mercoledì 28 settembre 2016

La villa e la pieve

La villa e la pieve
Storia e trasformazioni di San Giovanni in Ottavo di Brisighella tra l'età romana e il Medioevo
a cura di Chiara Guarnieri
pp. 160, € 24,00
Ante Quem, 2016
ISBN: 978-88-7849-112-0

La Pieve di S. Giovanni in Ottavo di Brisighella, meglio nota come Pieve del Thò, conserva nel suo nome il ricordo di un legame con la viabilità romana. L'edificio fu infatti costruito sui resti di una villa rustica situata all'ottavo miglio della strada che collegava Firenze e Faenza.
La storia degli studi che fin dal XVII secolo hanno riguardato il monumento è raccolta nella prima parte del volume, con particolare attenzione per le scoperte che portarono in luce la cripta e per i numerosi interventi di restauro. Si delinea poi un quadro del territorio in età romana, passando all’analisi dei numerosi elementi di reimpiego presenti all'interno della Pieve. Un'accurata campagna di documentazione delle strutture, realizzata attraverso rilievi, ortofoto, laserscanner e lettura degli alzati, ha permesso inoltre di proporre una nuova ipotesi circa le fasi costruttive dell’edificio. Lo studio è infine completato dall'analisi dei materiali di età altomedievale e medievale.
Costruita sui resti di una villa rustica situata lungo l’antica strada romana che da Faenza portava a Firenze, lungo la Valle del Lamone, deve il suo nome al fatto di sorgere all’ottavo miglio della Via Faventina. La Pieve di San Giovanni in Ottavo, o Pieve del Thò come viene comunemente chiamata, è una delle pievi romaniche più suggestive e meglio conservate del territorio ravennate. Già menzionata in una pergamena del 909, ha subìto varie modifiche anche se l’impianto principale resta quello dell’inizio del XII secolo, come attesta un’iscrizione su un capitello recante la data 1100. Nonostante questa storia millenaria, problemi, trasformazioni e documenti di questo straordinario edificio non erano mai stati raccolti in uno studio organico e complessivo che presentasse il maggior numero di informazioni possibili su quanto sopravvissuto. Il volume curato dall’archeologa Chiara Guarnieri si propone di colmare questa lacuna raccogliendo i contributi di numerosi specialisti che affrontano, ciascuno secondo la propria professionalità, i tanti aspetti di un edificio che ha subito nei secoli molte trasformazioni e le cui fasi iniziali sono testimoniate da reperti frammentari e non facilmente interpretabili. Con l’aiuto delle più avanzate metodologie scientifiche (come le indagini condotte sulla cripta) e avvalendosi anche dell’apporto delle fonti archivistiche e dei restauri eseguiti nella chiesa, il volume illustra gli studi che a partire dal XVII secolo si sono interessati a questo edificio: dall’analisi del territorio in età romana alle fasi di costruzione e trasformazione della Pieve del Thò, dai materiali ceramici, lapidei e architettonici di epoca romana ai reimpieghi di età altomedievale e medievale.Con contributi di Dante Abate, Andrea Alberti, Paolo Casadio, Francesca Cenerini, Chiara Guarnieri, Stefano Lugli, Simonetta Minguzzi, Giovanna Montevecchi, Paola Novara, Paolo Pallante, Enrico Maria Selmo, Claudia Tempesta.

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