venerdì 28 giugno 2024

Guglielmo di Palermo

Guglielmo di Palermo
Guillaume de Palerne
Romanzo del XIII secolo
a cura di Margherita Lecco
pp. 124; € 20,00
Edizioni dell'Orso, 2024
ISBN: 978-88-3613-491-5

A Palermo, nel XIII secolo, il re e la regina osservano con gioia il figlioletto Guglielmo mentre coglie fiori nei prati della reggia, quando un lupo irrompe e prende il bambino, trascinandolo in un lungo viaggio che porterà l’uno e l’altro a Roma, alla corte dell’imperatore. Da quel momento prenderà avvio un’avventura densa di insospettati eventi, che porterà Guglielmo a incontrare una bella sposa, a divenire re e a riconoscere nel lupo – che si svelerà come erede del trono di Spagna così trasformato dagli incantesimi di una cattiva matrigna che vuole sostituire a lui il figlio – il suo più caro amico. Sotto questo fantasioso racconto, Guglielmo di Palermo offre però una seria riflessione sulla condizione del re nell’età di trasformazione e, per certi versi, di decadenza del feudalesimo, che attualizza con un sottile spirito razionale e ironico.

Margherita Lecco (Università di Genova) si occupa di letteratura medievale francese, provenzale, italiana narrativa e satirica. In questa Collana ha pubblicato Saggi sul romanzo del XIII secolo, vol. I e II (2003 e 2007), Studi sui Cantari e su altri testi italiani fra Medioevo e Rinascimento (2015), e curato Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli XIII-XVI), voll.I-II-III (2017-2019-2020).

giovedì 27 giugno 2024

L'Orlando di Barbaro

L'Orlando di Barbaro
L'ultima Chanson de geste tramandata oralmente in Europa
di Carmine Lupia, Raffaella Lupia
pp. 68; € 12,00
Città Calabria Edizioni, 2024
EAN: 9788888948997

L’Orlando di Barbaro è l’ultima Chanson de geste tramandata oralmente in Europa, sulle pendici della Sila in Calabria, dove ancora oggi la toponomastica ne mantiene l’eredità e ne conserva la memoria. Questa tradizione orale, recuperata dopo anni di studio e ricerca, è tutto ciò che è stato tramandato da padre in figlio, dal Medioevo fino ai nostri giorni. Questa chanson della tradizione calabrese è molto importante perché non è altro che l’eredità della tradizione popolare di quello che è stato il ciclo carolingio calabrese, non solo nei luoghi della cultura e nelle dimore aristocratiche, ma anche presso il popolo. La tradizione carolingia in Calabria è rappresentata da molti poemi e inizia con la famosa Chanson d’Aspremont, colonna portante di tutto il ciclo letterario carolingio europeo insieme alla celebre Chanson de Roland. L’Orlando di Barbaro è ambientata intorno al territorio dell’omonima città, che era stata conquistata dai Saraceni e successivamente liberata dai cavalieri cristiani guidati da Orlando, dopo numerose battaglie durante le quali perdono la vita tutti i Paladini di Carlo Magno, tranne Orlando, che riuscirà a sconfiggere i musulmani e riportare nelle mani della cristianità la città. Orlando non dovrà combattere solo contro i cavalieri saraceni ma anche contro gli incantesimi della strega di Barbaro, che lui riuscirà a ingannare, scoprendo il suo punto debole e avendo pertanto la meglio sulla città di Barbaro. Particolarmente interessante è la descrizione del paesaggio forestale e soprattutto agrario, che diviene la sintesi dove l’Oriente, l’Occidente, il Mediterraneo e l’Europa si incontrano e si intrecciano nelle peculiari colture agrarie di un tempo ormai lontano.

mercoledì 26 giugno 2024

«Suavissimus modernus poeta»

«Suavissimus modernus poeta»
Indagini sulle opere in versi di Giovanni Boccaccio
di Niccolò Gensini
pp. 200; € 25,00
Bologna University Press, 2024
ISBN: 9791254774359

«Non si intende la storia della lingua e la letteratura italiana fuori di Toscana, e in parte nella stessa Toscana, ove non si tenga conto del poderoso influsso che fino al primo Cinquecento (…) esercitarono le cosiddette opere minori del Boccaccio» (Carlo Dionisotti).

Prove di uno sperimentalismo metrico che va dalla proposta di una nuova veste per la terza rima dantesca, alla modellizzazione dell’ottava, fino all’impiego di forme brevi come il madrigale e il sonetto, opere ‘minori’ come l’Amorosa visione, il Teseida e le Rime sono testimonianze dell’impegno di Boccaccio nel trovare nuove soluzioni per forme antiche o recenti, tramite le quali raccontare storie, presentare modelli, esprimere sentimenti o veicolare messaggi etici e filosofici con i quali descrivere e strutturare il mondo.
I saggi qui raccolti indagano proprio quella straordinaria capacità della scrittura poetica di Boccaccio – «suavissimus modernus poeta», secondo Benvenuto da Imola – nell’innovare tradizioni letterarie antiche con orizzonti culturali e letterari nuovi.
Niccolò Gensini è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e professore a contratto di ‘Filologia e linguistica romanza’ presso il medesimo dipartimento.

martedì 25 giugno 2024

Christophe

Christophe
L'avventura di un pellegrino tra Medioevo e Rinascimento
di Fabio Persico
illustrazioni di Toni Spagone
pp. 216; € 22,00
Lisianthus Editore, 2024
EAN: 9791280789440

