Eloisa e Abelardo. Lettere
di Pietro Abelardo
a cura di N. Cappelletti Truci
pp. 400, € 11,00
Feltrinelli, 2017
ISBN: 8807902710
"Quelle gioie da amanti che provammo insieme mi sono state tanto dolci
che non possono nè dispiacermi nè sfuggirmi dalla memoria. Dovunque mi
volga sono sempre presenti ai miei occhi e mi accendono di desideri.
Anche quando dormo la loro suggestione mi tormenta. Perfino durante i
solenni riti, quando più pura deve essere la preghiera, le immagini
impudiche di quelle voluttà inchiodano tanto nel profondo
l'infelicissimo mio animo che mi sento disposta più a quei turpi
godimenti che alla preghiera. E cosi, mentre dovrei gemere per quel che
ho commesso, piuttosto sospiro per quel che ho perduto. E non quel solo
che facevamo allora, ma anche i luoghi e i momenti in cui godemmo, e tu
stesso, mi siete a tal punto dentro l'animo che agisco come se fossi con
te in quel tempo, e nemmeno quando dormo riesco ad avere pace da queste
immagini. Talvolta anche i miei movimenti tradiscono i pensieri
dell'animo e la parola mi prorompe incontrollata. Oh me infelice! come
potrei ben ripetere il lamento dell'anima dolente: 'Infelice me! chi mi
libererà da questo corpo di morte?'. Almeno potessi aggiungere
sinceramente le parole che seguono: 'La grazia di Dio per Gesù Cristo
nostro Signore'. A te, o carissimo, questa grazia porse aiuto quando con
una sola piaga ti liberò dai desideri del corpo, e così insieme anche
da molti peccati dell'anima. Proprio per questo, invece di esserti
nemico come può sembrare, Dio ti ha favorito, a guisa di un premuroso
medico che non risparmia la sofferenza pur di conseguire la salute."
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