Le regole del lusso
Apparenza e vita quotidiana dal Medioevo all'Età moderna
di Maria Giuseppina Muzzarelli
pp. 300, € 24,00
Il Mulino, 2020
ISBN: 978-88-15-28594-2
Dal 2007 è in
vigore in Tagikistan una «legge sulla parsimonia» che regola gli sprechi
in occasione di matrimoni, cerimonie e ricorrenze varie: onde evitare
indebitamenti folli è fissato il numero massimo degli invitati, come
pure quello delle portate. Il provvedimento, incongruo alle nostre
orecchie, si richiama alla secolare storia del disciplinamento che, con
apposite leggi suntuarie, ha temperato l’esibizione del lusso fra
Medioevo ed età moderna. In una società rigidamente gerarchica,
occorreva infatti vigilare affinché ognuno desse di sé un’immagine
coerente con la propria condizione sociale. Nel mirino erano
essenzialmente le donne, i loro abiti, i gioielli, i pizzi, i copricapi,
le calzature, ma anche i banchetti e le feste. Attraverso una quantità
di storie particolari in cui vediamo all’opera questa «polizia del
lusso», l’autrice ci parla di costumi, mode e passioni e, in controluce,
di un tema oggi sempre più sentito, ovvero «quando troppo è troppo».
Maria Giuseppina Muzzarelli insegna
Storia medievale, Storia delle città e Storia e patrimonio culturale
della moda nell’Università di Bologna. Con il Mulino ha pubblicato
«Guardaroba medievale. Vesti e società dal XIII al XVI secolo» (nuova
ed. 2008), «Il denaro e la salvezza» (2001), «Pescatori di uomini»
(2005), «Un’italiana alla corte di Francia. Christine de Pizan,
intellettuale e donna» (nuova ed. 2017), «Breve storia della moda in
Italia» (nuova ed. 2014), «A capo coperto. Storie di donne e di veli»
(nuova ed. 2018).
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