Castelli medievali in Sicilia. Da Carlo d'Angiò al Trecento
di Ferdinando Maurici
Presentazione di Henri Bresc
pp. 648, € 48,00
Kalòs Edizioni, 2021
ISBN: 979-12-80198-04-4
Il volume – come suggerisce Henri Bresc nella sua presentazione – è
la sintesi di numerose ricerche di castellologia che Ferdinando Maurici
ha intrapreso fin dall’ormai lontano 1980: sul primo incastellamento
bizantino, sui rari fortilizi di epoca musulmana, sull’intenso fiorire
di fortezze e di abitati cinti da mura a cura dei Normanni, sui castra e
palazzi di Federico II e infine sul doppio e massiccio movimento di
creazione di castelli e di borghi fortificati del Trecento, a opera
della monarchia rediviva con Federico III, poi della nobiltà sempre più
indipendente da un potere centrale indebolito.
Questa vasta
indagine, somma di una vita di studio teorico, da storico e da
archeologo, di prospezioni sul terreno, di scavi su punti
particolarmente significativi e di divulgazione del sapere accumulato,
animando lavori enciclopedici sulle fortezze medievali dell’isola e sul
loro destino moderno, si accompagna – continua Bresc – a una riflessione
anche colorita, spesso nostalgica, sempre ironica, ogni tanto amara e
pessimistica che oppone la bellezza di un tempo allo squallore del
paesaggio urbano e periurbano odierno, per finire però con una luce di
speranza, il rinnovato interesse delle amministrazioni comunali e delle
popolazioni per i castelli già abbandonati dall’aristocrazia e lasciati
cadere a pezzi.
Ferdinando Maurici (1959) dopo la laurea in Lettere e un dottorato di
ricerca in Storia Medievale a Palermo ha continuato gli studi nelle
Università di Barcellona e di Bamberg, conseguendo un Master in
Archeologia Medievale e un secondo dottorato in Archeologia Cristiana.
Abilitato come Professore Associato in Archeologia e in Storia
dell’Architettura, ha insegnato Archeologia Cristiana e Medievale presso
le Università di Bamberg, di Bologna e la LUMSA.
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