La fata serpente
Indagine su un mito erotico e regale
di Carlo Donà
pp. 320, € 22,00
WriteUp Edizioni, 2020
ISBN: 9788885629738
La letteratura abbonda di creature impossibili. Una vera e propria
esibizione di forme diverse, espressione di una rivolta contro la forma,
l’ordine, la razionalità. Tra queste innumerevoli figure della memoria
culturale, un posto di rilievo spetta senz’altro alla creazione che
unisce tratti serpentini e femminili, uno spettro sinuoso e conturbante
che abita l’immaginario umano da tempi antichissimi, ma che ha mantenuto
perfettamente intatto il proprio mistero. Da Babilonia a Roma, è un
vero e proprio esercito di donne fatate a popolare la mitologia. Le
favole si rivelano uno strumento prezioso per la comprensione di questo
fenomeno, al crocevia di tante e distanti culture. Il serpente è il più
importante e rappresentato fra gli animali fatati. E la fata presenta
sovente tratti ofidici: il che significa che è un serpente. D’altra
parte, come accade fin dalla più remota antichità, quando troviamo
figure femminili associate a un serpente, ecco che immancabilmente fa
capolino la fata…
Una doppia metamorfosi che inquieta e affascina da secoli.Carlo Donà è professore ordinario di Letterature comparate
all’Università di Messina. Filologo romanzo di formazione, da molti anni
ama esplorare i territori di confine tra letteratura e folklore e tra
testi e immagini, unendo filologia, antropologia e iconologia. Ha
pubblicato molti saggi su temi come l’animale guida, la simbolica del
cervo e del lupo, la letteratura arturiana, le fiabe, la mitologia della
spada.
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