Dante poeta-giudice del mondo terreno
di Roberto Antonelli
pp. 276, € 27,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Viella, 2021
ISBN: 9788833137179
Il libro propone di leggere la Commedia come un gigantesco
teatro della memoria e del mondo, costruito su fitte relazioni
intertestuali: memoria delle molteplici manifestazioni, meravigliose e
tragiche, dell’animo umano. Per questo il poema è anche e innanzitutto
una gigantesca macchina elaboratrice di giudizi sui comportamenti e le
emozioni degli esseri umani. Implica quindi una riflessione complessiva e
appassionata sulla giustizia: un’esigenza destinata a perpetuo
inappagamento e dunque eternamente riproponibile.
La giustizia divina e quella umana sono rappresentate attraverso la
soggettività dirompente di Dante in quanto Autore e in quanto
Personaggio: due aspetti solo talvolta sovrapponibili che producono
continue occasioni di drammatizzazione, di dubbio e di conflitto, nelle
quali il
lettore – di fatto il terzo protagonista della Commedia – è costantemente chiamato a confrontarsi e interagire, ancora oggi.
Roberto Antonelli è professore emerito di Filologia romanza
dell’Università “Sapienza” di Roma, Vicepresidente
(Presidente per la Classe di scienze morali) dell’Accademia
dei Lincei, Socio straniero dell’Académie des Inscriptions et
Belles Lettres dell’Institut de France, Direttore della rivista
« Studj romanzi », ed è stato Presidente della Société de
Linguistique romane (2016-2019). Ha studiato le origini e lo
sviluppo delle letterature romanze fino al XIV secolo, con
particolare riguardo alla metrica, alla lirica della Scuola
poetica siciliana, anticoitaliana e provenzale e al romanzo
anglonormanno. Ha pubblicato la prima edizione critica
con commento (1979 e 2008) del primo grande poeta italiano,
Giacomo da Lentini. Ha studiato il rapporto tra intellettuali
e tradizione dal Medio Evo a oggi e lo sviluppo
dell’idea di “Europa” dall’Antichità all’età contemporanea,
promuovendo e coordinando ricerche e pubblicazioni sul
canone letterario europeo e sul lessico europeo dell’affettività
e delle emozioni; ha progettato e curato la mostra
“I libri che hanno fatto l’Europa” (Accademia Nazionale di
Lincei, 2016). Ha proposto una diversa prospettiva teorica
e pragmatica per le edizioni critiche (la cosiddetta « Filologia
del Lettore »), promuovendo, dal 1992, la cosiddetta
“Filologia materiale”. Ha pubblicato, fra libri e saggi, più
di 200 lavori, comprese, in collaborazione con Maria Serena
Sapegno, due storie della letteratura italiana (L’europa
degli scrittori, 2008, in 7 voll. e Il senso e le forme, 2011, in
5 voll.).
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