Monaci sullo stretto
Architettura e grecità medievale tra Calabria e Sicilia
di Antonino Tranchina
pp. 232; € 45,00 (Acquista online con il 5% di sconto)
Silvana Editoriale, 2023
ISBN: 9788836654840
Nel variegato orizzonte della Sicilia normanna, i cristiani di cultura greca ebbero un ruolo centrale nel plasmare gli apparati di potere e l’immaginario del sacro. ‹Gli uomini del Nord› favorirono i monaci di tradizione bizantina e la loro naturale tensione verso il modello di Costantinopoli e del monte Athos, che trovò espressione nelle nuove confederazioni monastiche create in sud Italia a partire dallo Stretto di Messina. Di questa vicenda, il volume illumina gli aspetti artistici, soprattutto la sperimentazione dei formati più adatti a un’edilizia religiosa di rinnovato prestigio, culminante nel XII secolo con il successo della chiesa cupolata a tre navate. Lo studio dei monumenti sopravvissuti e l’inedita attenzione per quelli scomparsi, attraverso una serrata rilettura di materiali e fonti scritte, consente di ripercorrere la genesi del fenomeno da una parte e dall’altra del canale, con un crescendo di caratteri strutturali, estetici e funzionali pensati per l’architettura e i suoi arredi.
Antonino Tranchina è assegnista di ricerca all’Università di Bologna e docente a contratto presso l’Università di Udine. Ha studiato Lettere e Arti visive all’Università degli studi di Palermo e di Bologna e ha conseguito il dottorato in Storia dell’arte alla Sapienza di Roma; è stato borsista postdoc alla Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’arte, dove ha lavorato anche come assistente scientifico della Direzione. La sua produzione è focalizzata sulle arti e l’architettura del Medioevo alto e centrale tra l’Europa e Bisanzio, con particolare attenzione al sud Italia. In ordine ai suoi interessi, collabora a progetti di ricerca nazionali e internazionali sull’arredo liturgico del Mezzogiorno, la circolazione delle culture artistiche nel Mediterraneo medievale, la cartografia storica e la fortuna del Romanico nell’Occidente contemporaneo.
Antonino Tranchina è assegnista di ricerca all’Università di Bologna e docente a contratto presso l’Università di Udine. Ha studiato Lettere e Arti visive all’Università degli studi di Palermo e di Bologna e ha conseguito il dottorato in Storia dell’arte alla Sapienza di Roma; è stato borsista postdoc alla Bibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la Storia dell’arte, dove ha lavorato anche come assistente scientifico della Direzione. La sua produzione è focalizzata sulle arti e l’architettura del Medioevo alto e centrale tra l’Europa e Bisanzio, con particolare attenzione al sud Italia. In ordine ai suoi interessi, collabora a progetti di ricerca nazionali e internazionali sull’arredo liturgico del Mezzogiorno, la circolazione delle culture artistiche nel Mediterraneo medievale, la cartografia storica e la fortuna del Romanico nell’Occidente contemporaneo.
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