La Summa theologiae di Tommaso d'Aquino
Una biografia
di Bernard McGinn
pp. 180, € 16,00
Vita e Pensiero, 2021
ISBN: 9788834341940
Un milione e mezzo di parole,
pensate e scritte nell’arco di sette anni, dal 1266 al 1273, e divise in
tre grandi parti composte di oltre 2500 articoli: la Summa theologiae di
Tommaso d’Aquino è certamente un’opera imponente, concepita dal suo
autore come compendio di tutti gli insegnamenti approvati della Chiesa
cattolica e come sorta di ‘guida didattica’ per maestri e novizi alle
prese con la sapienza teologica. Data la sua lunghezza, pochi l’hanno letta dall’inizio alla fine, e tuttavia rimane una delle rare opere medievali, insieme alla Divina Commedia di Dante Alighieri, note al grande pubblico, almeno di nome. E al pari dell’opera dantesca per la letteratura, è diventata icona del pensiero religioso medievale e parte del patrimonio comune della società umana.
Più di mille sono i commenti che si è calcolato siano stati scritti sulla Summa, alcuni anche più lunghi dell’opera stessa, e la vasta letteratura ancor oggi intesa a spiegarla può risultare scoraggiante. Proprio una tale riflessione ha portato Bernard McGinn a scrivere questo libro, ricordando anche, come racconta qui, la sua esperienza di studente alle prese con interpretazioni «aride come la polvere» e scegliendo invece di descrivere in modo vivido la «biografia» di questo capolavoro: il mondo che ha modellato il pensiero del suo autore; la vita di Tommaso, timidissimo frate destinato a diventare uno dei più grandi predicatori; le ragioni che lo portarono a scrivere la Summa; e poi la presentazione, minuziosa ma chiara, della struttura e dei contenuti dell’opera e il suo viaggio nei secoli, i suoi successi e le sue peripezie.
Perché la Summa theologiae non ha smesso di scuotere il pensiero occidentale dalla sua apparizione a oggi. Ha influenzato giganti della filosofia e della teologia medievali come Meister Eckhart, ha acceso dispute tra francescani e domenicani ‘pro Agostino’ e ‘pro Tommaso’, è stata messa in ridicolo dagli illuministi, considerata la ‘sola’ filosofia cristiana dai neo-tomisti del XIX e XX secolo, recuperata come preziosa risorsa spirituale negli anni intorno al Concilio Vaticano II e ricondotta – si augura infine McGinn – a ciò che di più caro e centrale stava nelle intenzioni di Tommaso: mettere in circolo tra gli uomini quella sapientia, dono e grazia dello Spirito, che dà gusto e sapore alla doctrina.
Più di mille sono i commenti che si è calcolato siano stati scritti sulla Summa, alcuni anche più lunghi dell’opera stessa, e la vasta letteratura ancor oggi intesa a spiegarla può risultare scoraggiante. Proprio una tale riflessione ha portato Bernard McGinn a scrivere questo libro, ricordando anche, come racconta qui, la sua esperienza di studente alle prese con interpretazioni «aride come la polvere» e scegliendo invece di descrivere in modo vivido la «biografia» di questo capolavoro: il mondo che ha modellato il pensiero del suo autore; la vita di Tommaso, timidissimo frate destinato a diventare uno dei più grandi predicatori; le ragioni che lo portarono a scrivere la Summa; e poi la presentazione, minuziosa ma chiara, della struttura e dei contenuti dell’opera e il suo viaggio nei secoli, i suoi successi e le sue peripezie.
Perché la Summa theologiae non ha smesso di scuotere il pensiero occidentale dalla sua apparizione a oggi. Ha influenzato giganti della filosofia e della teologia medievali come Meister Eckhart, ha acceso dispute tra francescani e domenicani ‘pro Agostino’ e ‘pro Tommaso’, è stata messa in ridicolo dagli illuministi, considerata la ‘sola’ filosofia cristiana dai neo-tomisti del XIX e XX secolo, recuperata come preziosa risorsa spirituale negli anni intorno al Concilio Vaticano II e ricondotta – si augura infine McGinn – a ciò che di più caro e centrale stava nelle intenzioni di Tommaso: mettere in circolo tra gli uomini quella sapientia, dono e grazia dello Spirito, che dà gusto e sapore alla doctrina.
Bernard McGinn (1937), statunitense, è uno dei più noti
studiosi odierni del pensiero teologico e religioso, occupandosi in
particolare di profetismo, apocalittica e mistica in epoca medievale.
Professore emerito di Storia della teologia e di Storia del
cristianesimo presso la Divinity School della University of Chicago,dove
ha insegnato per più di trent’anni, è autore di numerose
pubblicazioni, tra cui l’ambizioso progetto di una grande storia
teologica della mistica cristiana occidentale dal titolo generale The Presence of God, in sette volumi, cinque dei quali finora pubblicati.
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