L'anima di Traiano tra Inferno e Paradiso
Storia di una leggenda medievale
di Vincenzo Tedesco
pp. 220; € 25,00
Carocci, 2025
EAN: 9788829024766
Poiché l'imperatore romano Marco Ulpio Traiano era stato un persecutore pagano, per i cristiani la sua anima era stata condannata a patire le pene dell'inferno. Tuttavia, secondo una fortunatissima tradizione medievale, quasi cinque secoli dopo, Gregorio Magno, venuto a conoscenza di un atto di giustizia che l'imperatore aveva compiuto nei confronti di una vedova alla quale era stato ucciso il figlio, intercedette ottenendo da Dio un mutamento della sua condizione postuma. La sorte dell'anima di Traiano affascinò le donne e gli uomini del passato, che ne discussero e la rappresentarono all'interno delle opere più disparate; la fama della sua giustizia fu tale da fargli meritare persino il privilegio di essere inserito tra i beati del paradiso. Dante stesso, nella Commedia, tratta la vicenda in ben due occasioni e pone quella dell'imperatore tra le anime principali del cerchio di Giove. Il libro ricostruisce l'evoluzione della leggenda dell'anima di Traiano dalle origini alla sua enorme diffusione nella cultura europea, fino al declino e alla condanna avvenuta nel tardo Rinascimento.