martedì 11 ottobre 2022

Note che raccontano la storia

Note che raccontano la storia
I suoni perduti del passato
di Alessandro Vanoli
pp. 200, € 16,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-29988-8
 
Non vi sono solo i pensieri e le azioni umane di cui tener conto per far rivivere la storia, ma anche le forme, i colori, persino gli odori e ovviamente i suoni.
Evanescente, destinata a perdersi nell’istante stesso in cui la cogliamo, la musica è aria che vibra. Difficile dunque usarne le tracce come si fa con una pergamena o un affresco. Eppure la storia è piena di suoni pervasivi e determinanti, legati a ogni agire umano: la guerra, la festa, la meditazione, il rito religioso. E allora proviamo a raccontare il passato sulle tracce degli strumenti utilizzati per produrre il suono: dai tamburi di antichi sciamani al flauto di Pan, dall’incanto degli ud dei giardini arabi alle voci nei monasteri e nelle cattedrali medievali, dalle tastiere della civiltà delle buone maniere alle fisarmoniche che seguirono il viaggio degli emigranti, dalla chitarra che espresse la voce del popolo fino agli strumenti elettrici che crearono i giovani e il loro canto. Un viaggio europeo e mediterraneo alla ricerca di suoni perduti, perché spesso proprio in questi si è inscritto il senso del mondo e delle vite delle donne e degli uomini che lo hanno abitato. 
Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «La Sicilia musulmana» (2016), «La via della seta» (con F. Cardini, 2017), «Quando guidavano le stelle» (nuova ed. 2019), «L’ignoto davanti a noi» (nuova ed. 2021), e per la serie Le stagioni: «Inverno» (2018), «Primavera» (2020) e «Autunno» (2020).

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