di Vincenzo Sebastiano
pp. 303, € 25,00
Centro di Cultura e Storia Amalfitana, 2022
EAN: 9788888283821
Tra i centri interni dell'antico ducato, Scala è certamente uno dei più
ricchi di storia ed arte, tra i più interessanti e validi per
testimoniare la nascita e l'evoluzione dell'architettura romanica della
costiera nei primi secoli del secondo millennio. Qui sono ancora
presenti emergenze architettoniche e artistiche di notevole importanza
che rimandano alla gloria e alla potenza delle famiglie patrizie del
ducato che vi si stabilirono, in particolar modo, tra l'XI e il XIII
secolo. In esse è evidente il rapporto tra l'architettura romanica
locale e gli influssi e le mediazioni arabo-bizantine presenti nell'area
mediterranea soprattutto nell'XI e XII secolo. In questo periodo,
infatti, anche in Campania si manifestò una marcata attitudine al
sincretismo e alla fusione di espressioni artistiche differenti che
portò alla realizzazione di capolavori di estremo interesse che
mediavano elementi stilistici latini (l'impianto basilicale), normanni
(i volumi possenti e slanciati verso l'alto), arabi e islamici (visibili
nelle decorazioni a motivi geometrici astratti e nelle tarsie
policrome) e bizantini (riconoscibili nelle volte estradossate e a
cupola e nelle absidi sempre triplici). Con questo saggio si presenta
un'analisi storico-architettonica dell'intero patrimonio artistico
locale medievale, riportando le descrizioni e i rilievi ma anche i
ritrovamenti e le scoperte effettuate in vari anni di ricerca, al di
sotto degli intonaci o tra i ruderi stessi delle strutture che
conservano in parte ancora i segni di antiche decorazioni e tecniche
locali, come le tarsie policrome in tufo, gli archi ogivali, le
cupolette e le volte estradossate, le arcatelle cieche o incrociate. Un
progetto di ricerca e di studio che rappresenta al tempo stesso uno
strumento di conoscenza, mappatura, catalogazione e documentazione
grafica e fotografica del patrimonio storico-artistico romanico locale e
delle tracce che di esso ancora si conservano.
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