L' apostata tra realtà e leggenda. Il Medioevo cristiano contro Giuliano il pagano
di Stefano Conti
pp. 206, € 21,00
Affinità Elettive Edizioni, 2021
ISBN:
978-88-7326-559-7
Giuliano, prima di essere un imperatore, fu un filosofo e, soprattutto,
un uomo. Un uomo e uno scrittore vissuto alla fine dell'impero romano,
che nel Medioevo viene trasformato in un mostro infernale; un filosofo
tollerante che, dagli autori di tutta Europa, viene additato come un
feroce persecutore di cristiani; un imperatore che ha cercato di
riformare un paganesimo di stampo neoplatonico e di opporsi alla Chiesa
e, proprio per questo, è passato alla storia con un solo epiteto
dispregiativo: l'Apostata. Gli autori si sono occupati per secoli di
lui, ma quanto c'è del vero Giuliano? Molti episodi furono inventati
dagli storici tardo antichi, per poi ingigantirsi in quelli medievali.
Giuliano diventa una sorta di Faust ante litteram, che stringe un patto
col diavolo per giungere al regno e, una volta al comando, cerca di
contrastare l'avanzata del cristianesimo: un crudele tiranno che
massacra cristiani innocenti. Una figura storica reale, che tentò di
preservare la tradizione religiosa romana, diviene nel Medioevo europeo
l'Anticristo.
Stefano Conti è Dottore di ricerca in Storia e Filosofia antica all’Università di Jena, è
stato professore di Storia romana ed Epigrafia latina all’Università di
Siena. Ha pubblicato studi sull’imperatore Giuliano: “Die Inschriften
Kaiser Julians” (Stuttgart 2004); “Giuliano l’Apostata: un imperatore
romano nella letteratura tedesca del Medioevo” (Trieste 2005). Ha
inoltre curato volumi su tematiche inerenti la storia romana: “Tra
religione e politica nel mondo classico” (Ancona 2007); “Geografia e
viaggi nell’antichità” (Ancona 2007); “Stranieri a Roma” (Ancona 2009).
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