Gioacchino da Fiore e la fondazione dell'Ordine Florense
di Alberto Piccioni
pp. 119, € 7,28
Independently published, 2020
ISBN: 979-8672911465
Dallo sviluppo trinitario della storia della salvezza alla creazione di
un nuovo ordine monastico dove monaci, sacerdoti e laici vivevano sotto
lo stesso tetto, condividevano vita e beni, per la realizzazione
dell'età dello Spirito. Nel saggio viene delineato, attraverso
l'interpretazione del "De vita Santi Benedicti" di Gioacchino da Fiore,
l'ideale del monachesimo del filosofo e teologo medievale,
confrontandolo poi con quanto da lui effettivamente realizzato
nell'ordine florense. La Chiesa per Gioacchino avrebbe dovuto lasciare
la fase dell'istituzione (stato del Figlio) per approdare alla fase
dello Spirito in cui prevale la libertà e la possibilità di realizzare
in pieno il comandamento dell'amore. Dal testo emerge come l'ideale del
teologo e monaco "di spirito profetico dotato" fosse quello di allargare
a tutta la ristianità, donne e uomini, poveri e ricchi, la condizione
monastica come vita nello Spirito e nella libertà. Come scrive lo stesso
Gioacchino nel suo Tractatus: "se la promessa del regno di Cristo fatta
ad Abramo si compì dopo il corso di numerosi anni, di modo che,
invecchiando il mondo, la sinagoga generasse quel seme promesso ad
abramo e a Davide, perché dispererebbe la Chiesa di poter generare, per
il dono dello Spirito Santo, figli di adozione che possano, con il dono
di Dio, progredire in stirpe eletta e regno spirituale?"
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