Da Canterbury a Roma, lungo la Via Francigena, si svolge la saga di una famiglia di scultori normanni, alla ricerca della propria identità. Martin, figlio illegittimo di un alto dignitario della corte inglese e apprendista alla Cattedrale di Rouen trasmette al figlio Christophe tutta la fede, la cultura e quel desiderio irrefrenabile di bello e di giusto appreso in convento. Christophe si arruola nell’esercito popolare di Jeanne d’Arc e la segue fino a Compiègne. Impotente assiste al processo farsa che porta alla condanna al rogo e, disgustato, intraprende il grande pellegrinaggio per appellarsi al Papa. Tra avventure e incontri di ogni tipo, subendo soprusi e risollevandosi con grande determinazione, prosegue con due amici incontrati lungo il cammino.

lunedì 24 giugno 2024

I valdesi medievali come “comunità”: nuove prospettive di ricerca

I valdesi medievali come “comunità”: nuove prospettive di ricerca
di Micol Long
pp. 57; € 8,00
Claudiana, 2024
ISBN: 9788868984113 

Il filo conduttore di questa riflessione è la scelta di guardare ai valdesi e ai valdismi medievali come “comunità”, sulla base della convinzione che la dimensione sociale sia metodologicamente cruciale: siamo di fronte prima di tutto a gruppi di persone accomunate da qualcosa che le distingueva dagli altri, e le portava a interagire tra loro con un fine specifico, per raggiungere il quale il gruppo si organizzava in un modo che lo rendeva qualcosa di più della semplice somma di individui. Sulla base di approcci e metodologie che sono state applicate a campi d’indagine diversi e lontani, si presentano qui alcuni modelli di «comunità» che possono aiutarci a comprendere e descrivere i valdesi medievali, dalle “comunità testuali” alle “comunità di pratica”, dalle “comunità emozionali” a quelle sensoriali.

«Si potrebbe sostenere che alcuni “valdesi” sono per noi definibili come tali semplicemente sulla base del fatto di essere stati accusati di esserlo (cosa sulla quale potevano non concordare), ma così il rischio è di includere individui che non avevano quasi nulla in comune. Un’alternativa è offerta dalla possibilità di concentrarsi sulle pratiche piuttosto che sulle credenze (dato che è sempre difficile ricostruire cosa gli individui effettivamente credessero e pensassero), rilevando per esempio chi aveva partecipato a determinate attività o eventi e come – secondo le fonti – agiva e si comportava. In fondo, la Nobla Leiçon, il più noto tra i testi poetici valdesi medievali, invita il suo pubblico innanzitutto all’osservanza di determinate pratiche: “O fratelli, ascoltate una nobile lezione: dobbiamo spesso vegliare e stare in preghiera”».
Micol Long ha conseguito il Perfezionamento in Discipline Storiche presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e attualmente è assegnista di ricerca all’Università degli Studi di Padova. Si interessa alla storia culturale e religiosa del Medioevo occidentale con particolare riferimento ai secoli XI-XIII, specialmente di monachesimo, educazione, epistolografia, storia delle emozioni e dei processi cognitivi, e cultura materiale. Fra le sue pubblicazioni figurano Autografia ed epistolografia tra XI e XIII secolo. Per un’analisi delle testimonianze sulla “scrittura di propria mano” (Ledizioni, Milano 2014) e Learning as Shared Practice in Monastic Communities 1170-1180 (Brill, Leiden 2021).

domenica 23 giugno 2024

Roma e gli Ottoni

Roma e gli Ottoni
Strategie politiche e linguaggi simbolici (951-1002)
di Stefano Manganaro
pp. VI-382; € 52,00
Cisam, 2024
ISBN: 978-88-6809-412-6

"Roma e l’Impero medievale è un tema classico della storiografia. Prevalentemente inquadrato entro grandi schemi interpretativi, esso attende accertamenti circoscritti e analitici come quello proposto in questo volume. Al centro della indagine sta il rapporto della città – quindi della Sede Apostolica, degli ufficiali lateranensi e dell’aristocrazia urbana – con gli imperatori sassoni Ottone I, Ottone II e Ottone III tra il 951 e il 1002. Lungi dall’essere un epifenomeno nella storia di Roma, questo rapporto si presenta con caratteri di spiccata vitalità e originalità, sebbene i suoi esiti siano stati costantemente minati dai malintesi che di volta in volta sorsero tra i poteri romani e la corte imperiale. Roma sotto Ottone I è la città delle solenni sinodi papali-imperiali, utili per provare a governare la Reichskirche dall’esterno. Roma sotto Ottone II è la porta del Mediterraneo, da cui lanciare una sfida a Costantinopoli, poi monumentalizzata in un sepolcro imperiale di eccezione nell’atrio di S. Pietro. Roma sotto Ottone III è città apostolica ma anche urbs regia, la cui nuova centralità si coglie nell’allestimento di un palatium imperiale al di qua delle mura aureliane".
Stefano Manganaro (Torino, 1983) è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Civiltà e forme del sapere - Dipartimento di Eccellenza dell'Università di Pisa, dove conduce il progetto dal titolo: "I 'palatia' dei re e imperatori nel 'regnum Italicum'. Forme, funzioni, tempi e spazi dei centri del potere regio dall’età carolingia a quella sveva (secc. VIII-XIII)".

sabato 22 giugno 2024

Matelica 1473

Matelica 1473
I primordi inediti dell'arte della stampa nelle Marche
Atti del convegno 2023
di Luchina Branciani, Franco Mariani, Pietro Masturzo
pp. 100; € 10,00
Claudio Ciabochi, 2024
EAN: 9788898879762

