L’alta fantasia
Il viaggio di Boccaccio alla ricerca di Dante
d Pupi Avati
pp. 176, € 16,50
Solferino Edizioni, 2021
ISBN: 978-88-282-0746-7
Ravenna, 1321: esiliato e misconosciuto, Dante Alighieri esala l’ultimo
respiro. Nel convento delle clarisse di Santo Stefano degli Ulivi,
l’albero di mele selvatiche che le suore chiamano «l’albero del
Paradiso» smette misteriosamente di dare frutti. Trent’anni dopo
Giovanni Boccaccio, studioso appassionato dell’opera dantesca, riceve un
incarico singolare: andare in quel convento, dove risiede la figlia di
Dante, divenuta monaca con il nome di suor Beatrice, e consegnarle un
risarcimento in denaro per l’esilio ingiustamente subito da suo padre.
Sarà un viaggio di riparazione e di scoperta, ma anche di fatica e
pericoli, non ultima l’accoglienza non sempre entusiastica ricevuta dai
conventi dove l’opera del Sommo è ancora vietata, in odore di eresia. E
per Boccaccio sarà l’occasione di riandare ai momenti più importanti
della vita dell’Alighieri, le sensibilità di bambino e l’incontro con
Beatrice, la politica e i tradimenti, l’amarezza della cacciata da
Firenze, il tormento e l’estasi della scrittura. Trovando conferma, lui,
scrittore, di quanto il dolore promuova l’essere umano a una più alta
conoscenza. Pupi Avati ci consegna con il suo nuovo romanzo l’opera di
tre vite: l’incontro inaspettato attraverso i secoli tra un regista e
scrittore e due maestri della cultura italiana. Un racconto di
avventure, uno sguardo partecipe e nuovo su Dante, la ricostruzione di
un Medioevo vero, sporco, luminoso e umano: una prova d’artista
intessuta di passione e di poesia.
Pupi Avati, regista, sceneggiatore e produttore, è uno dei maestri riconosciuti del cinema italiano. Come autore ha pubblicato l’autobiografia bestseller La grande
invenzione (Rizzoli 2013) e due romanzi di successo, Il ragazzo in
soffitta (Guanda 2015) e Il Signor Diavolo (Guanda 2018).
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