mercoledì 1 ottobre 2014

Carmi

Carmi
di Eriugena Giovanni Scoto
A cura di: Filippo Colnago
Prefazione di: Giulio D'Onofrio
pp. 248, € 28,00
Jaca Book, 2014
ISBN: 978-88-16-41267-5
 
Secoli prima della Commedia dantesca, Giovanni Scoto Eriugena, monaco, teologo, insigne traduttore e filosofo irlandese alla corte di Carlo il Calvo, produsse uno sforzo simile per esprimere «la delicata relazione tra Creatore e creatura attraverso l’impiego dell’immagine poetica». Nasce così questa raccolta di carmi intensi, complessi e spesso di non agevole interpretazione, dove incontriamo erudite interpolazioni nel tessuto linguistico latino di termini filosofici e teologici in greco. L’immaginazione poetica si muove a supporto del pensiero teoretico anche dinanzi al più delicato aspetto del sistema eriugeniano, la necessità di conciliare sussistenza e causalità, trascendenza e presenza costante del divino nel cosmo creato, aggirando ogni sospetto di ‘immanentismo’. Se infatti, il linguaggio della ragione logica, che sarà sempre quel- lo ordinario e consueto per l’uomo nella sua vita temporale, deve arrestarsi dinanzi a questa variegata organizzazione verticale dei gradi del conoscere, resta tuttavia aperta al filosofo la possibilità di incaricare la poesia per l’efficacia del suo linguaggio evocativo, della sua sonorità penetrante e delle sue immagini significanti – di spingersi oltre i limiti ordinari della razionalità, fino a dire qualcosa, sottraendosi alle regole della scienza e abusando liberamente della loro funzionalità, sulle indicibili verità dell’eterno. I Carmi rappresentano un'opera importante ma fino a oggi poco nota anche agli storici della letteratura medievale, proposta nell'elegante traduzione in lingua italiana, con testo originale a fronte, di Filippo Colnago, arricchita dall'indispensabile commento storico-filologico e teoretico.

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