L'invenzione dei soldi
Quando la finanza parlava italiano
di Marzo Magno Alessandro
pp. 288, € 22,00
Garzanti, 2013
ISBN: 978881168687-3
Abbandoniamo New York e la City londinese e dirigiamoci nelle piazze e
negli stretti vicoli delle città italiane, tra medioevo e prima età
moderna: è lì che, sorprendentemente, scopriamo le origini di quella
finanza che oggi incide sulle nostre vite in modo così decisivo.
L'invenzione dei soldi ci racconta in maniera approfondita e
divertente, con tanti aneddoti e curiosità, la storia di un'Italia
all'avanguardia nel momento in cui per la prima volta la moneta si
trasforma in merce e il mercante può così diventare banchiere. È infatti
proprio tra Genova, la Toscana (Lucca, Siena, Firenze) e Venezia dopo
il Mille che nascono le prime società multinazionali ed è da qui che i
mercanti partono per costruire colonie commerciali in tutto il
Mediterraneo. È in Italia che nascono le banche e le società di assicurazione, che vengono inventati gli assegni e le prime obbligazioni e qui, di conseguenza, avvengono anche i primi reati finanziari, dai rocamboleschi furti con scasso ai danni dei forzieri di prestigiose banche
fino alla creazione di vere e proprie zecche clandestine per
falsificare monete. Sono i cittadini di Asti, di Alba e di Piacenza a
raggiungere le piazze di tutta Europa impiantando i primi banchi di
pegno. È la moneta italiana, con il genovino, il fiorino e il ducato, a
dominare per secoli i commerci di tutto il mondo grazie alla fiducia che
riscuote e al suo pregio artistico: un successo straordinario visibile
ancora nei nomi delle grandi vie della finanza, dalla Lombard Street di
Londra alla Lombardenstraat di Anversa, passando per la rue des Lombards
a Parigi, intitolate proprio agli italiani che hanno costruito e
dominato per secoli l'economia mondiale. L'invenzione dei soldi è inoltre un viaggio pieno di vita e ricco di personaggi geniali e intraprendenti, capaci di incidere profondamente nella storia moderna,
da Fibonacci, che per primo introduce in Occidente lo zero, a Luca
Pacioli, uno dei grandi geni del rinascimento, che diffonde gli
strumenti della contabilità utilizzati ancora ai nostri giorni, fino a
John Law, lo scozzese che dà vita alla prima bolla finanziaria della
storia, quella della Compagnia del Mississippi, e che finisce la sua
vita a Venezia, dov'è tuttora sepolto.
Con lo stesso stile narrativo e piacevole con cui aveva descritto la nascita dell'editoria ne L'alba dei libri, Alessandro Marzo Magno ripercorre qui le origini della finanza, dimostrandoci che la nostra economia, dai broker di Wall Street ai più recenti investimenti della Bank of China, ha radici antiche e profondamente italiane.
Con lo stesso stile narrativo e piacevole con cui aveva descritto la nascita dell'editoria ne L'alba dei libri, Alessandro Marzo Magno ripercorre qui le origini della finanza, dimostrandoci che la nostra economia, dai broker di Wall Street ai più recenti investimenti della Bank of China, ha radici antiche e profondamente italiane.
Alessandro Marzo Magno, veneziano, laureato in Storia veneta
all'Università di Venezia, vive e lavora a Milano. È stato per dieci
anni caposervizio esteri del settimanale "Diario". Ha pubblicato tra
l'altro La guerra dei dieci anni. Jugoslavia 1991-2001 (2001), Venezia degli amanti. L'epopea dell'amore in 11 celebri storie veneziane (2010), Piave. Cronache di un fiume sacro (2010), Atene 1687. Venezia, i turchi e la distruzione del Partenone (2011).
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