I racconti della tavola
di Massimo Montanari
pp. 232, € 18,00
Laterza, 2014
ISBN: 9788858114032
Silenzio, si ascolta. Lasciamoci avvolgere dalle parole. Raccontano
storie divertenti, drammatiche, edificanti o semplicemente curiose
attorno a un tema centrale della vita di tutti, di sempre: il cibo e la
sua condivisione, a tavola o altrove.
Pavia, qualche anno dopo il 774. Alla tavola di Carlo Magno,
che festeggia la vittoria sui Longobardi, si insinua di nascosto
Adelchi, il principe sconfitto. Ma perché si ingegna a spezzare
diligentemente tutte le ossa di cervo, di orso e di bue che restano nei
piatti?
Fonte Avellana, XI secolo. Pier Damiani è malato da tempo. Il
suo corpo è debilitato perché nell’eremo il cibo scarseggia, in
particolare manca il pesce. I confratelli insistono perché mangi carne,
ma lui li rassicura: abbiate fede, il pesce prima o poi arriverà. Sarà
Dio stesso a pensarci.
Alessandria d’Egitto, XIII secolo. Il cuoco Fabrat vede
comparire un povero con un pane in mano. Non ha soldi per comprare altro
cibo, tiene il pane sopra la pentola e intercetta il fumo che sale.
Fabrat non è di buon umore; si rivolge al povero con modi sgarbati e gli
dice: adesso pagami «di ciò che tu hai preso del mio». Il povero si
schermisce: ma scusa, io non ho preso dalla tua cucina altro che fumo.
Fabrat non molla: pagami quello che mi hai preso.
Come andrà a finire?
E che avventure sono quelle di Dante Alighieri ospite del re di Napoli,
del contadino Bertoldo in fin di vita per non avere rape da mangiare,
dei castelli di zucchero presentati al banchetto di nozze del signore di
Bologna, del cuoco Martino che lavora a tu per tu con l’umanista
Platina?
Si leggono d’un fiato le storie di questo libro, senza perderne una.
Massimo Montanari insegna Storia medievale e Storia dell’alimentazione
all’Università di Bologna, dove è anche direttore del Master “Storia e
cultura dell’alimentazione”. Fra i suoi lavori più importanti: L’alimentazione contadina nell’alto Medioevo (Napoli 1979); Campagne medievali (Torino 1984); Atlante dell’alimentazione e della gastronomia (curato con F. Sabban, Torino 2004).
Nessun commento:
Posta un commento