Manuale per l'educazione di mio figlio Guglielmo
di Dhuoda
a cura di Roberto LImonta
Introduzione di Massimo Oldoni
pp. 352; € 24,00
Jaca Book, 2025
EAN: 9788816418585
Nella solitudine del castello di Uzès, mentre l’impero carolingio agonizza nelle faide dell’aristocrazia franca, una donna dal cuore “ardente e vigile” compone il Manuale per l’educazione di mio figlio Guglielmo (843). Figlio di Dhuoda e del duca Bernardo di Settimania, Guglielmo aveva allora diciassette anni ed era ostaggio alla corte di Carlo il Calvo, dove morirà giustiziato sei anni dopo. Il Manuale è pertanto il tentativo di un dialogo impossibile; ma anche uno speculum, dove il lettore è chiamato ad assimilare la propria condotta a quella di un modello, fino a rimuovere ogni differenza tra i due volti al di qua e al di là dello specchio. Il testo è di carattere composito, un misto di prosa e versi dove si intrecciano riferimenti patristici, biblici e sparse reliquie di testi classici. Accanto a temi più tradizionali, come la devozione a Dio, al re e al padre, vi compaiono brani curiosi quali le divagazioni di aritmologia o l’invito a leggere e a formarsi una biblioteca, tanto più sorprendente, oltre che per i tempi, per il fatto che a scriverlo, in quei secoli difficili, è una donna. Ma Dhuoda è scrittrice coltissima e al contempo appassionata, e il suo Manuale formula un modello pedagogico compatto e coerente, aristocratico ed evangelico, personale e universale. Se Guglielmo, travolto dalle bufere di quell’età di ferro, non potrà rispondere all’invocazione materna, la scrittura rappresenterà per Dhuoda “una epistola consolatoria scritta a se stessa” (come scrive Massimo Oldoni), un modo per trattenere, almeno tra le righe, il sogno di un ideale.
Roberto Limonta (Monza 1970) è storico
della filosofia medievale e cultore della materia presso l’Università di
Bologna. La sua attività di ricerca è rivolta al pensiero monastico,
alla teologia e alla filosofia del linguaggio medievale, con particolare
riferimento alle teorie della profezia e ai temi della divinazione,
della prescienza e dell’onnipotenza divina. È fra gli autori della Storia della civiltà europea curata da Umberto Eco.
Massimo Oldoni, storico della cultura medievale e scrittore, emerito di
Lingua e Letteratura Mediolatine presso l’Università di Roma “Sapienza”,
ha insegnato in molti atenei in Europa e negli Usa.
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