Il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli
di Alessandra Quendolo, Luca Villa, Nicola Badan
pp. 192 con 273 ill. a col. e 110 b/n, € 25,00
Marsilio, 2017
ISBN: 978-88-317-2837-9
Il Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli, importante espressione
dell’architettura e dell’arte che i Longobardi hanno lasciato in Italia,
nel 2011 è stato riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO
nell’ambito del sito seriale «I Longobardi in Italia: i luoghi del
potere (568-774 d.C.)».
Il libro presenta la prima fase degli esiti di una rinnovata attenzione
analitica che ha indagato il Tempietto da diversi “osservatori”: la
realtà geometrica e costruttiva del monumento con rilievi e analisi che
descrivono parti fino ad ora poco studiate; le diverse fasi di
trasformazione che nel corso del tempo hanno interessato la compagine
muraria e decorativa, con particolare riferimento al periodo dal XIX
secolo in poi, quando il monumento comincia a essere oggetto di un
atteggiamento culturale legato al nascere di una moderna concezione del
restauro; il racconto di vicende mai indagate, come quelle legate alla
Prima e alla Seconda guerra mondiale con il coinvolgimento di importanti
figure nel panorama nazionale e locale.
Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.
Nel loro insieme gli esiti dello studio contribuiscono anche alla “cura” del monumento in un orizzonte di senso che riconosce l’utilità della conoscenza storica per la sua conservazione.
Alessandra Quendolo, architetto (Iuav, Venezia) e dottore di ricerca in
Conservazione dei beni architettonici (Politecnico, Milano), è
professore associato di Restauro architettonico all’Università degli
Studi di Trento. La sua attività di didattica e di ricerca si concentra
sugli aspetti storico-critici della disciplina del restauro, sui
riferimenti teorici e metodologici della cultura della conservazione e
sui caratteri costruttivi dell’architettura storica. È autore di
numerose pubblicazioni e presentazioni di contributi in convegni
nazionali e internazionali.
Luca Villa, laureato all’Università degli Studi di Udine con una tesi in Archeologia medioevale, è dottore di ricerca in Archeologia medioevale (Università degli Studi, L’Aquila). Ha diretto e coordinato numerose campagne di scavo archeologico in differenti siti: Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. È autore di numerose pubblicazioni e curatore di mostre.
Luca Villa, laureato all’Università degli Studi di Udine con una tesi in Archeologia medioevale, è dottore di ricerca in Archeologia medioevale (Università degli Studi, L’Aquila). Ha diretto e coordinato numerose campagne di scavo archeologico in differenti siti: Liguria, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia. È autore di numerose pubblicazioni e curatore di mostre.
Nicola Badan, architetto (Iuav, Venezia), è dottore di ricerca in
Ingegneria dei sistemi strutturali civili e meccanici (indirizzo
specialistico di Ingegneria strutturale e architettura) presso
l’Università degli Studi di Trento. Partecipa ad attività di didattica e
ricerca nel campo del restauro architettonico con particolare
riferimento ai temi della diagnostica finalizzata alla progettazione
degli interventi sui beni culturali e allo studio dei caratteri
costruttivi dell’architettura storica. È autore di numerose
pubblicazioni e svolge attività professionale nell’ambito del restauro.
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