lunedì 12 giugno 2017

Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli

Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli
di Alessandra Quendolo, Luca Villa, Nicola Badan
pp. 192 con 273 ill. a col. e 110 b/n, € 25,00
Marsilio, 2017
ISBN: 978-88-317-2837-9 
 
Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, importante espressione dell’architettura e dell’arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia, nel 2011 è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nell’ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del potere (568-774 d.C.)».
Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione analitica che ha indagato il Tempietto da diversi “osservatori”: la realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX secolo in poi, quando il monumento comincia a essere oggetto di un atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla Prima e alla Seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importanti figure nel panorama nazionale e locale.
Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.
Alessandra Quendolo, architetto (Iuav, Venezia) e dottore di ricerca in Conservazione dei beni architettonici (Politecnico, Milano), è professore associato di Restauro architettonico all’Università degli Studi di Trento. La sua attività di didattica e di ricerca si concentra sugli aspetti storico-critici della disciplina del restauro, sui riferimenti teorici e metodologici della cultura della conservazione e sui caratteri costruttivi dell’architettura storica. È autore di numerose pubblicazioni e presentazioni di contributi in convegni nazionali e internazionali.
Luca Villa, laureato all’Università degli Studi di Udine con una tesi in Archeologia medioevale, è dottore di ricerca in Archeologia medioevale (Università degli Studi, L’Aquila). Ha diretto e coordinato numerose campagne di scavo archeologico in differenti siti: Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. È autore di numerose pubblicazioni e curatore di mostre.
Nicola Badan, architetto (Iuav, Venezia), è dottore di ricerca in Ingegneria dei sistemi strutturali civili e meccanici (indirizzo specialistico di Ingegneria strutturale e architettura) presso l’Università degli Studi di Trento. Partecipa ad attività di didattica e ricerca nel campo del restauro architettonico con particolare riferimento ai temi della diagnostica finalizzata alla progettazione degli interventi sui beni culturali e allo studio dei caratteri costruttivi dell’architettura storica. È autore di numerose pubblicazioni e svolge attività professionale nell’ambito del restauro.

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