martedì 19 gennaio 2021

Il secolo dei Vandali

Il secolo dei Vandali
Storia di un'integrazione fallita
di Umberto Roberto
a cura di Giusto Traina
pp. 368, € 23,00
21Editore, 2020
ISBN: 978-8899470456
 
A distanza di tanti secoli, il nome dei Vandali evoca ancora immagini di furia distruttrice e ottusa violenza, quasi ad inquietante emblema di barbari invasori che annientarono un mondo di sublime civiltà. Sotto il nome dii Vandali, che dal 439 al 534 dominarono le ricche province dell'Africa romana, si cela una miscela di genti che costituiscono un'alterità affascinante rispetto ad altri popoli barbarici. Conservando la ricchezza delle città e delle terre conquistate, i Vandali fecero di Cartagine la loro splendida capitale e si assimilarono presto ai costumi e alla cultura raffinata dei loro sudditi romani. Apprezzarono il fascino opulento dell'Africa tardoantica, ma ebbero paura di esserne corrotti per l'esiguità del loro numero. Così, fin dal tempo del loro grande re Genserico, costruirono argini per contenere il rischio di un'integrazione troppo rapida. Si chiusero nell'isolamento dei loro spazi e nell'illusione di una missione storica fondata sulla custodia della loro religione, l'arianesimo. La chiusura li condannò a una irreversibile debolezza; e caddero soli, abbandonati dai sudditi, quando una spedizione imperiale bizantina riuscì nella riconquista di Cartagine. Dopo aver vissuto intensamente il loro 'secolo', i Vandali sparirono dalla storia del Mediterraneo tardoantico, scontando, perfino nella lugubre memoria delle loro imprese, il rifiuto di un'integrazione con le genti che avevano dominato.
Umberto Roberto da ottobre 2016 è professore ordinario di storia romana presso l’Università Europea di Roma. Dal 2020 è Professore ordinario di Storia romana presso il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Napoli, "Federico II". È membro del Collegio di Dottorato in Filologia e Storia del Mondo antico, Dipartimento di Scienze dell’Antichità, presso La Sapienza, Università di Roma, (dal novembre 2009). Si occupa principalmente di storia imperiale romana e tardoantica e di storia della storiografia antica. Negli ultimi anni le sue ricerche hanno particolarmente privilegiato: la storia del terzo e del quinto secolo d.C.; i rapporti tra impero romano e popolazioni barbariche; la storia del rapporto tra impero romano e cristianesimo fino al IV secolo d.C.; l’età giulio-claudia.

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