venerdì 26 novembre 2021

Il gioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento

Il gioco e la novellistica fra Tre e Quattrocento
di Matteo Sartori
pp. 160, € 25,00
Viella, 2021
ISBN: 9788833137780

Gli ultimi secoli del medioevo vedono l’affermarsi della novella, una narrazione breve che racconta vicende storiche o immaginarie offrendone una rappresentazione assai realistica e strettamente legata al contesto dell’epoca. Nelle novelle trovano posto numerosi passatempi, giochi e attività ludiche, attraverso cui si è tentato di cogliere come si modifichi la logica sottesa alla ludicità fra il Tre e il Quattrocento.
L’indagine si sviluppa per temi: partendo dal significato assunto dai concetti di ozio e di tempo, viene proposta un’interpretazione della novellistica come una sorta di gioco letterario, centrando l’attenzione sui giochi all’aperto – la giostra, il torneo, la caccia, la scherma – e sui giochi da tavolo – i dadi, le tavole, gli scacchi, la baratteria –, e infine la festa, la musica e la danza. 
L’analisi dei fenomeni ludici, considerati nella loro specificità ma anche sempre nelle loro connessioni reciproche, mette in luce i cambiamenti intercorsi nel passaggio fra i due secoli. Nel corso dell’epoca umanistica l’attenzione degli autori di novelle tende a privilegiare i giochi in grado di fornire un alto livello di spettacolarità, di rievocare i costumi della civiltà classica, nonché di marcare una netta distinzione di ceto sociale.
Matteo Sartori (Vicenza, 1988) si è laureato in Storia presso l’Università Ca’ Foscari, Venezia e presso l’Universidad Nacional de Tres de Febrero di Buenos Aires, con una tesi su giochi e novelle nei secoli XIV e XV. Nel 2014 la sua tesi di laurea ha ricevuto il riconoscimento delle Borse di studio Gaetano Cozzi da parte della Fondazione Benetton Studi Ricerche. Attualmente studia presso l’Universidad de Concepción (Cile) per il dottorato di ricerca in Storia. I suoi interessi principali sono rivolti alla storia della conoscenza nell’ambito degli studi scientifici e ambientali, con una specifica attenzione per le piante medicinali originarie del Sud America.

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