Matelica, oggi a tutti conosciuta per il suo eccellente vino e per essere la città dove crebbe ed è sepolto l’imprenditore Enrico Mattei, vanta nella sua storia un vicenda di grande rilievo: l’arrivo della stampa a caratteri mobili. Un fatto che avvenne nel 1473, lo stesso anno di una città come Cracovia e appena nove anni dopo quella nel monastero di Santa Scolastica a Subiaco, che fu la prima in Italia, ovvero sette anni dopo Colonia e sei dopo Roma, tre dopo Parigi e Napoli, quindi un anno prima di Valencia e quattro anni prima di Londra. Si tratta di un avvenimento importante, per tutto quello che ne conseguì in termini culturali, sociali ed economici.
Luchina Branciani è Ricercatrice con ottime capacità comunicative sia scritte sia orali. Ha competenze ed esperienza nel campo della ricerca storico-archeologica e paleografica.

venerdì 21 giugno 2024

Architettura a Genova nel tempo

Architettura a Genova nel tempo
Tecniche costruttive e strumenti di datazione
di Anna Boato
pp. 154; € 42,00
All'Insegna del Giglio, 2024
ISBN: 9788892852907

Il libro propone una lettura del costruito storico che è insieme un viaggio nello spazio, Genova e in parte la Liguria, e nel tempo, dall’epoca medievale alle soglie della contemporaneità, riflettendo una concezione dello sviluppo del costruire caratterizzata da permanenze, consuetudini, tradizioni, riprese e anche imitazioni. Dall’organizzazione del volume in schede tematiche traspare una tensione quasi enciclopedica, tuttavia, il rigoroso e serrato gioco di rimandi tra i termini che denotano i vari elementi costruttivi e i materiali, i ricchi e puntuali riferimenti bibliografici incrociati tra le schede e la presenza del fattore tempo, al loro interno e nella parte finale del volume, superano la meccanica dissezione autoptica dell’edificio esistente e la sua eccessiva frammentazione analitica. Il volume, per questo, offre anzitutto un contributo diretto alla conoscenza del costruito storico genovese e ligure, ma fornisce anche interessanti spunti metodologici per analoghe ricerche in altri contesti geografici e culturali (tratto dalla prefazione di Stefano F. Musso).
Anna Boato insegna Laboratorio di Restauro architettonico nel corso di Architettura del Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova e Archeologia dell’architettura presso le Scuole di Specializzazione in Beni architettonici e del paesaggio di Genova e di Milano. È responsabile della Sezione di Archeologia dell’Architettura del Laboratorio marsc (Metodiche Analitiche per il Restauro e la Storia del Costruito), attivo presso tale Dipartimento. Tra i numerosi lavori pubblicati si segnala il volume Costruire “alla moderna”. Materiali e tecniche a Genova tra XV e XVI secolo (2005).

giovedì 20 giugno 2024

Demoni nel medioevo

Demoni nel medioevo
di Juanita Feros Ruiz
Traduzione italiana di Marcello Grifò
pp. 192; € 16,50
Officina di Studi Medievali, 2024
ISBN-10: 8864851704
 
I demoni – angeli malvagi o angeli caduti – compongono una parte fondamentale del paesaggio religioso e culturale del Medioevo europeo. Questo libro esplora il loro significato attraverso millecinquecento anni di storia europea: dalle dimore degli eremiti del deserto nordafricano nel periodo tardo antico, ai racconti miracolosi dei monasteri medievali dell’Europa occidentale, dalle dispute accademiche degli Scolastici, alle evocazioni dei negromanti nel tardo Medioevo. L’obiettivo è evidenziare come, comunque, i demoni costituissero, nei vari contesti, una parte necessaria della struttura cosmica, svolgendo un ruolo nell’universo correttamente ordinato di Dio. Alla fine del Medioevo, la preoccupazione per il mondo demoniaco e la sua connessione con l’eresia avrebbero portato al fenomeno della caccia alle streghe che interessò l’Europa e il Nuovo Mondo all’inizio dell’Età moderna.

mercoledì 19 giugno 2024

I due Ladroni e i quattro Re

I due Ladroni e i quattro Re
Storie oltre il Medioevo
di Massimo Oldoni
pp. 224; € 35,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Donzelli Editore, 2024
ISBN: 9788855225632

I protagonisti di questo libro sono come sei personaggi «in cerca d’autore» sul palcoscenico della Storia. Sono i Tre Re sapienti venuti da lontano e giunti a Betlemme seguendo una stella. E sono i due Ladroni, crocefissi alla sinistra e alla destra di Gesù, ultimi a parlargli. E c’è un quarto re fantasma, che si fa chiamare Prete e manda al mondo una Lettera gentile e minacciosa: sulle sue terre sconfinate nessuno ha più potere di lui. Sono le figure fuggevoli di una condizione umana che supera i limiti temporali degli eventi e celebra gli atti del Bene o le stirpi di Caino. Il viaggio sulle loro tracce va al di là del Mediterraneo, attraversa popoli e paesi verso la Terrasanta, dall’Eurasia all’Africa e al Medio ed Estremo Oriente, mentre le voci, le tradizioni orali e i racconti popolari descrivono un mutevole universo. Ebraismo, Cristianesimo e Islam misurano l’immenso orizzonte di deserti, regioni e distanze mai percorse prima. Questo brulicare di presenze, comunità, linguaggi e abitudini perenni trasmette emozioni che giungono fino ai tempi nostri. Dalla Galilea di Erode e Ponzio Pilato si arriva all’Europa di Goethe, Kafka, Pirandello e Beckett, fino alle strade di Mosca raccontate da Bulgakov. E sempre la domanda ritorna: è bastata la nascita del bambino di Betlemme a cambiare il mondo? Occidente e Oriente se lo chiedono ancora. E se lo chiede la letteratura fra Vangeli, antichi testi, Apocrifi, opere medievali e Libro dei Tre Re, qui tradotto integralmente. Le genti di perdute città, i nomadi delle steppe dell’Asia centrale mandano notizie di sconosciute realtà fra paure, speranze e misteri. Così, ogni anno, i Tre Re si mettono in viaggio per il più antico pellegrinaggio del tempo nuovo. Ogni anno la Lettera del Prete re provoca e ammalia i nemici e, ogni anno, i due Ladroni, crocefissi con Gesù, muoiono insieme a lui, ripetendo il dramma della sofferenza umana o l’ansia incessante per la salvezza. I sei personaggi mettono in discussione i temi del Bene e del Male. Sono attori sempre in scena: la loro storia sta fissata in una realtà che ancora oggi, più di duemila anni dopo, riguarda tutti.
Massimo Oldoni, storico e autore di fama internazionale, apre con i suoi libri prospettive nuove su letteratura e storia del Medioevo, sull’analisi dei testi, l’immaginario medievale e i circuiti delle culture orali e popolari. Tra gli ultimi libri: La Storia dei Franchi di Gregorio di Tours, 2 voll. (2005), Gerberto e il suo fantasma (2009), Il mathematicus di Arles (2015), L’ingannevole Medioevo, 2 voll. (2017), Gloria Magistri (2018), La Famiglia di Arlecchino (2021), L’incantesimo della scienza (2022), L’ora del tè (2022), Essere Marta nel Medioevo (2023), Le tre culture del Medioevo (2023).

