mercoledì 26 marzo 2025

Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso dantesco

Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso dantesco
Coordinamento delle attività: Francesco Muscolino
pp. 172; € 44,00
All'Insegna del Giglio, 2024
ISBN: 9788892851870
 
Nel 2021, il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, divenuto autonomo con D.P.C.M. 169/2019, ha incentrato le celebrazioni dantesche, organizzate per ricordare i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, sul progetto “Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso dantesco”, già in parte concepito dalla Direzione Regionale Musei Sardegna, da cui il Museo si è distaccato con l’avvio della sua autonomia nel novembre 2020. Il progetto ha potuto contare anche su un finanziamento concesso dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante. La centralità di Lapo Saltarelli, giurista e poeta fiorentino, contemporaneo di Dante, è legata al fatto che il Museo Archeologico Nazionale custodisce la lapide funeraria di questo personaggio, citato da Dante nel Paradiso, morto in esilio a Cagliari e sepolto nella non più esistente chiesa francescana di San Francesco di Stampace a Cagliari. Date le restrizioni legate alla pandemia, il convegno “Lapo Saltarelli. Da Cagliari al Paradiso dantesco” si è svolto in modalità asincrona e on-line, registrando i contributi degli studiosi che hanno affrontato, sotto diversi aspetti, il periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo. Il presente volume raccoglie i contributi presentati nel corso del convegno online, ed è pubblicato grazie alla fattiva collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari e la Direzione Regionale Musei Sardegna.
Francesco Muscolino è il nuovo direttore del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari. “Archeologo del MiBACT con responsabilità direttive presso il Parco Archeologico di Pompei.

martedì 25 marzo 2025

L'immortale

L'immortale
Barbari e romani all'inizio del Medioevo
di Federico Edoardo Peroziello
pp. 690; € 38,00
Manzoni Editore, 2025
EAN: 9791280635525
 
Nella notte di Capodanno del 31 dicembre del 406 la frontiera romana sul fiume Reno cedette di colpo all'incursione dei Barbari e una massa umana di circa mezzo milione di persone attraversò quel confine e si sparse per l'intera Europa, dando vita, ancora in embrione, alle diverse entità nazionali. L'Impero Romano d'Occidente non riuscì a gestire questa migrazione di massa e la convivenza forzata tra popoli e religioni diverse generò complessità inestricabili in tutto il continente. In queste pagine conosceremo le vicende biografiche dell'imperatore Giustiniano, della sua diffamata moglie Teodora e le imprese del generale Belisario e racconteremo un'epoca di guerre e di distruzioni accompagnate dalla costruzione di edifici memorabili. Ricostruiremo altresì la vicenda del popolo scomparso degli Ostrogoti e del loro re Teodorico e la biografia della sfortunata regina Amalasunta, sua figlia. Un popolo, quello degli Ostrogoti, che amò l'Italia al punto da farsi sterminare dall'esercito dell'Impero Romano d'Oriente piuttosto che lasciarla, oppure perdere la propria sovranità su di una Patria che aveva conquistato con la forza e il sacrificio. Un eroe attraversa questo libro. Si tratta di Totila, il giovane re degli Ostrogoti, il cui nome, assegnatogli dai guerrieri del suo popolo riconoscenti e ammirati, significa l'Immortale.
Federico Edoardo Perozziello, è medico e storico medievalista e della medicina. Ha studiato la formazione e l’evoluzione del pensiero scientifico e si è interessato alle idee di salute e di malattia da un punto di vista storico, antropologico e filosofico attraverso una riflessione interdisciplinare. Ha rivolto la sua attenzione alle caratteristiche di complessità dei fenomeni storici e alle interazioni tra loro delle popolazioni europee legate alle diversità culturali e sociali causate dalle grandi epidemie.

lunedì 24 marzo 2025

I trovatori di Dante

I trovatori di Dante
Traduzione di Francesco Zambon
Con un saggio di Claudia Di Fonzo
pp. 120; € 12,00
Molesini Editore Venezia, 2024
ISBN: 9791281270145
 
