Geografie politiche italiane tra Medio Evo e Rinascimento
di Francesco Somanini
pp. 158, € 19,90
Officina Libraria, 2013
ISBN: 8897737080
Il primo dei due saggi che compongono il volume affronta la questione
della crisi degli stati cittadini italiani alla fine del Medio Evo.
L'Italia centro-settentrionale, ancora ai primi del Trecento, vantava un
ampio numero di città-stato, ma nei due secoli successivi queste
scomparvero quasi tutte come soggetti politici autonomi. Alcune (poche)
divennero le capitali di più vasti stati regionali, altre semplicemente
finirono per perdere la loro indipendenza. Il saggio indaga tempi, modi e
cause di questo processo, che venne di fatto cancellando quella che era
stata fino ad allora un'originale forma politica tipicamente italiana.
Il secondo contributo descrive invece la geografia politica della
Penisola tra XV e XVI secolo. Si trattava di una realtà complessa, con
attori territoriali di varie dimensioni e di vario peso. Tra soggetti
grandi, piccoli e piccolissimi sussistevano legami che davano vita ad un
"sistema di stati". Questo sistema, alla fine del Quattrocento, non
resse, invero, alla prova delle pressioni straniere. Ma le guerre
d'Italia che ne seguirono non alterarono in modo sostanziale la
geografia politica che gli stati rinascimentali avevano posto in essere,
il che ne dimostra, se non altro, la relativa solidità. Il volume è
corredato da numerose e innovative mappe a colori, che non solo
permettono al lettore di farsi un'idea molto più precisa delle
frammentarietà della geografia politica italiana, ma rendono
immediatamente visibili le sfere d'influenza.
Francesco Somaini insegna Storia Medievale all’Università del Salento.
Si è occupato principalmente di storia della Chiesa e delle istituzioni ecclesiastiche tra Medioevo e Rinascimento, nonché di storia politica, diplomatica ed istituzionale.
Tra le sue numerose pubblicazioni, si possono ricordare un saggio sullo Stato visconteo-sforzesco per la Storia d’Italia Utet, e Un prelato del XV secolo. Il cardinal Giovanni Arcimboldi, vescovo di Novara e arcivescovo di Milano (Roma, Herder, 2003).
Attualmente si interessa anche di cartografia storica e di “cose turche” (in particolare i rapporti tra Italia e mondo ottomano alla fine del Medioevo).
Si è occupato principalmente di storia della Chiesa e delle istituzioni ecclesiastiche tra Medioevo e Rinascimento, nonché di storia politica, diplomatica ed istituzionale.
Tra le sue numerose pubblicazioni, si possono ricordare un saggio sullo Stato visconteo-sforzesco per la Storia d’Italia Utet, e Un prelato del XV secolo. Il cardinal Giovanni Arcimboldi, vescovo di Novara e arcivescovo di Milano (Roma, Herder, 2003).
Attualmente si interessa anche di cartografia storica e di “cose turche” (in particolare i rapporti tra Italia e mondo ottomano alla fine del Medioevo).
Nessun commento:
Posta un commento