Marco Polo. La via della seta
di Marco Tabillo
pp. 208, € 18,00
BeccoGiallo, 2015
ISBN: 9788897555445
I mercanti che approdano a Venezia dall'Oriente raccontano di terre e
popoli misteriosi, di mari in tempesta e deserti di predoni. Marco Polo
ha diciassette anni e si nutre di questi racconti con la speranza di
raggiungere il padre Niccolò e lo zio Matteo, partiti per l'Oriente
quando lui era ancora bambino.
L'occasione per il "viaggio dei viaggi" arriva nel 1271, quando
Niccolò e Matteo ritonano dalla Cina con l'incarico di portare a Kubilai
Khan in persona l'olio del Santo Sepolcro di Gerusalemme e cento
ambasciatori del Papa: i tre ripartono da Venezia alla volta della
Palestina, attraversando la Georgia, l'Armenia, la Persia e
l'Afghanistan.
Di commercio in commercio, superano i deserti dell'Uiguristan e
raggiungono il cuore dell'impero cinese, dove Marco Polo conquista la
fiducia del Gran Khan diventandone uno dei più influenti ambasciatori
nel mondo.
Marco Tabilio è un disegnatore di Riva del Garda, meno che trentenne, ed
esordisce con questo libro nel graphic novel, pur avendo alle spalle
diverse esperienze nel campo artistico e del fumetto. Il suo Marco Polo
si presenta come un romanzo di formazione ma non per questo rinuncia a
quell’intreccio tra realismo e fantasia che contraddistingue la
scrittura di Rustichello da Pisa e Marco Polo. E anzi l’inizio del
racconto, con l’incontro tra Rustichello e Marco nelle prigioni genovesi
dove la storia è stata scritta, sembra proprio suggerire questa doppia
matrice, rimarcando il contrasto culturale fra Rustichello, nutrito dal
ciclo arturiano e dalla chanson de geste ed, il contrario il realismo
del mercante Marco.
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