Quale Francesco ?
Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi
di Chiara Frugoni
pp. 612, € 80,00
Giulio Einaudi Editore, 2015
ISBN: 9788806220983
In un volume splendidamente illustrato, Chiara Frugoni, la piú accreditata
studiosa di Francesco e di iconologia francescana, offre, oltre a un'inedita
chiave interpretativa dell'intera Basilica superiore, una straordinaria galleria
di nuovi particolari visivi finora sfuggiti agli studiosi, di cui fornisce, di
volta in volta, l'esauriente spiegazione.
Il libro analizza tutti gli affreschi della Basilica
superiore dimostrando che il programma
fu concepito in maniera unitaria: gli episodi
dell'Apocalisse e storie degli apostoli, dipinti
da Cimabue nell'abside, dialogano con
quelli, di circa una decina d'anni dopo, della
controfacciata, di cui è proposta una spiegazione
inedita. Importante è un dettaglio:
nella Predica agli uccelli le colombe scese
ad ascoltare Francesco risalgono in cielo e
si trasformano nelle nuvole dell'Ascensione
di Cristo. L'Ordine francescano è, secondo
fonti pseudo-gioachimite, un Ordine «colombino» e proprio la voce di Gioacchino
da Fiore, soprattutto mediante le opere che
gli furono attribuite, diventa, attraverso il
prudente filtro di Bonaventura, il cardine
dell'identità francescana. Il santo, come
voleva lo pseudo-Gioacchino, è cosí identificato,
per l'inaudito miracolo delle stimmate,
con l'apocalittico Angelo del sesto
sigillo, dipinto da Cimabue nell'abside. Ed
ecco un'altra novità: il ciclo francescano ha
come fonte, oltre la Legenda maior di Bonaventura,
un'altra sua opera, le Collationes in
Hexaëmeron. Francesco, nelle Collationes,
è il prototipo di un Ordine perfetto, puramente
contemplativo, che si realizzerà però
quando la Chiesa sarà divenuta anch'essa
del tutto contemplativa. Veniva cosí sanato
il contrasto fra gli ideali di strettissima povertà
voluti dal santo e quelli, molto diversi,
dei frati del tempo delle storie francescane
(1288-92 circa), che potevano lecitamente
vivere in bei conventi, studiare e insegnare,
perché si preparavano all'attuazione del piano
divino. Negli affreschi Francesco, a piedi
nudi e con la barba, in preghiera e in contemplazione, è accanto ai
confratelli dediti invece alla vita attiva, con i sandali, accuratamente
rasati, perché ormai tutti chierici.
Nell'abside però già si mescolano agli eletti
ai piedi del trono di Cristo e Maria.
Oltre alla novità della chiave interpretativa
molti sono i particolari rintracciati e spiegati,
per esempio l'aquila dipinta da Cimabue,
quella che svetta sul fastoso San Damiano,
la passerella della porta urbana che sta per
cadere e i diavoli in caricatura nella scena
dell'Estasi. Viene anche spiegato il soggetto
del monocromo della colonna coclide
che chiude l'ultimo episodio delle storie di
Francesco, con l'esotico corteo di cammelli
e di pagani che si lega agli adiacenti episodi
dell'Apocalisse di Cimabue.
Al lettore, il piacere di continuare la scoperta
delle novità.
Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale all'Università di Pisa, Roma e Parigi. Ha pubblicato numerosi saggi sulla figura di san Francesco, tra cui: Francesco e l'invenzione delle stimmate («ET Saggi», premio Viareggio per la saggistica 1994), Vita di un uomo: Francesco d'Assisi («ET Saggi») e Storia di Chiara e Francesco (Frontiere 2011). Presso Einaudi ha inoltre pubblicato: La Cappella degli Scrovegni di Giotto («ET Saggi» 2005), La cattedrale e il battistero di Parma («ET Saggi» 2007) e L'affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella Scrovegni («Saggi» 2008), La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo («Saggi» 2010), Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi («ET Saggi» 2010) e Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi («Grandi Opere» 2015). Tra i suoi libri: Storia di un giorno in una città medioevale (Laterza 1997); Mille e non piú mille. Viaggio fra le paure di fine millennio, con Georges Duby (Rizzoli 1999); Due papi per un giubileo. Celestino V, Bonifacio VIII e il primo Anno Santo (Rizzoli 2000); Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Laterza 2001); Da stelle a stelle. Memorie di un paese contadino (Laterza 2003); Una solitudine abitata: Chiara d'Assisi (Laterza 2006). I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.
Chiara Frugoni ha insegnato Storia medievale all'Università di Pisa, Roma e Parigi. Ha pubblicato numerosi saggi sulla figura di san Francesco, tra cui: Francesco e l'invenzione delle stimmate («ET Saggi», premio Viareggio per la saggistica 1994), Vita di un uomo: Francesco d'Assisi («ET Saggi») e Storia di Chiara e Francesco (Frontiere 2011). Presso Einaudi ha inoltre pubblicato: La Cappella degli Scrovegni di Giotto («ET Saggi» 2005), La cattedrale e il battistero di Parma («ET Saggi» 2007) e L'affare migliore di Enrico. Giotto e la cappella Scrovegni («Saggi» 2008), La voce delle immagini. Pillole iconografiche dal Medioevo («Saggi» 2010), Le storie di San Francesco. Guida agli affreschi della Basilica superiore di Assisi («ET Saggi» 2010) e Quale Francesco? Il messaggio nascosto negli affreschi della Basilica superiore ad Assisi («Grandi Opere» 2015). Tra i suoi libri: Storia di un giorno in una città medioevale (Laterza 1997); Mille e non piú mille. Viaggio fra le paure di fine millennio, con Georges Duby (Rizzoli 1999); Due papi per un giubileo. Celestino V, Bonifacio VIII e il primo Anno Santo (Rizzoli 2000); Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Laterza 2001); Da stelle a stelle. Memorie di un paese contadino (Laterza 2003); Una solitudine abitata: Chiara d'Assisi (Laterza 2006). I suoi libri sono tradotti nelle principali lingue europee, oltre che in giapponese e in coreano.
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