Il bestiario divino
di Giovanna Caselgrandi
pp. 64, € 9,00
Edizioni ArteStampa, 2019
ISBN: 9788864626420
Tra le sculture del Duomo di Modena e dell’Abbazia di Nonantola è
presente una straordinaria quantità di animali: si tratta di leoni e
felini feroci, uccelli, pesci, rettili, draghi, basilischi, manticore ed
altri ancora, frutto di commistioni di esseri fantastici. Sorge
spontanea la domanda sulla loro presenza così abbondante da superare
numericamente qualsiasi altro soggetto. Lo stupore aumenta constatando
che, in epoca moderna, gli edifici religiosi hanno ridotto drasticamente
gli elementi di decoro, bandendo del tutto tali tipi di
rappresentazioni. Cosa è cambiato? Quale significato rivestivano queste
figure nella cultura degli uomini antichi? Perché nel Medioevo si
pensava che anche le belve più feroci e temibili dovessero essere
rappresentate nelle chiese? Non è semplice dare una risposta: è
necessario conoscere il pensiero di coloro che costruirono e decorarono
tali edifici facendo una scelta che a noi oggi pare bizzarra se non
ardita. Questo libro vuole essere una breve guida di aiuto al lettore
nella ricerca del senso nascosto e profondo di tali figure alla luce
delle fonti mitologiche, bibliche e liturgiche.
Giovanna Caselgrandi, laureata in Archeologia cristiana presso la
facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna con una tesi sul Tesoro
dell’Abbazia di Nonantola, ha conseguito il Dottorato di Ricerca in
Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Ca’Foscari di Venezia
dove ha ricoperto incarichi di collaborazione esterna. Dal 1998 è
docente di Storia e Simbologia dell’Arte presso l’Istituto Filosofico di
Studi Tomistici di Modena. Attualmente è direttrice dei Musei del Duomo
di Modena, collabora con il Museo Benedettino e Diocesano di Nonantola
ed altri istituti. Membro della Commissione Diocesana di Arte Sacra, è
autrice di diverse pubblicazioni di storia dell’arte.
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