Santa povertà e beata semplicità
Francesco d'Assisi e la Chiesa romana
di Maria Pia Alberzoni
pp. 320, € 25,00
Vita e Pensiero, 2015
ISBN: 9788834328194
Il volume è frutto delle ricerche che da oltre dieci anni Maria Pia Alberzoni conduce sulle origini degli Ordini mendicanti nelle loro componenti maschili e femminili. In queste indagini sono sottoposte a un serrato esame e messe nuovamente a fuoco le complesse relazioni intercorse tra i ‘fondatori’ – Francesco e Chiara – e la Chiesa romana.
Il momento dell’approvazione papale per le rispettive regole e forme di
vita costituisce infatti un osservatorio privilegiato per considerare
come l’emergere di nuovi carismi nella Chiesa abbia incontrato favore o
resistenza, talora giungendo, come nel caso dei ‘fondatori’ qui
ricordati, a esprimere significative novità istituzionali: l’Ordine dei frati Minori e quello di S. Damiano (dal 1263 denominato Ordine di s. Chiara).
Così la peculiarità del carisma francescano è collocata entro un ampio contesto storico-culturale che consente di coglierne a fondo l’originalità. I principali interlocutori di queste novitates furono certamente i papi Innocenzo III e Onorio III, ma nell’agiografia francescana emerge prepotentemente la figura del cardinale Ugo d’Ostia, dal 1227 al 1241 papa Gregorio IX. Costui non solo lasciò un duraturo segno nell’organizzazione della vita regolare e indicò significativi sviluppi della spiritualità, ma fu anche colui che favorì la conservazione della memoria di Francesco sia promuovendone a meno di due anni dalla morte la rapida canonizzazione sia prendendo iniziative volte a regolamentare e a meglio definire la struttura dell’Ordine dei frati Minori.
Così la peculiarità del carisma francescano è collocata entro un ampio contesto storico-culturale che consente di coglierne a fondo l’originalità. I principali interlocutori di queste novitates furono certamente i papi Innocenzo III e Onorio III, ma nell’agiografia francescana emerge prepotentemente la figura del cardinale Ugo d’Ostia, dal 1227 al 1241 papa Gregorio IX. Costui non solo lasciò un duraturo segno nell’organizzazione della vita regolare e indicò significativi sviluppi della spiritualità, ma fu anche colui che favorì la conservazione della memoria di Francesco sia promuovendone a meno di due anni dalla morte la rapida canonizzazione sia prendendo iniziative volte a regolamentare e a meglio definire la struttura dell’Ordine dei frati Minori.
Maria Pia Alberzoni, professore ordinario di Storia
medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università
Cattolica del Sacro Cuore, è autrice di alcune monografie e di numerosi
saggi dedicati alla storia degli Ordini religiosi e ai loro sviluppi nel
pieno medioevo, soprattutto nelle loro relazioni con l’autorità
ecclesiastica. Ha inoltre svolto indagini sui rapporti tra i comuni
dell’Italia padana, l’episcopato e il papato nei secoli XII-XIII.
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