Cronache di principi e viandanti
di Michael Chabon
pp. 171, € 14,50
Indiana Editore, 2014
Esiste uno spazio inesplorato ed enigmatico ai
confini della cartografia letteraria, un luogo franco in cui
l'intrattenimento si coniuga con l'arte e le distinzioni di genere
tendono ad annullarsi. Non molti scrittori hanno l'ardire di spingersi
in queste zone, e ancora meno hanno la capacità di abitare lungo questo
confine "a volte tracciando la demarcazione, a volte scavalcandola, a
volte cancellandola o spostandola, ma sempre nelle zone di frontiera tra
le regioni sulla mappa della narrativa". Dopo aver trapiantato Israele
in Alaska nel Sindacato dei poliziotti yiddish e inseguito golem nelle
notti di Praga in Kavalier e day, questa volta Chabon ha deciso di
edificare la sua narrazione nel punto dove le novelle di cappa e spada
incontrano Le mille e una notte e il romanzo picaresco il Trono di
Spade. Chabon ci trascina nel 950 d.C, lungo i sentieri della Via della
Seta, attraverso gli altopiani desertici dell'Asia Centrale, nelle
misteriose terre del Regno di Khazaria e della Tredicesima tribù perduta
d'Israele, dove popoli oggi estinti si scontrano nel nome del potere e
della ricchezza. In compagnia di mercanti Radaniti, mercenari musulmani,
briganti del Nord ed elefanti da guerra, Chabon, ridisegnando le
coordinate del romanzo d'avventura, risveglia in noi i giovani lettori
curiosi e appassionati, per portarci lontano dalla nostra stanza, in
quei luoghi misteriosi ai confini della lettura.
Michael Chabon (1963), scrittore e sceneggiatore americano, ha esordito nel
1988 con il romanzo I misteri di Pittsburgh, seguito da Wonder Boys
(1995), da cui è stato tratto l’omonimo film con Michael Douglas. Nel
2001 ha vinto il premio Pulitzer con Le fantastiche avventure di
Kavalier e Clay. Indiana ha già pubblicato Mappe e leggende (2013).
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