sabato 9 gennaio 2021

Il restauro della facciata della basilica di san Michele Maggiore a Pavia e l’opera di Piero Sanpaolesi

Il restauro della facciata della basilica di san Michele Maggiore a Pavia e l’opera di Piero Sanpaolesi
di Nora Lombardini
prefazioni di Vittorio Vicari, don Giulio Lunati
pp. 196, € 16,00
Aracne Editrice, 2021
ISBN: 978-88-255-3775-8
 
La fama della basilica di San Michele Maggiore a Pavia non si lega solo ai sui caratteri storici e artistici, che ne fanno una delle architetture più significative dell’alto medioevo lombardo, ma anche a quelle vicende costruttive che segnano le tappe dei diversi restauri che l’hanno interessata nel tempo. L’importanza di questo esempio di stile romanico lombardo, in relazione alla storia della cultura italiana del restauro, si dimostra inesauribile, soprattutto se si pensa al suo valore sul piano storico e su metodologico. Inoltre, il lavoro compiuto da Sanpaolesi in quegli anni, e non solo, sulla basilica pavese è il riflesso del dibattito della cultura, “storica” e “scientifica” italiana del dopo guerra. Nel passare in rassegna il restauro della facciata del San Michele Maggiore a Pavia, lo studio all’interno del volume spera di porsi come uno strumento che possa essere di qualche utilità sia agli auspicabili interventi periodici di manutenzione, sia ai programmi di studio e progetti di conservazione. 

Nora Lombardini, dottore di ricerca in Restauro architettonico, lavora come professore associato in Restauro presso il Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura, Ambiente Costruito e Ingegneria civile (Dabc). La sua attività di ricerca ruota intorno alla storia e teoria del restauro di edifici storici e beni culturali, all’analisi del sistema costruttivo tradizionale e moderno, all’analisi del comportamento meccanico delle strutture storiche, agli studi sulla conservazione dei centri storici. In particolare, prima di intraprendere gli studi sulla basilica di san Michele Maggiore a Pavia, ha studiato la basilica di San Vitale a Ravenna (VI sec.), comparandola con le coeve costruzioni costantinopolitane e, in particolare, con il museo, oggi moschea, di Hagia Sophia. Autrice di articoli scientifici, ha anche esperienza internazionale nell’organizzazione di attività didattiche e di ricerca internazionali, collaborando con i colleghi stranieri, in Turchia, Ucraina, Bulgaria, Serbia, Azerbaigian, Georgia, Cina e Giappone.

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