Dante conobbe bene la poesia in lingua d’oc, una delle tre lingue – con la lingua d’oil e la lingua del sì, francese e italiano – che formano quello che egli definisce l’ydioma tripharium. Ed essi costituirono uno dei suoi modelli poetici fondamentali, dalla giovanile Vita nuova fino alla Commedia. Nel suo trattato di poetica, il De vulgari eloquentia, Dante cita a diverso titolo ben undici componimenti di sei trovatori diversi; alcuni testi sono allegati come esempi metrici o retorici, altri come espressione dei tre temi o materie da lui distinti nella poesia lirica: armi, rettitudine e amore. Nella Commedia, poi, egli mette in scena alcuni di questi poeti, ripartendoli calcolatamente nelle tre cantiche: nell’Inferno è collocato Bertran de Born, poeta delle armi, fra i seminatori di discordia; nel Purgatorio Arnaut Daniel, poeta dell’amore profano, fra i lussuriosi; nel Paradiso infine Folquet de Marselha (Folco), poeta della fede e dell’amore divino dopo aver cantato quello per le donne, fra gli spiriti amanti. E le parole che gli rivolge Arnaldo sono addirittura in lingua occitana, unico caso di discorso in lingua non italiana presente nel poema. Dante riprese inoltre in Al poco giorno e al gran cerchio d’ombra la forma metrica inventata da Arnaut Daniel, la sestina, che avrebbe avuto in seguito un immenso successo in tutte le letterature europee. Questo volume riunisce tutti i componimenti citati da Dante nel De vulgari eloquentia (oltre a una canzone di Peire d’Alvernhe e alla sestina di Arnaut, che egli imitò direttamente). Rispetto alle precedenti e analoghe sillogi di Chaytor, di Monaci e di Folena, essi sono qui per la prima volta accompagnati da una traduzione che, pur nella fedeltà al testo originale, ne rispetta rigorosamente le misure metriche.
Francesco Zambon è professore emerito di Filologia romanza presso l’Università degli Studi di Trento. Studioso di fama internazionale, ha indagato su numerosi aspetti della letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, mito del Graal, trovatori, eresia catara, mistica amorosa).
Claudia Di Fonzo è medievista e in particolare studiosa di Dante, cui ha dedicato numerose monografie e saggi. Da diversi anni si è specializzata, a proposito di Dante e di altri autori, sul rapporto fra diritto e letteratura, materia che insegna presso l’Università di Trento.

domenica 23 marzo 2025

Sulle orme del sacro

Sulle orme del sacro
I santuari dell'Europa occidentale. IV-XVI secolo
di André Vauchez
pp. 326; € 20,00
Laterza, 2025
ISBN: 9788858157343
 
I santuari hanno cominciato a diffondersi a partire dal IV secolo grazie al successo in Occidente del culto dei santi. Grande, infatti, era l’afflusso di pellegrini desiderosi di ottenere guarigioni, di venerare reliquie e immagini sacre legate soprattutto alle apparizioni della Madonna e dell’arcangelo Michele. Questo rappresentava un paradosso per la religione cristiana, dal momento che il suo fondatore aveva rifiutato l’idea che esistessero dei luoghi privilegiati per rivolgersi a Dio. Ma le iniziative dei vescovi e la pressione dei fedeli smussarono presto questo riserbo.

I più rinomati santuari furono quelli di Gerusalemme – a cominciare dal Santo Sepolcro –, San Michele Arcangelo sul Gargano e in Normandia, San Martino di Tours e Rocamadour in Francia, Santiago di Compostela in Spagna e, negli ultimi secoli del Medioevo, San Francesco ad Assisi e della Madonna di Loreto in Italia. Insieme ad altri più modesti e meno noti, formarono una rete densa di luoghi sacri che popolò l’Europa con forme nuove di sacralità. André Vauchez, uno dei più autorevoli maestri della storia medievale, ne ricostruisce la storia della formazione e la loro crescita all’interno del mondo cristiano occidentale fra il IV e il XVI secolo, accompagnandoci alla scoperta del loro significato.
André Vauchez è uno dei più importanti medievisti francesi. Professore emerito di Storia medievale all’Università di Paris X-Nanterre, è stato Direttore dell’École Française di Roma dal 1995 al 2003. Membro dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres e socio straniero dell’Accademia dei Lincei, nel 2013 ha vinto il Premio Balzan per la Storia del Medioevo. Tra le sue più recenti pubblicazioni: Esperienze religiose nel Medio Evo (Viella); La spiritualità dell’Occidente medioevale (Vita e Pensiero); La santità nel Medioevo (Il Mulino); Francesco d’Assisi. Tra storia e memoria (Einaudi). Per i nostri tipi ha curato Storia dell’Italia religiosa. 1. Antichità e Medio Evo (con G. De Rosa e T. Gregory) e Roma medievale ed è autore di Il mito di Roma. Da Carlo Magno a Mussolini (con A. Giardina), Caterina da Siena. Una mistica trasgressivaSulle orme del sacro. I santuari dell'Europa occidentale. IV-XVI secolo.