martedì 18 giugno 2024

Bergamo città medievale

Bergamo città medievale
Da libero comune a dominio dei Visconti
di Alberto Gamassi
pp. 404; € 30,00
Autopubblicato, 2024
EAN: 9791221057621

Nel cuore dell’Italia medievale, la città di Bergamo emerge come un baluardo di autonomia e di resistenza. Dopo aver subito numerose occupazioni straniere, si è trasformata in un “Libero Comune”, un organismo autonomo e indipendente che si è protratto sino a quando, a causa delle lotte fratricide tra Guelfi e Ghibellini, è stata consegnata alla signoria dei Visconti. Sotto i signori di Milano, tra vizi, uccisioni e violenze, i bergamaschi si ribellarono a queste prepotenze e vessazioni tanto che, dopo un secolo di mal governo, si offrirono spontaneamente alla Repubblica di Venezia. Al centro di questa narrazione il lettore scoprirà l’importanza delle nostre mura, le risorse del nostro territorio e la tenacia della nostra gente, conoscerà la crudeltà dei Visconti, i loro intrighi e complotti per conquistare sempre più territori in un’epoca dove il potere era misurato attraverso terre, titoli e alleanze. Sarà un viaggio fantastico attraverso le vie, le piazze e gli angoli nascosti della città dove, tra spiritualità e arte, scoprirete le bellezze che l’hanno resa capitale italiana della cultura.

lunedì 17 giugno 2024

Fernan Gonçalvez de Seabra, “Cantigas”

Fernan Gonçalvez de Seabra, “Cantigas”
Edizione critica a cura di Mariagrazia Staffieri
pp. 217; € 28,00 (Scarica il PDF gratuito qui)
Ledizioni, 2024
ISBN: 9791256001798

Fernan Gonçalvez de Seabra, trovatore galego-portoghese di origini leonesi, è autore di sedici canzoni d’amore, di cui quindici cantigas de amor e una cantiga de amigo. Raffinato cantore della poesia di argomento amoroso-cortese, tipica della scuola trobadorica galego-portoghese, Seabra colloca al centro del suo corpus poetico la forza inarrestabile di un amore estremamente angosciante e doloroso. Le sue cantigas, infatti, seguono le tradizionali sfumature di questo genere e ne riecheggiano i topoi più comuni, non rinunciando comunque a parziali impulsi innovativi. Si può così apprezzare una sottile eleganza retorica e tecnica, ben notevole nella tendenza all’omogeneità testuale e nelle accurate sperimentazioni offerte dal trovatore, il quale mostra un raffinato gusto per la variatio tematica, nonché per i continui monologhi interiori. L’edizione monografica che qui si offre mira a restituire i testi del trovatore mediante una sicura metodologia filologica di stampo lachmanniano, nonché a fornire una precisa caratterizzazione storico-letteraria e linguistica del poeta, attraverso il corposo studio introduttivo, che implica anche un approfondito esame della tradizione manoscritta, volto a spiegare eventuali lacune e problemi legati alla trasmissione dei testi.
Mariagrazia Staffieri è dottoranda di ricerca in “Scienze del testo dal Medioevo alla modernità: filologie medievali, paleografia, studi romanzi” presso La Sapienza – Università degli Studi di Roma (XXXVIII ciclo). Il suo progetto scientifico verte sull’analisi della sintassi nella lirica trobadorica provenzale. I suoi interessi di ricerca sono orientati verso la lirica galego-portoghese, la linguistica romanza e le digital humanities.

domenica 16 giugno 2024

L’antigiudaismo

L’antigiudaismo
Nella letteratura cristiana antica e medievale
di Gianna Gardenal
pp. 342; € 28,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Jouvence, 2024
ISBN: 9791256220137

Da dove nasce l’antisemitismo? Quali sono le sue origini? Nel corso di millequattrocento anni nasce e si sviluppa l’antigiudaismo, l’insieme di pregiudizi e di preclusioni culturali e intellettuali nutriti nell’Europa cristiana nei confronti del popolo ebraico. La presente opera è un’accurata selezione di testi e di documenti sull’antigiudaismo nel periodo che va dagli albori del cristianesimo alle soglie dell’epoca moderna. Il lavoro insiste nella ricerca di fonti letterarie o paraletterarie con l’intento di individuare l’evolversi o l’involversi della percezione e della concezione degli ebrei nel mondo occidentale. Questo libro intende dunque essere una testimonianza delle difficoltà che durante i secoli dominarono i rapporti tra ebrei e cristiani.

