Il secolo dei Vandali
Storia di un'integrazione fallita
di Umberto Roberto
a cura di Giusto Traina
pp. 368, € 23,00
21Editore, 2020
ISBN: 978-8899470456
A distanza di tanti secoli, il nome dei Vandali evoca ancora immagini di
furia distruttrice e ottusa violenza, quasi ad inquietante emblema di
barbari invasori che annientarono un mondo di sublime civiltà. Sotto il
nome dii Vandali, che dal 439 al 534 dominarono le ricche province
dell'Africa romana, si cela una miscela di genti che costituiscono
un'alterità affascinante rispetto ad altri popoli barbarici. Conservando
la ricchezza delle città e delle terre conquistate, i Vandali fecero di
Cartagine la loro splendida capitale e si assimilarono presto ai
costumi e alla cultura raffinata dei loro sudditi romani. Apprezzarono
il fascino opulento dell'Africa tardoantica, ma ebbero paura di esserne
corrotti per l'esiguità del loro numero. Così, fin dal tempo del loro
grande re Genserico, costruirono argini per contenere il rischio di
un'integrazione troppo rapida. Si chiusero nell'isolamento dei loro
spazi e nell'illusione di una missione storica fondata sulla custodia
della loro religione, l'arianesimo. La chiusura li condannò a una
irreversibile debolezza; e caddero soli, abbandonati dai sudditi, quando
una spedizione imperiale bizantina riuscì nella riconquista di
Cartagine. Dopo aver vissuto intensamente il loro 'secolo', i Vandali
sparirono dalla storia del Mediterraneo tardoantico, scontando, perfino
nella lugubre memoria delle loro imprese, il rifiuto di un'integrazione
con le genti che avevano dominato.
Umberto Roberto da ottobre 2016 è professore ordinario di storia romana
presso l’Università Europea di Roma. Dal 2020 è Professore ordinario di Storia romana presso il Dipartimento di Studi umanistici dell'Università di Napoli, "Federico II". È membro del Collegio di Dottorato
in Filologia e Storia del Mondo antico, Dipartimento di Scienze
dell’Antichità, presso La Sapienza, Università di Roma, (dal novembre
2009). Si occupa principalmente di storia imperiale romana e
tardoantica e di storia della storiografia antica. Negli ultimi anni le
sue ricerche hanno particolarmente privilegiato: la storia del terzo e
del quinto secolo d.C.; i rapporti tra impero romano e popolazioni
barbariche; la storia del rapporto tra impero romano e cristianesimo
fino al IV secolo d.C.; l’età giulio-claudia.
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