L'Italia delle civitates
Grandi e piccoli centri fra Medioevo e Rinascimento
di Giorgio Chittolini
pp. 264, € 24,00 (Acquista oline con il 15% di sconto)
Viella, 2015
ISBN: 9788867283859
Questo libro si propone di mettere in luce alcuni dei caratteri
specifici delle città italiane nel contesto europeo, fra il tardo
Medioevo e la prima Età moderna.
Significativo è lo stesso termine che le designa: città,
riservato ai grandi comuni cittadini che sono anche sedi vescovili,
mentre in senso assai più generico suonano i vocaboli equivalenti in
altre lingue (Städte, villes, towns) e paesi del continente
europeo. È un nome che stabilisce una precisa soglia urbana, rispetto ai
centri minori, ed evoca un’antica e sempre ribadita tradizione di
predominio politico e territoriale.
Filo conduttore del percorso delineato dal volume è il tono
particolare che la dimensione cittadina continua a mantenere in Italia
dall’età comunale in poi: quella vocazione alla centralità che già Carlo
Cattaneo aveva rilevato come uno dei “principi ideali” della storia
italiana – e non solo dal punto di vista urbanistico e territoriale, ma
anche politico, sociale, culturale.
Giorgio Chittolini, già docente di Storia medievale all’Università di
Milano, ha condotto un percorso di studi che ha inteso indagare Stato,
Chiesa e realtà politiche medievali attraverso la prospettiva delle
configurazioni plurali e delle dinamiche del potere. La casa editrice
gli ha dedicato il volume Medioevo dei poteri. Studi di storia per Giorgio Chittolini, a cura di M.N. Covini, M. Della Misericordia, A. Gamberini e F. Somaini (2012). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo La formazione dello stato regionale e le istituzioni del contado (Einaudi, Torino 1979) e Città, comunità e feudi negli stati dell’Italia centrosettentrionale (Unicopli, Milano 1996)
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