La ricchezza del debito pubblico
Secoli XII-XXI
di Angela Orlandi
pp. 208, € 17,00
Il Mulino, 2022
ISBN: 978-88-15-38220-7
Una montagna pronta a crollare
con inenarrabili danni: così molti immaginano il debito pubblico o
meglio la sua eccessiva dimensione. Si tende a demonizzarlo, senza tener
conto di altri aspetti. Per darne conto, il volume ricostruisce
l’evoluzione del debito pubblico tra Medioevo ed Età Contemporanea. In
questo quadro emerge come in realtà abbia svolto una funzione spesso
propulsiva in vari settori della vita; in particolare ha consentito uno
sviluppo capace di migliorare le condizioni materiali e di sicurezza
della popolazione. Il denaro preso a prestito è servito a costruire
infrastrutture viarie, industriali e sanitarie, a finanziare conflitti
ma anche a garantire l’alimentazione e il sostegno di segmenti fragili
della popolazione, ad ampliare il patrimonio artistico e a concedere
qualche svago a chi non se lo sarebbe potuto permettere.
Angela Orlandi è docente di Storia
economica della moneta e della banca nel Dipartimento di Scienze per
l’economia e l’impresa dell’Università degli studi di Firenze. I suoi
interessi scientifici riguardano la finanza pubblica e privata, la
business history e il commercio internazionale. È presidente del corso
di studi magistrale in Scienze dell’economia.
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