sabato 22 marzo 2025

Iwein

Iwein
Il cavaliere del leone
di Hartmann von Aue
Traduzione e cura di Maria Rita Digilio
pp. LXXI-22; € 30,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Olschki, 2024
ISBN: 9788822269515
 
Iwein, cavaliere della Tavola Rotonda di Re Artù, è protagonista dell’omonimo romanzo cavalleresco, ad opera di Hartmann von Aue (XIII secolo), di cui si propone, per la prima volta, la traduzione italiana. Dopo aver smarrito il senso della vita a causa di una serie di errori e ingenuità, Iwein è chiamato a recuperare faticosamente l’amore perduto della moglie Laudine e la propria posizione sociale; a curarlo dalla follia nella quale è precipitato sarà un leone, destinato a diventare per lui modello di fedeltà e amore, nonché compagno di avventure, fino all’epilogo e alla felice conclusione, raggiunta anche grazie alle trame dell’astuta ancella Lûnete.
Maria Rita Digilio è ordinario di Filologia germanica all'Università degli Studi di Siena dal 2018. Presso la stessa Università è stata dal 1996 ricercatrice, insegnandovi Filologia germanica, Storia della Lingua tedesca, Storia della Cultura tedesca, Lingua tedesca.

venerdì 21 marzo 2025

Biruni

Biruni
Antropologia dell'India
di Giancarlo Rizzo

pp. 178; € 18,00
Mimesis, 2025
ISBN: 9791222316826

Il libro restituisce la figura di un Biruni antropologo a partire dal commento e dalla parziale traduzione della sua monumentale opera Tahqiq ma li-l-Hind ovvero l’Indagine sull’India compilata in occasione del suo lungo soggiorno tra i bramini della società indù. Il confronto con la recente letteratura, che qui si riporta, evidenzia l’esistenza di un disegno preciso da parte di Biruni, che sfruttò eventi politici per finalizzare un incontro di culture. Da rigoroso uomo di scienza espresse insoddisfazione per le traduzioni delle opere indiane di carattere astronomico effettuate nella Casa della Saggezza incapaci di risolvere i suoi enigmi matematici. La discrepanza rilevata tra le proprie misurazioni delle costellazioni e i dati restituiti dalle traduzioni delle opere antiche suggerì a Biruni l’idea di andare alla fonte della conoscenza per accedere direttamente a un sapere millenario. Antropologia dell’India è la fotografia di un dialogo tra Islam e Induismo che risale all’anno Mille, un incontro agganciato all’antropologia in virtù della descrizione che egli diede della quotidianità della classe colta indù.
Giancarlo Rizzo, laureato in Lingue e letterature Orientali (1998), in Filosofia (2006), in Scienze storiche (2012) e in Scienze antropologiche ed etnologiche (2024), è uno studioso di mistica islamica. I suoi saggi sono apparsi sulle riviste “Palaver”, “Segni e comprensione” e “Aperture”. Per Mimesis ha pubblicato testi medievali di Avicenna, Sulami, Gilani, Ibn al-Gawzi e Gazali. Dal 2023 è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR).

giovedì 20 marzo 2025

L'Apostata tra realtà e leggenda

L'Apostata tra realtà e leggenda
Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano (con Vita e Opere dell’imperatore filosofo)
di Stefano Conti
pp. 254; € 30,00
Affinità Elettive Edizioni, 2025
EAN: 9788873267805
 
