Salerno. Una sede ducale della Langobardia
Meridionale
a cura di Paolo Peduto, Rosa Fiorillo e Angela Corolla
pp. 258, € 100
CISAM, 2013
ISBN: 978-88-7988-583-6
Il volume raccoglie i risultati degli scavi di S. Pietro a Corte e
S. Salvatore de Drapperia. Le ricerche archeologiche hanno riguardato il
centro antico della città permettendo di recuperare notevoli resti del
palazzo di Arechi II, uno tra i rari esempi di edificio civile di VIII
sec. in Europa. L’area riveste particolare importanza come testimonianza
della consapevolezza culturale dei Longobardi del Sud, ma anche come
sito urbano che documenta il passaggio dall’età classica all’alto
medioevo. L’insula arechiana, infatti, racchiude fasi che vanno
dall’epoca romana fino a quella moderna. Il complesso longobardo sorse
sulle strutture termali di età flavia che in precedenza erano state
trasformate in luogo di culto paleocristiano. In esse si conservano
sepolture eminenti come quella del vir spectabilis Socrates
assieme alle epigrafi che attestano la presenza in città di personaggi
di diverse estrazioni culturali. Al di sopra delle fabbriche romane fu
innalzato il palazzo del principe con la sua cappella preceduta da un
loggiato. Di tali trasformazioni danno analiticamente conto i saggi
raccolti nel volume includendo anche lo studio dei reperti tra cui si
ricorda l’epigrafe che correva lungo le mura della cappella palatina,
dettata da Paolo Diacono.
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