«Il più grande palinsesto dell’alto medioevo»
Il restauro dei dipinti murali di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal 1900 al 1960 e oltre
di Paola Pogliani
pp. 176, € 24,00
Edifir Edizioni Firenze 2022
ISBN: 978-88-9280-127-1
Il volume ripercorre la storia conservativa dei dipinti murali della
chiesa di Santa Maria Antiqua al Foro romano dal momento della scoperta
al 1960 proiettandosi fino all’ultimo restauro concluso nel 2015. Un
caso complesso e paradigmatico al centro del dibattito storico sin dalla
scoperta avvenuta con lo scavo condotto da Giacomo Boni nel 1900 che
restituì un monumento cardine dell’Altomedioevo con le sue pitture,
databili dal VI al IX secolo, che costituiscono l’asse portante della
cultura artistica bizantina a Roma. Le vicende storiche del loro
restauro rappresentano l’esempio più alto nel quadro dei restauri
condotti sui cicli pittorici medievali a Roma. Un racconto avvincente
che qui si dipana seguendo i fili degli interventi, delle scelte
metodologiche e operative che si nutrono del dibattito sulla
conservazione dei dipinti murali nella prima metà del Novecento e
trovano, di volta in volta, un filo conduttore nel criterio
dell’autenticità della materia dell’opera d’arte. I tempi del restauro
sono scanditi da una prima fase (1900-1910) che vede protagonisti Boni e
Tito Venturini Papari, e una seconda fase condotta dall’Istituto
Centrale del Restauro (1945-1960) diretto da Cesare Brandi. Nel
riconoscere la centralità delle pitture della chiesa forense, gli
interventi di restauro, ricostruiti attraverso la documentazione
d’archivio e l’analisi autoptica dei dipinti, si muovono fra istanze
conservative e tecnicismi esprimendo la cultura del proprio tempo.
Paola Pogliani è storica dell’arte, ricercatore nel settore di
Museologia e critica d’arte e del restauro presso l’Università degli
Studi della Tuscia dove è vice direttore dei Laboratori di Restauro e
insegna Museologia/Didattica museale e Procedimenti esecutivi e
documentazione delle tecniche artistiche. I suoi studi sono volti alla
comprensione degli aspetti tecnico formali delle opere d’arte e alle
implicazioni che hanno con la storia del restauro e la museologia. A
questi temi, che costituiscono l’asse dei progetti di ricerca nazionali
ed internazionali a cui partecipa e di cui è responsabile scientifico,
ha dedicato pubblicazioni e contributi in convegni scientifici fra cui: Sguardi sulle tecniche d’esecuzione nella cultura italiana degli anni Trenta (2013); La riflessione sul trattamento della lacuna negli anni Trenta e le origini del tratteggio (2020); Il Museo Civico di Viterbo negli anni Cinquanta. Franco Minissi e Umberto Piazzo (2022).
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