Flavio Claudio Giuliano (331-363 d.C.) fu un imperatore romano, un filosofo neoplatonico e uno scrittore. Nel suo tentativo di riforma del paganesimo, cercò di opporsi alla Chiesa e per questo è passato alla storia con un solo epiteto dispregiativo: l’Apostata. Il saggio, coinvolgente e ricco di spunti di riflessione, descrive la metamorfosi dell’imperatore a opera degli autori medievali: da figura storica a personaggio leggendario, da ultimo sovrano pagano a mostro infernale. Si affrontano le manipolazioni letterarie che hanno trasformato, senza fondamento storico, un filosofo tollerante in un feroce persecutore. Negli autori italiani, inglesi e tedeschi l’ultimo sovrano pagano diventa l’Anticristo: un tiranno che massacra cristiani innocenti, scelto dalle forze del male per portare caos nel mondo. Per secoli Giuliano è raffigurato come una sorta di Faust ante litteram, che stringe un patto col diavolo per giungere al regno e, una volta al comando, cerca di contrastare l’avanzata del cristianesimo. Nell’epica battaglia tra fede e ragione, emergono interrogativi cruciali: quale fu la sua vera vita? Quanto di ciò che conosciamo è stato distorto dal filtro della narrazione storica?

mercoledì 19 marzo 2025

Teodaldo e Guido Monaco

Teodaldo e Guido Monaco
Riforma e cultura ad Arezzo nel secolo XI
Atti del Convegno internazionale di studi (Arezzo, 13-14 novembre 2023)
a cura di Pierluigi Licciardello e Cecilia Luzzi
pp. XII-488; € 60,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-441-6
 
Teodaldo di Canossa, vescovo di Arezzo dal 1023 al 1032, e Guido Monaco, attivo tra Pomposa e Arezzo in quegli anni, furono al centro di un’intensa stagione di rinnovamento della Chiesa aretina, i cui risultati ebbero un rilievo di gran lunga superiore all’ambito cittadino. Il vescovo riformatore della Chiesa, che promuove la ricostruzione edilizia del centro sacro di Pionta – la cittadella vescovile situata a breve distanza dal centro cittadino – e una politica di rilancio culturale del suo clero. Il ‘musico’, insieme teorico e didatta, che propone un metodo rivoluzionario di insegnamento del canto e un nuovo sistema per scrivere la musica, partecipando attivamente al dibattito sui problemi della Chiesa del suo tempo. La tradizione che li ha recepiti, interpretati e trasmessi fino ad oggi, tra conservazione della memoria storica e riletture funzionali ai propri tempi. Sono questi i temi posti al centro del convegno di Arezzo del 2023, i cui risultati sono oggi raccolti nel presente volume, con l’aggiunta di un saggio sull’architettura delle chiese di Pionta. Gli studi offrono un panorama aggiornato nei campi della ricerca storica, letteraria, artistica, documentaria, paleografica e musicologica sulla riforma ecclesiastica e sulla cultura del secolo XI, in un fecondo dialogo tra i metodi di ricerca e i settori disciplinari.
Pierluigi Licciardello è ricercatore all'Università di Bologna dal 2021, svolge le sue ricerche nell'ambito della filologia e della letteratura latina medievale e umanistica. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare alla letteratura religiosa, all'agiografia, alla biografia, ai manoscritti e ai testi liturgici, alle consuetudini monastiche. Attualmente incentra la sua ricerca sui testi perduti e anonimi del medioevo latino. Impegnato nel progetto di ricerca OPA. Opere perdute e opere anonime (III-XV sec.), collabora con varie riviste.
Cecilia Luzzi si è laureata in Discipline della musica e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Musicologia presso l’Università degli Studi di Bologna, rispettivamente, sotto la guida di Angelo Pompilio e Lorenzo Bianconi. 

martedì 18 marzo 2025

Bonaventura autore spirituale

Bonaventura autore spirituale
A cura di Marco Guida e Daniele Solvi
pp. IX-312; € 48,00
Sismel, 2024
ISBN: 978-88-9290-352-4