Gianna Gardenal, allieva di Vittore Branca, ha insegnato Letteratura umanistica alla Facoltà di Lettere di Padova. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Il Poliziano e Svetonio (1975) e Poesia latina medievale (a cura di, 1993).

sabato 15 giugno 2024

Musei e Medioevo

Musei e Medioevo
Suggestioni sull’età di mezzo nel patrimonio dei Musei Civici di Genova
a cura di Andrea De Pascale
pp. 96; € 10,00
Sagep Editori, 2024
ISBN: 979-12-5590-093-1

La Collana di Educazione e Mediazione del Patrimonio Culturale - EMPaC - dei Musei Civici di Genova giunge alla terza uscita rivolgendo lo sguardo al Medioevo, in occasione del progetto “Ianua. Genova nel Medioevo”.

Genova ha vissuto, tra X e XV secolo, uno dei suoi periodi più importanti assumendo un ruolo di riferimento a livello commerciale, politico, culturale e finanziario. La città è nel Medioevo una vera e propria porta tra il nord e il sud del Mediterraneo, tra l’Oriente e l’Occidente, un crocevia di fitti intrecci, uno straordinario contesto cosmopolita dove mondi diversi si incontrano, dando vita a nuove identità, come accade ancora oggi.
Le narrazioni proposte dai Responsabili dei Musei Civici permettono di compiere un affascinante viaggio in ventuno realtà cittadine attraverso la scelta di un’opera o di uno spazio legato al tema “Medioevo”. 
Andrea De Pascale è Funzionario Servizi Educativi e Didattici Musei Civici di Genova.

venerdì 14 giugno 2024

Dall’Archivio del papa

Dall’Archivio del papa
Documenti dal medioevo all’età contemporanea
di Sergio Pagano
pp. 376; € 32,00
Viella, 2024
ISBN: 9791254695791

Sono molte ormai le pubblicazioni che trattano dell’Archivio Segreto (poi Apostolico) Vaticano, dei suoi fondi, di particolari documenti, di singolari eventi o di figure storiche in essi riflesse.

Sergio Pagano, prefetto dell’Archivio dal 1997, percorre però in questo libro una via diversa. Vagliando tra l’immenso patrimonio di carte custodito da secoli, ha scelto 40 scritti che spaziano dall’alto medioevo fino alla metà del Novecento, secondo un’ottica particolare, fra inedito e curioso, presentandoci, ad esempio, documenti massonici inconsueti, o che ci parlano di episodi singolari come il disseppellimento medievale di una scomunicata, i “mutandoni” aggiunti ai putti di S. Pietro, la “spada” messa inaspettatamente al servizio di Pio IX da Garidaldi, o i calcoli necessari per sostenere i costi di un funerale papale e di un conclave.
L’autore ha voluto aprire le «porte di ambiti e ambienti religiosi solitamente chiuse (monasteri, conventi, curie, tribunali, ecc.) e scorgervi sprazzi di vita vissuta, in molti casi taciuti nel tempo».
Sergio Pagano è prefetto dell’Archivio Apostolico Vaticano, direttore della Scuola Vaticana di Paleografia e Diplomatica, autore di diversi saggi di storia della Chiesa, della Curia Romana e del papato. Ha edito, fra l’altro, gli atti vaticani del processo di Galileo Galilei (2009). È recentemente stata pubblicata la sua intervista con Massimo Franco, Secretum (Solferino 2024).

giovedì 13 giugno 2024

Viaggio nel Medioevo

Viaggio nel Medioevo
In bicicletta attraverso l’Europa delle meraviglie
di Roberto Antonini, Antonio Ferretti
pp. 336; € 38,00
Salvioni Edizioni 2024
ISBN: 978 88 7697 524 6

Due amici, diverse passioni condivise, tra cui le pedalate e il Medioevo, l’idea di un libro che è al tempo stesso guida di viaggio, approfondimento, stimolo.

Roberto Antonini pedala e cura la parte più storica, quella che ci conduce nel nostro passato e tra le 33 località del viaggio tra Assisi e Bruges, Antonio Ferretti che pure pedala, intingendo la penna nel passato sportivo e letterario, ci racconta man mano il percorso tra le diverse località in un viaggio lungo 2315 km.
Protagonisti la meraviglia per quel millennio e l’altrettanto spettacolare attuale bellezza europea.
Una pedalata nel continente, un viaggio nella Storia. Con la prefazione della scrittrice Marta Morazzoni (Premio Campiello), l’introduzione di Federico Fioravanti, a cui si deve l’idea e l’organizzazione del più importante festival di storia medievale d’Italia che si svolge ogni autunno a Gubbio, oltre a un’intervista a quello che è stato un dei più grandi storici dell’Età di mezzo, Jacques Le Goff.
Roberto Antonini, di formazione antropologo e storico (Università di Paris V e Paris I), ha firmato alcune pubblicazioni di natura culturale e storica, è stato inviato speciale in Medio Oriente, corrispondente negli Stati Uniti, Responsabile della redazione dell’Informazione e in seguito Responsabile dei programmi di approfondimento culturale della RSI. Dirige il Corso di giornalismo della Svizzera italiana.
Antonio Ferretti, laureato in Lettere (Università di Friburgo), ex ciclista professionista (con al suo attivo tra le tante corse, diversi giri d’Italia, della Svizzera e tre Tours de France) giornalista di inchiesta del magazine televisivo Falò, Responsabile della Redazione sportiva radiofonica.

domenica 9 giugno 2024

Il «miracolo» dell'olio

Il «miracolo» dell'olio
Dal «vangelo» di Augusto all'unzione dei re medievali
di Orazio Licandro
pp. 256; € 20,00
Baldini+Castoldi, 2024
EAN: 9791254941553

