Primavera
La stagione inquieta
di Alessandro Vanoli
pp. 280, € 16,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-28589-8
In bilico tra il gelo dell’inverno e il caldo dell’estate, periodo di
profumi, di piogge e di vento, di sconforto e di speranza, la primavera è
per sua natura inquieta. Raccontarla significa narrare di feste
dedicate alla vita che rinasce e di luce che ritorna: dai greci agli
ebrei, sino alla Pasqua dei cristiani. Ma anche di eserciti e di
mercanti – che per secoli hanno atteso che i mari si facessero calmi per
ripartire –, di rivoluzioni, di diritti e conquiste. La primavera è
però prima di tutto ciclo terrestre, equinozio, risvegliarsi di sensi e
di corpi, di fiori, erbe, insetti, uccelli, in un’ansia di desiderio
dove tutto sembra rimandare in realtà a qualcosa di più antico e
profondo: forse alle origini del mondo, a quella natura primordiale alla
quale ci lega la nostra stessa biologia. La primavera racconta una
sorta di struggente nostalgia, di quando, alle origini, noi e il mondo
eravamo una cosa sola, legati dallo stesso ritmo e dallo stesso ordine
delle cose.
Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «Andare per l’Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016), «L’ignoto davanti a noi (2017)», «La via della seta» (con F. Cardini, 2017) e in questa stessa serie «Inverno» (2018).
Alessandro Vanoli è esperto di storia mediterranea. Tra i suoi libri per il Mulino: «Andare per l’Italia araba» (2014), «Quando guidavano le stelle» (2015), «La Sicilia musulmana» (2016), «L’ignoto davanti a noi (2017)», «La via della seta» (con F. Cardini, 2017) e in questa stessa serie «Inverno» (2018).
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