Apologia dei Cavalieri Templari
di Michele Raffi
pp. 114, € 13,00
Ugo Mursia Editore, 2014
La soppressione dell'Ordine dei Templari,
avvenuta agli inizi del XIV secolo con bolla papale, non è stato solo
uno dei più oscuri momenti del Medioevo, ma anche una vicenda
giudiziaria che per caratteristiche ed effetti si può paragonare ad
altri grandi processi politici. Mai nessun Ordine cavalleresco nella
storia fu così potente quanto lo fu il Tempio agli albori del Trecento,
mai un'utopia fu tanto vicina alla sua realizzazione, eppure mai
un'illusione si consumò tanto in fretta. I Templari hanno insegnato, con
il sangue, con le vergognose confessioni loro estorte dai giri di corda
imposti dal potere e dai processi farsa cui furono sottoposti, che
l'Oriente non è un luogo, ma una condizione dello spirito, un cammino
che non conosce la fine. Michele Raffi rilegge la vicenda dalla
prospettiva inedita del giurista: le accuse, le violazioni procedurali, i
processi e le sentenze. Il risultato è un saggio documentato, che
rilegge l'intera vicenda dimostrando come la condanna dei Templari sia
stata un'ingiustizia, grave e palese, verso un Ordine benemerito nella
Storia della Chiesa. Un riesame degli atti promosso da un laico che ha a
cuore la verità storica.
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