di Luigi Andrea Berto
pp. 176, € 16,00
Pisa University Press, 2016
ISBN: 978-886741-6295
Tra la fine del sesto secolo e gli inizi
dell’undicesimo la Venezia delle lagune subì delle drastiche
modificazioni. Da una periferia poco rilevante dell’impero bizantino
diventò la massima potenza adriatica. In tale periodo i Venetici avevano
inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di
essere assorbiti dai poteri della vicina terraferma e di subire
disastrose distruzioni ad opera di incursori ed invasori, guadagnato
sempre più ampie zone di mercato nell’Italia settentrionale e nel
Mediterraneo orientale e raggiunto un assetto politico-istituzionale
stabile. Questo non fu un processo lineare, ma i Venetici conseguirono e
difesero questi risultati con grande tenacità, creando così le basi per
il notevole sviluppo dei secoli successivi. Questo volume esamina
alcune tra le più rilevanti tematiche che contraddistinsero Venezia nel
corso di quest’epoca: la guerra, la violenza, la maniera in cui gli
“altri” erano percepiti che cosa si conosceva su di loro e la frontiera.
Luigi Andrea Berto insegna storia medievale presso la Western
Michigan University (USA). I suoi principali ambiti di ricerca sono
l’Italia altomedievale e Venezia nel Medioevo. Le sue principali
pubblicazioni sono: In Search of the First Venetians (2014), The Political and Social Vocabulary of John the Deacon’s ‘Istoria Veneticorum’ (2013) e l’edizione e traduzione di Erchemperto, Ystoriola Longobardorum Beneventum degentium (2013) e Giovanni Diacono, Istoria Veneticorum (1999).
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