Gli stilnovisti
di Sebastiano Italia
pp. 22. € 20,00
Bonanno Editore, 2017
ISBN: 978-88-6318-131-9
Nell'ultimo scorcio del XIII secolo vi fu una forte reazione nei
confronti di forme poetiche impostesi nella penisola italiana dopo gli
esordi della Scuola poetica siciliana. Rivolgendosi a un pubblico
ristretto, gli "stilnovisti", questo gruppo di poeti avanguardisti,
invocano un ritorno a uno stile limpido e dolce, a una tematica
totalmente incardinata sull'amore e intesa sotto l'egida della
speculazione filosofica. Nel saggio si parla di "Stilnovo" come la prima
avanguardia della nostra Letteratura piuttosto che come scuola,
categoria consegnataci dalla storiografia, ma oramai obsoleta. La
tradizione manoscritta dà conferma della novità di questa poesia: a
partire dai primi del Trecento, intorno a Guido Guinizzelli, Guido
Cavalcanti e a Dante vengono organizzate le prime raccolte liriche
comprendenti l'intero canone stilnovista, sulla scorta della
teorizzazione dantesca del "De vulgari eloquentia". Questa sistemazione
storiografica è da ascrivere a Dante, unico tra tutti a guadagnare una
prospettiva e un distacco critico tale da poter reagire e registrare i
vari mutamenti culturali che via via si delineavano, così come è emerso
dalle tenzoni dei protagonisti. Dante rimane l'inventore indiscusso
dell'etichetta "Stilnovo"; egli è il solo che ha saputo riempirla di
significati coerenti e innovatori. Quello che a noi moderni rimane di
questa ricostruzione è proprio la percezione di un punto di svolta nel
gusto poetico, dapprima con larvate forme di rottura, poi man mano con
modi sempre più espliciti.
Sebastiano Italia è Dottore di Ricerca in Filologia Moderna e
collaboratore della cattedra di Letteratura italiana e di Filologia e
critica dantesca presso il Dipartimento di Studi Umanistici
dell’Università di Catania. Si è occupato di studi danteschi, ai quali
ha dedicato diversi articoli, di Virgilio e della sua esegesi, dei
Sepolcri di Ugo Foscolo e di intertestualità.
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