Regimi di cittadinanza nell’Italia comunale
di Massimo Vallerani
pp. 340; € 25,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254696729
Nelle città medievali abitare o nascere in un luogo non fanno diventare le persone dei cittadini e non garantiscono l’assegnazione di diritti civici in via definitiva. Diventare cittadini resta un lavoro faticoso, una condizione temporanea da mantenere con azioni ripetute nel tempo che mostrano la volontà di essere civis (abitare, pagare le tasse, militare nell’esercito, lavorare). In questa concezione dinamica e attiva di cittadinanza, non tutti avevano le stesse risorse.Tra Duecento e Quattrocento si affermano regimi diversi di cittadinanza, graduati secondo la possibilità o meno di partecipare alla vita politica.
Questo libro ricostruisce la lenta trasformazione della civilitas da sistema di controllo dell’appartenenza a filtro selettivo di élites politiche riprodotte per via familiare.
La divisione della cittadinanza in sfere di diritti differenziati aiuta a comprendere le complesse dinamiche di inclusione e di esclusione che ancora oggi caratterizzano il mondo contemporaneo.
Questo libro ricostruisce la lenta trasformazione della civilitas da sistema di controllo dell’appartenenza a filtro selettivo di élites politiche riprodotte per via familiare.
La divisione della cittadinanza in sfere di diritti differenziati aiuta a comprendere le complesse dinamiche di inclusione e di esclusione che ancora oggi caratterizzano il mondo contemporaneo.
Massimo Vallerani insegna storia medievale all’università di Torino. Ha
studiato i sistemi politici e giudiziari di età comunale (Medieval public justice, 2012), e coordinato ricerche sui poteri eccettuativi nel basso medioevo (Sistemi di eccezione, 2009), le relazioni tra fiscalità e cittadinanza (Valore delle cose e valore delle persone, 2018) e in generale le forme di appartenenza alla città. Ha pubblicato il manuale Storia medievale, con Luigi Provero, nel 2022. È membro della direzione di «Quaderni storici» e direttore de «L’Indice dei libri del mese».
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