Per questa selva oscura
La teologia poetica di Dante
di Giulio d'Onofrio
pp. 708, € 30,00
Città Nuova, 2020
ISBN: 9788831115537
Uno studio originale, che apre prospettive inedite e rivoluzionarie
sulle fonti del pensiero e dell'opera di Dante Alighieri. Da una
invocazione nascosta in un antico e poco conosciuto commento
alto-medievale ai primi libri della Bibbia, composto dal monaco italiano
Bruno di Segni verso la metà del secolo XI, emerge inattesa la fonte
che suggerisce a Dante la prima idea della «selva oscura», «amara»,
«aspra», «forte» e deviante dalla «diritta via», sulla cui tragica
descrizione si apre la Commedia. Tale scoperta si traduce nell'occasione
per aprire una nuova prospettiva di approccio al pensiero filosofico e
teologico dell'Alighieri. Il lettore scopre così che fonti dirette del
sapere di Dante non sono solo i classici antichi, poeti, scienziati o
filosofi, o i magistri universitari suoi contemporanei, ma anche alcuni
tra i tipici rappresentanti della letteratura patristica (da Ambrogio e
Agostino a Girolamo) e della sapienza monastica dell'alto Medioevo (dai
'fondatori' come Boezio, Cassiodoro e Gregorio Magno ai più recenti e
luminosi modelli di pensiero teologico come Giovanni Scoto, Anselmo
d'Aosta e Bernardo di Chiaravalle, dagli eruditi Isidoro di Siviglia e
Rabano Mauro al contemplativo Riccardo di San Vittore). La nuova luce
proveniente dalla densa teoresi e dall'intima spiritualità meditativa e
mistica di questa tradizione di pensiero, dominata dal principio
unificante, in senso platonico, della caritas universale, evidenzia
nell'intera opera di Dante i tratti precisi della sua vocazione di
poeta-teologo: la coscienza, cioè di essere chiamato, nel «mezzo» della
sua esistenza terrena, al compimento di un'alta missione, teoretica ed
etica, di rieducazione dell'umanità.
Giulio d’Onofrio vive a Roma e insegna Storia della filosofia medievale
all’Università di Salerno, dove ha fondato e coordina il «Dottorato di
ricerca in filosofia, scienze e cultura dell’età tardo-antica, medievale
e umanistica» (FiTMU). Dal dicembre 2007 è Presidente della Società Italiana per lo Studio del Pensiero Medievale (SISPM).
Specialista di storia del pensiero in epoca tardo-antica,
alto-medievale e rinascimentale, si è occupato di storia del metodo
teologico, di logica e metodologia del sapere in epoca età tardo-antica e
alto-medievale.
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