Icone. Il grande viaggio
a cura di Tania Velmans
pp. 400, € 120,00
Jaca Book
ISBN: 978-88-16-60526-8
L’Icona nasce nel Vicino Oriente
ellenistico, nell’ultimo periodo dell’Impero romano. La sua diffusione
interessa tutti i paesi (Egitto, Palestina, Giordania, Siria, Libano,
Anatolia). Costantinopoli, centro del nuovo impero Bizantino dopo un
periodo iconoclasta, ne diviene col secolo IX il massimo propulsore. Le
Icone raggiungono anche l’Etiopia, la Georgia e l’Armenia. Da
Costantinopoli si diffondono in Grecia e in tutte le isole dell’Egeo,
quindi il loro viaggio prosegue a nord nei Balcani e nel mondo slavo:
Macedonia, Bulgaria, Serbia, Albania. Nel XII secolo raggiungono Kiev,
il cuore della prima Russia, poi Novgorod e Mosca, la terza Roma, come
sarà chiamata anche dopo la caduta di Costantinopoli.
Dopo la fine del mondo bizantino le Icone proseguiranno nel vicino
Oriente cristiano, nei paesi Slavi e nell’Egeo influenzato da Venezia.
In Italia arriveranno a più riprese già dall’epoca iconoclasta. Le Icone
hanno stili e tecniche differenti a seconda dei Paesi e rispecchiano
differenti tradizioni culturali, ma sono sempre riconoscibili quali
immagini dotate di forza simbolica, liturgica, religiosa e, a volte,
anche politica. I maggiori studiosi provenienti dai diversi Paesi sono
stati invitati a un confronto reciproco per realizzarne la prima storia
artistica globale: significati, punti di riferimento, evoluzione,
soggetti cui l’icona si ispira, funzione pubblica e privata, e infine,
la comprensione delle vie attraverso le quali un’immagine può giungere a
trascendere il reale pur rappresentandolo.
Tania Velmans si è formata con André Grabar ed è una delle maggiori specialiste di pittura murale bizantina. È Directeur de Recherche al CNRS di Parigi e responsabile seminariale presso l’INALCO (Institut National des Langues et Civilisations Orientales), membro corrispondente dell’Accademia Europea delle Scienze, delle Lettere e delle Arti e autrice di numerose opere sull’arte e la civiltà del mondo bizantino. Con Jaca Book ha pubblicato: L’arte della Georgia (in collaborazione con A. Alpago Novello), 1996; Bisanzio. Lo splendore dell’arte monumentale (in collaborazione con V. Korac, M. Suput), 1999; L’arte monumentale bizantina, 2006 2; Il viaggio dell’icona. Dalle origini alla caduta di Bisanzio, 20082; Il Rinascimento in Oriente e Occidente (con E. Carbonell Esteller e R. Cassanelli), 2003; Il colore nell’arte (con I. Bargna, R. Cassanelli, C. Kontler, G. Curatola, R. Lightbow, A. Vettese, G. Zanchetti), 2006; L’arte bizantina, 2007; La visione dell’invisibile, 2009; L’arte dell’icona, 2013. Ha contribuito al volume Il Mediterraneo e l’Arte. Da Maometto a Carlomagno (a cura di E. Carbonell, R. Cassanelli), 2001.
Tania Velmans si è formata con André Grabar ed è una delle maggiori specialiste di pittura murale bizantina. È Directeur de Recherche al CNRS di Parigi e responsabile seminariale presso l’INALCO (Institut National des Langues et Civilisations Orientales), membro corrispondente dell’Accademia Europea delle Scienze, delle Lettere e delle Arti e autrice di numerose opere sull’arte e la civiltà del mondo bizantino. Con Jaca Book ha pubblicato: L’arte della Georgia (in collaborazione con A. Alpago Novello), 1996; Bisanzio. Lo splendore dell’arte monumentale (in collaborazione con V. Korac, M. Suput), 1999; L’arte monumentale bizantina, 2006 2; Il viaggio dell’icona. Dalle origini alla caduta di Bisanzio, 20082; Il Rinascimento in Oriente e Occidente (con E. Carbonell Esteller e R. Cassanelli), 2003; Il colore nell’arte (con I. Bargna, R. Cassanelli, C. Kontler, G. Curatola, R. Lightbow, A. Vettese, G. Zanchetti), 2006; L’arte bizantina, 2007; La visione dell’invisibile, 2009; L’arte dell’icona, 2013. Ha contribuito al volume Il Mediterraneo e l’Arte. Da Maometto a Carlomagno (a cura di E. Carbonell, R. Cassanelli), 2001.
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