sabato 20 febbraio 2021

Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi

Opere già attribuite a Dante e altri documenti danteschi
a cura di Paolo Mastandrea
con la collaborazione di Andrea Manzi, Michele Rinaldi, Federico Ruggiero, Linda Spinazzè
pp. XI-540, € 49,00
Salerno Editrice, 2021
ISBN: 978-88-6973-421-2
 
Il volume raccoglie testimonianze poetiche dell’interesse per la figura e l’opera di Dante fra i lettori dal Tre al Cinquecento.
 
Si tratta di documenti di grande richiamo per il lettore e lo studioso, fino ad oggi di difficile consultazione, ora resi disponibili in un unico volume.
Le prime due sezioni raccolgono una serie di testi poetici a lungo attribuiti a Dante e che, una volta dimostrati non autentici dagli studiosi moderni, non sono più stati reperibili. Le introduzioni e i commenti dei curatori illustrano i motivi per cui poeti, lettori-copisti e editori del passato li avevano invece letti, ricopiati o pubblicati come opere dantesche. 
La terza e la quarta sezione raccolgono, rispettivamente in latino e in volgare, i componimenti in versi sulla morte di Dante nel 1321, o che, per tutto il Tre e il Quattrocento, sono tornati a elogiare Dante e la sua opera. 
Chiude, come quinta sezione, una nuova edizione, con traduzione, della famosa Epistola di frate Ilaro, un misterioso documento, noto solo grazie a Boccaccio, che testimonierebbe della primissima circolazione dell’Inferno e dell’originaria intenzione, da parte di Dante, di scrivere un “poema paradisiaco” in latino invece del poema volgare che poi ha scritto.
Paolo Mastandrea insegna Lingua e letteratura latina presso l’Università Ca’ fosacari di Venezia. è co-autore, con Valentina Mabilia, de Il primo latino. Vocabolario latino-italiano, italiano-latino, 2015.

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