«Licandro ricostruisce un filo di pratiche e tradizioni relative al “sacro” che parte dall’olio miracoloso scaturito presso il Tevere nel 38 a.C. e giunge agli imbarazzanti rituali medievali ancora oggi in uso alla corte d’Inghilterra.» (Dalla prefazione di Luciano Canfora)
Veniva da Gerusalemme l’olio crismale usato dall’arcivescovo di Canterbury il 6 maggio 2023 durante la solenne cerimonia di incoronazione di Carlo III nell’abbazia di Westminster. Il fatto che ancora nel terzo millennio il rituale di investitura di una delle più blasonate monarchie europee sia legato all’olio sacro proveniente dalla Terra Santa dimostra come la nostra modernità, pur con i suoi profondi e continui cambiamenti, sia avida di rituali e simboli eterni. E cos’è l’olio crismale se non un rito e un simbolo antico che rimanda direttamente a Gesù Cristo, l’Unto, e ancora prima ad Augusto, il fondatore dell’Impero romano? Orazio Licandro ci accompagna in un appassionante viaggio a ritroso in cui l’olio sacro è protagonista delle cerimonie di investitura di re e imperatori, sino a Napoleone, incoronato due volte, prima a Nôtre-Dame e poi nel Duomo di Milano, passando per Carlo Magno e la celebre notte di Natale dell’800, quando papa Leone III lo nominò imperatore dei Romani, aprendo una vera e propria crisi diplomatica con Costantinopoli. Quella dell’olio crismale è una storia antica e insieme modernissima, un racconto affascinante di uno degli elementi forse meno noti ma più significativi della cultura del nostro mondo.
Orazio Licandro, professore ordinario all’Università di Catania, insegna varie discipline antichistiche presso il dipartimento di Scienze Umanistiche e presso il Corso di Alta Formazione in Diritto Romano della Sapienza di Roma. Ha condotto ricerche a Monaco di Baviera e ha insegnato in diverse università italiane ed estere (in Spagna e Cina). La sua vasta produzione scientifica spazia dalla storia politica e del costituzionalismo antico alla storia del libro antico e della tradizione del testo. Dirige diverse collane monografiche e, con Oliviero Diliberto, Claudia Giuffrida e Meiling Huang, la rivista «Codex. Giornale romanistico di studi giuridici, politici e sociali». Per Baldini+Castoldi ha pubblicato Cesare deve morire (2022).

sabato 8 giugno 2024

Per visibilia ad invisibilia

Per visibilia ad invisibilia
L'itinerario estetico di Ugo di San Vittore
di Marina Messeri
PDF gratuito al seguente link !
Vita e pensiero, 2024
ISBN: 9788834357460

La riflessione medievale sul bello e la bellezza si inserisce in un orizzonte che abbraccia non solo l’arte, ma anche la metafisica e la teologia. Il libro Per visibilia ad invisibilia. L’itinerario estetico di Ugo di San Vittore si prefigge l’obiettivo di indagare, sondando quanti più testi possibili di Ugo di San Vittore (1096 ca, - 1141), l’idea dell’Autore nei confronti della bellezza delle realtà create, influenzata da tradizioni agostiniane e neoplatoniche. Nell’opera di Ugo di San Vittore la bellezza sensibile è considerata elemento fondamentale per accorciare la distanza che separa l’uomo da Dio: la bellezza, attributo distintivo della Sapienza divina, aiuta a cogliere le manifestazioni del divino tramite la meraviglia e la fascinazione e l’esperienza del bello sensibile non è vista come esperienza negativa in senso assoluto, ma come un punto di partenza per un viaggio spirituale. L’autrice Marina Messeri passa, poi, a una ricognizione storica delle idee medievali sulla bellezza e il simbolismo. Infine, dopo una breve storia della Scuola di San Vittore e una panoramica della vita e delle opere di Ugo, analizza il De Tribus Diebus e altri scritti teologici mettendo in luce come la bellezza del mondo rifletta la bellezza dell’anima umana.

Partendo da un’acuta analisi delle parole chiave (estetica, bellezza, esperienza estetica), l’autrice arriva a chiedersi se sia più corretto parlare di teologia estetica o di estetica teologica secondo la proposta di Hans Urs Von Balthasar e, dopo aver inquadrato il tema dell’esperienza del bello nell’Alto Medioevo latino, propone uno stimolante itinerario, che intreccia sapientemente l’indagine storica e l’attenta lettura dei testi con una spiccata sensibilità estetica, che permette di individuare, da un lato, le modalità con cui è possibile esperire il bello e la bellezza e, dall’altro, i termini con cui è possibile parlare di bello e bellezza.
Marina Messeri nel 2023 ha ricevuto il “Premio Agostino Gemelli” e l’ulteriore riconoscimento della casa editrice Vita e Pensiero che ha selezionato la sua tesi di laurea per la pubblicazione.
Prefazione di Paola Muller, docente di Storia della Filosofia medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica. Nota introduttiva di Andrea Patanè, Presidente di Alumni Cattolica-Associazione Ludovico Necchi.

venerdì 7 giugno 2024

Bruges nesso economico tra i popoli romanici e germanici (secoli XIV-XV)

Bruges nesso economico tra i popoli romanici e germanici (secoli XIV-XV)
di Federigo Melis
a cura di Angela Orlandi
pp. 80; € 13,00
Firenze University Press, 2024
EAN: 9791221503500

In questo contributo, presentato all’Accademia Belgica di Roma nel 1967, Federigo Melis affrontò un tema molto dibattuto all’epoca, ossia il ruolo di Bruges come mercato nazionale e internazionale tra XIV e XV secolo. In esso la città fiamminga viene presentata come un nesso, un collegamento tra i traffici commerciali del Nord Europa con quelli del Mediterraneo, tra popoli romanici e popoli germanici. Dalle ricerche basate sulla ricca documentazione archivistica toscana, Bruges appare punto di incontro di molteplici interessi, capace di accogliere mercanti di ogni provenienza e preparata a svolgere un ruolo di raccolta e redistribuzione di numerose merci. Questo ruolo le derivò soprattutto dalla decadenza delle fiere di Champagne e dall’apertura di regolari linee di navigazione che passavano attraverso lo stretto di Gibilterra.

giovedì 6 giugno 2024

L’arte del filologo

L’arte del filologo
di Pasquale Stopelli
a cura di Anna Carocci e Valeria Guarna
pp. 156; € 20,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254695517

Il piacere di un testo è percepito nella sua pienezza solo cogliendo i fili che lo legano ad altri testi, alla cultura della sua epoca, alla tradizione da cui deriva: in sostanza, se lo si legge con disposizione filologica, cioè storica, non impressionistica.

