Bramante a Milano
Le arti in Lombardia 1477 - 1499
a cura di Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Mauro Natale, Cristina Quattrini
pp. 232, € 39, 50 (acquista online al 15% di sconto)
Skira, 2015
ISBN: 885722645
A cinquecento anni dalla morte, un omaggio alla poliedrica
personalità di Donato Bramante (1443/44–1514) che illustra la sua lunga
attività in Lombardia (sicuramente dal 1477 fino al 1499) e l’impatto
che la sua opera ha avuto sugli artisti dell’Italia settentrionale.
Sostanzialmente autodidatta,
spirito inquieto e ingegnoso, Bramante si è formato alla corte dei
Montefeltro a Urbino, dove è stato in contatto con gli architetti, gli
scultori e i pittori attivi per il duca Federico. Piero della Francesca
deve avere giocato un ruolo fondamentale nella sua formazione visiva
benché prevalesse in lui, rispetto all’impegno speculativo del pittore
marchigiano, un’attitudine pragmatica, una predisposizione a essere
“risoluto, presto e bonissimo inventore” (Vasari) che gli ha consentito
di essere il protagonista di una serie di celebri realizzazioni che
hanno profondamente rinnovato il linguaggio architettonico in Italia tra
Quattro e Cinquecento.
Questa monografia vuole attualizzare la figura dell’artista indagando sia le fasi essenziali della sua formazione, sia la sua attività in Italia settentrionale e in modo particolare a Milano e in Lombardia. Le novità portate da Bramante nel territorio lombardo, in un momento di straordinaria vitalità culturale della corte sforzesca (con la presenza tra gli altri di Leonardo da Vinci e del poeta fiorentino Bernardo Bellincioni) toccano non solo l’architettura, ma anche (forse in modo più esteso) la pittura, la miniatura, l’insieme delle arti figurative, come mostrano diffusamente le opere presentate nel volume che documentano a livelli di eccellenza il grande rinnovamento dell’arte lombarda.
Il volume presenta i saggi di Sandrina Bandera, Stefania Buganza, Carlo Cairati, Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Mauro Natale, Maria Cristina Passoni, Cristina Quattrini, Edoardo Rossetti, Francesca Rossi, Massimo Zaggia.
Questa monografia vuole attualizzare la figura dell’artista indagando sia le fasi essenziali della sua formazione, sia la sua attività in Italia settentrionale e in modo particolare a Milano e in Lombardia. Le novità portate da Bramante nel territorio lombardo, in un momento di straordinaria vitalità culturale della corte sforzesca (con la presenza tra gli altri di Leonardo da Vinci e del poeta fiorentino Bernardo Bellincioni) toccano non solo l’architettura, ma anche (forse in modo più esteso) la pittura, la miniatura, l’insieme delle arti figurative, come mostrano diffusamente le opere presentate nel volume che documentano a livelli di eccellenza il grande rinnovamento dell’arte lombarda.
Il volume presenta i saggi di Sandrina Bandera, Stefania Buganza, Carlo Cairati, Matteo Ceriana, Emanuela Daffra, Mauro Natale, Maria Cristina Passoni, Cristina Quattrini, Edoardo Rossetti, Francesca Rossi, Massimo Zaggia.
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