aragona, con un occhio di riguardo
alla situazione politica interna e al contesto internazionale. I
Genovesi, guerrieri e mercanti, ne sono i protagonisti. Il mare ne è la
principale lente d’ingrandimento.
Antonio Musarra è dottore di ricerca
in Storia medievale. Tra i suoi libri: «La guerra di San Saba» (Pacini,
2009), «Gli Annali di Ogerio Pane (1197-1219) e di Marchisio Scriba
(1220-1224)» (con M. Montesano, Frilli Ed., 2010), «In
partibusUltramaris. I Genovesi, la crociata e la Terrasanta (secc.
XII-XIII)» (ISIME, in corso di stampa).
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