I saggi raccolti nel volume si confrontano con questi temi, riferiti a vari aspetti del lavoro filologico: le differenze fra tradizioni manoscritte e tradizioni a stampa, i problemi teorici e pratici dell’edizione, il rapporto della letteratura con le tecnologie informatiche, l’importanza di una didattica filologica della letteratura.
Gli autori di riferimento sono Dante, Machiavelli, Montaigne, Leopardi, Montale e altri. Chiude il volume un pentadecalogo che riassume le caratteristiche essenziali dell’arte del filologo, un vademecum per studenti e giovani studiosi che approcciano il lavoro filologico.
Pasquale Stoppelli è stato professore di Filologia italiana alla Sapienza Università di Roma. Suoi interessi di studio degli ultimi anni sono la teoria e la pratica dell’edizione del testo, la filologia attributiva, il teatro di Machiavelli. È autore di Filologia della letteratura italiana, manuale della disciplina giunto nel 2024 alla terza edizione.

mercoledì 5 giugno 2024

Demoni, venti e draghi

Demoni, venti e draghi
Come l'uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi
di Amedeo Feniello
pp. 336; € 13,00
Economica Laterza, 2024
ISBN: 9788858154809

Nel 1300 l’intero pianeta venne scosso da una serie di shock violentissimi: pestilenze, inondazioni, piccole glaciazioni, carestie. Improvvisamente fu come se demoni, venti e draghi si coalizzassero per punire l’orgoglio dell’uomo. Eppure le tre grandi civiltà del tempo, quella europea, quella islamica e quella cinese, seppero costruire dei veri e propri ‘paesaggi adattativi’, nuove forme di organizzazione sociale, politica ed economica che lanciarono il mondo verso una fase nuova.

Una storia straordinaria ma dimenticata che coinvolse larga parte del mondo e che ha molto da insegnarci oggi.
Amedeo Feniello insegna Storia medievale al Dipartimento di Scienze Umane dell’Università dell’Aquila. Per Laterza ha collaborato alla Storia mondiale dell’Italia (a cura di Andrea Giardina, 2017) e al libro di Paolo Ferri, Il cacciatore di comete. Diario di un’avventura nello spazio profondo (2020) ed è autore, tra l’altro, di Sotto il segno del leone. Storia dell’Italia musulmana (2011), Dalle lacrime di Sybille. Storia degli uomini che inventarono la banca (2013), Storia del Mediterraneo in 20 oggetti (con A. Vanoli, 2018), Storia del mondo. Dall’anno 1000 ai giorni nostri (con F. Canale Cama e L. Mascilli Migliorini, 2019) e I nemici degli Italiani (2020)  e Omicidio a Lombard Street (2024).

martedì 4 giugno 2024

Dante a Mezzogiorno

Dante a Mezzogiorno
Il Regno di Sicilia nella Commedia
di Francesco Panarelli
pp. 112; € 14,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Carocci, 2024
ISBN: 9788829025596

A differenza di Petrarca e Boccaccio, Dante pare non si sia mai spinto a sud di Roma, ma durante l’esilio imparò presto a fare i conti con quanto accadeva nelle corti di Napoli e Palermo. La situazione politica del Regno di Sicilia, diviso tra Angioini e Aragonesi, ma con importanti richiami ai sovrani Altavilla e Svevi, è evocata già nel De vulgari eloquentia e torna più diffusamente nella Commedia. Il volume rilegge le tre cantiche per seguire il dipanarsi e le ragioni del rapporto di Dante con il Meridione d’Italia, con i due Regni che lo occupavano e soprattutto con le dinastie che governarono quei Regni. Il giudizio di Dante si espresse a chiare lettere in celebri terzine, che hanno contribuito a forgiare la secolare valutazione negativa sull’età angioina e sulle sue nefaste conseguenze per il destino del Mezzogiorno italiano e allo stesso tempo a rafforzare l’opinione positiva sui predecessori normanni. Re Roberto i d’Angiò, ad esempio, fu sì colui che coronò il sogno poetico di Francesco Petrarca, ma resta marchiato dalla sarcastica definizione dantesca di “re da sermone”, ovvero sovrano incapace e bigotto.
Francesco Panarelli è professore ordinario di Storia medievale all’Università degli Studi della Basilicata. Si è occupato in particolare di storia delle istituzioni monastiche e di storia del Mezzogiorno italiano.

lunedì 3 giugno 2024

Sacra Silva

Sacra Silva
Bosco e religione tra tarda antichità e medioevo
a cura Francesco Carta, Raimondo Michetti, Carla Noce
pp. 600; € 49,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2024
ISBN: 9791254695739

