Arduino e Guglielmo contro l'imperatore
a cura di Romolo Gobbi
fotografie di Fabrizio Lava
pp. 108, € 25,00
E2O Progetti, 2016
ISBN 978-88-97816-27-0
In questo libro l’autore non risponde ma pone domande sulla sorte
storica dei due protagonisti. Arduino venne scomunicato da Papa
Silvestro II per l’uccisione del vescovo di Vercelli Pietro, nonostante
l’intervento di Guglielmo a suo favore. Perché dunque è stata posta una
lapide sulla facciata della Cattedrale di Ivrea, nella quale si afferma
che la scomunica ad Arduino è stata revocata? Forse, si è cercato così
di levare dall’imbarazzo i discendenti delle famiglie nobiliari che
vantano Arduino come loro antenato. Tra questi, i Valperga di Masino,
nel cui castello è situata la tomba di Arduino, o i Savoia, che, pure
loro vantavano di discendere dal primo Re d’Italia.
Quanto a Guglielmo, resta da chiarire perché il grande riformatore religioso, con tanto di agiografia scritta da un suo monaco, Rodolfo il Glabro, non sia stato beatificato e la sua causa di beatificazione duri da circa mille anni.
Forse anche in questo caso possano essere state messe in campo questioni di opportunità, perché non si può fare santo uno che è stato sospettato di eresia per la professione di povertà e di uguaglianza assoluta del suo Ordine, i cui monaci dovevano vivere nell’imitazione della Chiesa degli Apostoli, mentre, per la sua professione di povertà assoluta, Francesco é diventato santo, duecento anni dopo.
Quanto a Guglielmo, resta da chiarire perché il grande riformatore religioso, con tanto di agiografia scritta da un suo monaco, Rodolfo il Glabro, non sia stato beatificato e la sua causa di beatificazione duri da circa mille anni.
Forse anche in questo caso possano essere state messe in campo questioni di opportunità, perché non si può fare santo uno che è stato sospettato di eresia per la professione di povertà e di uguaglianza assoluta del suo Ordine, i cui monaci dovevano vivere nell’imitazione della Chiesa degli Apostoli, mentre, per la sua professione di povertà assoluta, Francesco é diventato santo, duecento anni dopo.
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