Premessa, di M. Guida e D. Solvi. Sigle. B. Roest, Bonaventure of Bagnoregio as Spiritual Author: Impact and Afterlife – D. Solvi, Un santo tra le righe. Bonaventura autore e la sua fama sanctitatis C. M. Bino, Bonaventura drammaturgo del “dramma della Passione” – A. Bartolomei Romagnoli, Bonaventura, la corte e il chiostro. Istruzioni alle monache sulla vita perfetta – H. Flora, Images of the «Lignum vitae» as Text – J. Leoni, Infanzia di Gesù, maternità spirituale e devotio nel «De quinque festivitatibus pueri Iesu» – A. Ricci, «Quo me convertam?». Una glossa al «Soliloquium» – M. C. Gaposchkin, Bonaventure’s «Officium sancte Crucis» – A. Alessandri, «Conformati imagini passionis tuae». Il cammino spirituale nella «Vitis mystica» – F. Santi - L. Vangone, Lo pseudo Bonaventura spirituale – F. Iozzelli, «Manuduci ad contemplationem eucharistici mysterii ac congrue disponi ad eius perceptionem». Il trattato (pseudo)bonaventuriano «De praeparatione ad missam» – P. Maranesi, «De sex alis seraphim»: le sei virtù del prelato secondo lo pseudo-Bonaventura – F. Mantegazza, Un catechismo pseudobonaventuriano in esametri leonini: il «De doctrina religiosorum» – F. De Dominicis, Maria spasmata e Maria palmata: la rappresentazione di Maria sotto la croce in uno scritto pseudobonaventuriano (e pseudo-rabaniano) – G. Cremascoli, Leggere san Bonaventura ieri e oggi. Appunti conclusivi. INDICI, a cura di L. Vangone. Indice delle fonti a stampa e dei manoscritti. Indice dei nomi. Indice degli studiosi. Indice dei luoghi.
Marco Guida è Dottore di ricerca in Teologia alla Pontificia Università Gregoriana.
Daniele Solvi (Roma 1971), è professore associato di Letteratura latina medievale e umanistica presso l'Università della Campania "Luigi vanvitelli", ed è membro del Consiglio direttivo dell'AISSCA (Associazione Italiana per lo Studio della Santità, dei Culti e dell'Agiografia) e della SISF (Società Internazionale di Studi Francescani).

lunedì 17 marzo 2025

Letterature e arti

Letterature e arti
Incontri e raffronti tra Medioevo e Modernità
di Daniela Goldin Folena
pp. 296; € 38,00
Il Poligrafo, 2025
EAN: 9788893872362
 
Per Turner pittura e poesia erano arti sorelle, nate da affine capacità immaginativa e accomunate dalla stessa attitudine alla comunicazione diretta, senza necessità di intermediari nel trasmettere il loro messaggio. Un rapporto, quello tra letterature e arti, che varia nel tempo e si realizza secondo diverse tipologie, in un continuo incontrarsi, parlarsi, ispirarsi a vicenda. La prospettiva è prevalentemente letteraria, ma basta a rilevare quanto di volta in volta letteratura e arte figurativa possano influenzarsi o integrarsi reciprocamente, o come possano invece procedere parallelamente con proprie peculiarità espressive ma in grado di interpretare con la stessa efficacia eventi, temi o personaggi, fino ad incrociare altre arti che evocano e traducono in forme proprie immagini e testi nati in precedenti occasioni. Una varietà di percorsi che portano i singoli soggetti letterari ad assumere altra evidenza in materiali diversi: la pergamena dei manoscritti, le pietre dure che impreziosiscono gli abbigliamenti, il tessuto degli arazzi, i suoni o le scene teatrali, la pellicola fotografica diventano così nuovi linguaggi oltre la parola scritta.
Daniela Goldin Folena, laureata in Storia della lingua italiana all’Università di Padova, ha iniziato la sua carriera universitaria come Lettrice di Italiano al Romanisches Seminar dell’Università di Heidelberg, è stata Visiting Professor alla McGill University di Montreal (Canada), ha insegnato Letteratura latina medievale all’Università di Venezia e poi Filologia medievale e umanistica e Storia del melodramma all’Università di Padova.