Il bosco nella sua dimensione economica, sociale, giuridica, è stato già oggetto di studio di numerose pubblicazioni. Questo volume si concentra invece sulla sua valenza sacrale e religiosa nella lunga durata che va dalla tarda antichità al medioevo. Luogo di confine in cui gli uomini si perdono o si ritrovano, paesaggio affollato di creature spaventose, di eremiti e briganti, spazio in cui l’uomo convive con gli animali e con le piante, il bosco è anche momento di incontro tra uomo, naturale e sovrannaturale, ambiente in cui l’umano incontra il divino nelle sue più varie manifestazioni. Questo sistema di relazioni, già esistente nei boschi sacri dell’antichità, permane ancora per il periodo in esame? O, piuttosto, siamo in presenza di uno spazio desacralizzato in cui gli esseri che lo abitano vivono secondo le leggi della natura, sovvertite solo temporaneamente dall’irruzione del miracoloso? Il libro cerca di rispondere a queste e ad altre domande, interrogando le fonti storiche, la tradizione iconografica e archeologica, la fortuna letteraria e la dimensione filosofica attraverso concreti e verificabili casi di studio.
Carla Noce è professore associato di Storia del Cristianesimo antico presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Roma Tre. I suoi principali interessi scientifici sono Origene e la tradizione alessandrina, edizioni e traduzioni di testi cristiani antichi, testi normativi e pratiche del cristianesimo delle origini, la traduzione dei Padri greci in latino e siriaco.
Francesco Carta, dottore di ricerca in storia medievale, è assegnista di ricerca alla Università Palacký di Olomouc, in Repubblica Ceca. Le sue pubblicazioni vertono sulla storia culturale e religiosa bassomedievale con particolare attenzione all’Ordine dei frati Minori e alle missioni cristiane di evangelizzazione.
Raimondo Michetti insegna Storia medievale presso l’Università di Roma Tre. Per i nostri tipi ha curato, tra l’altro, Cesare Baronio tra santità e scrittura storica (con G.A. Guazzelli e F. Scorza Barcellona, 2012) e Italia sacra (con T. Caliò e M. Duranti, 2014)

domenica 2 giugno 2024

Il Dante di Boccaccio

Il Dante di Boccaccio
Atti del Convegno, Certaldo Alta, Casa di Giovanni Boccaccio (9-10 dicembre 2021)
a cura di Natascia Tonelli
pp. XII-276; € 35,00
Olschki, 2024
ISBN: 9788822269119

La presenza e l’influenza di Dante nell’opera e nella vita di Giovanni Boccaccio sono tali da poter sostenere, con le parole di Petrarca, che fu la ‘fiaccola dantesca’ a infondere in Boccaccio ‘luce e calore’. Egli fu il primo e il più grande consapevole e risoluto discepolo di Dante, nonché straordinario promotore della sua fama e del suo culto. Nell’anno del centenario dantesco, l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio a Certaldo Alta ha promosso una riflessione sul rilievo e sui principali e molteplici aspetti di questo rapporto: un omaggio a Dante e, insieme, a Boccaccio, e a quanto Boccaccio ha fatto per Dante.
Natascia Tonelli insegna letteratura italiana all’Università degli Studi di Siena. È stata fellow del Warburg Institute e dell’Harvard Center for Renaissance Studies Villa I Tatti. È componente del consiglio scientifico dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, per il quale cura la Lectura Boccaccii. Condirige le riviste «Per leggere», «Studi e problemi di critica testuale», «Studi petrarcheschi». Ha pubblicato studi sulla poesia contemporanea e sulla letteratura dei primi secoli, fra i quali: Fisiologia della passione. Poesia d’amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio (2015), Per queste orme. Saggi sul Canzoniere (2016), Leggere il Canzoniere (2017), Donne di carta. Personaggi femminili della letteratura italiana da Dante a Tasso (2023). Ha curato (con E. Bartoli e D. Manzoli) Scrittrici del Medioevo. Un’antologia (2023). - (febbraio 2024)

sabato 1 giugno 2024

Palermo ebraica

Palermo ebraica
Spazio urbano, cultura e società nel medioevo
di Giuseppe Mandalà, Angela Scandaliato
presentazione di Henri Bresc | postfazione di Shlomo Simonsohn
pp. 264; € 26,00
Viella, 2024
ISBN: 9788833132099

Il volume è un percorso esplorativo nella Palermo ebraica che inizia nel tardoantico, prosegue nel periodo islamico e giunge fino all’espulsione del 1492-1493. Un’indagine storica e topografica effettuata attraverso una rilettura delle fonti, l’utilizzazione di sparse e frammentarie informazioni, l’analisi critica di studi parziali e talvolta fuorvianti, per avviare un tentativo di ricomposizione orientato a fornire un’immagine il più possibile organica, ma anche sfaccettata nella sua complessa fisionomia.

Si tratta di un lavoro attento di contestualizzazione dei siti istituzionali e dei luoghi-simbolo dell’ebraismo nella Palermo medievale dove, sulla scena della storia, traspaiono il protagonismo dei maggiorenti, le dinamiche dei conflitti interni ed esterni, la vocazione mercantile, la specificità linguistica, lo spessore culturale di medici e rabbini, la circolazione di libri, il lavoro meticoloso dei traduttori e la trasmissione dei saperi. Un viaggio nel vissuto della minoranza che forse ha più segnato la storia della Sicilia “isola-mondo”, rafforzandone l’impronta transculturale, la vocazione mediterranea, cosmopolita e poliglotta.
Giuseppe Mandalà è professore associato di Storia dei paesi islamici presso l’Università degli Studi di Milano, dove insegna Storia culturale del Mediterraneo; è specializzato nella storia intellettuale e nella trasmissione culturale dei testi e nello studio dei loro processi di produzione, diffusione e ricezione; ha pubblicato studi transculturali medievali, in particolare sulla Sicilia e sul Mediterraneo.
Angela Scandaliato (1945-2023), studiosa del medioevo siciliano e della cultura ebraica, è stata socia dell’Associazione Italiana per lo Studio del Giudaismo (AISG) e dell’European Association for Jewish Studies (EAJS); ha pubblicato estesamente sull’ebraismo siciliano e sulla sua storia millenaria.