La pittura infamante
di Gherardo Ortalli
pp. 184, € 25,00 (acquista online con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867280209
A partire dalla seconda metà del Duecento, sulle mura dei più
importanti edifici pubblici delle città italiane di tradizione comunale
cominciarono ad apparire sorprendenti immagini di persone portate al
rogo, impiccate, capovolte, in pose grottesche e offensive. Erano
l’espressione di una nuova pratica penale in via di consolidamento e
destinata a sopravvivere fino al secolo XVI ed oltre: la pittura
infamante. Con essa i depositari del potere pubblico punivano, con tutti
i crismi dell’ufficialità, i colpevoli di determinati delitti, seguendo
una via consona alla mentalità del tempo.
In questo libro – un vero classico di storia medievale, finalmente
di nuovo disponibile in una edizione aggiornata e ampliata – l’autore
esamina la pittura infamante nei suoi più diversi aspetti: dove e quando
nacque e si sviluppò, che efficacia ebbe nel giudizio dei
contemporanei, quali fini si propose, quali situazioni le furono più
congeniali, fino a spiegarne la genesi in riferimento alla particolare
evoluzione della società dei comuni, tra guelfismo e ghibellinismo, tra
«grandi» e «popolo».
Gherardo Ortalli insegna Storia medievale presso l’Università di Venezia.
Nessun commento:
Posta un commento